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Impugnazione inammissibile: la Cassazione annulla

Un caso di occupazione di immobile arriva in Cassazione a seguito di una condanna in appello che ribaltava un’assoluzione di primo grado. La Suprema Corte rileva una grave anomalia procedurale: il Pubblico Ministero aveva proposto appello contro l’assoluzione del Giudice di Pace, mentre la legge prevedeva solo il ricorso per cassazione. Questa impugnazione inammissibile ha reso il Tribunale d’appello funzionalmente incompetente. La Cassazione ha quindi annullato la sentenza d’appello, ha convertito l’appello in ricorso e, esaminandolo, ha annullato anche la sentenza di primo grado per vizi di motivazione, rinviando il caso al Giudice di Pace per un nuovo giudizio.

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Pubblicato il 28 ottobre 2025 in Diritto Penale, Giurisprudenza Penale, Procedura Penale

Impugnazione Inammissibile: L’Errore del PM che Fa Crollare Due Sentenze

Quando un procedimento giudiziario sembra concluso, un errore procedurale può rimettere tutto in discussione. Una recente sentenza della Corte di Cassazione illustra perfettamente come una impugnazione inammissibile da parte del Pubblico Ministero possa portare all’annullamento non solo della sentenza di appello, ma anche di quella di primo grado. Analizziamo una vicenda che, partita da un’accusa di occupazione abusiva di un appartamento, si è trasformata in un’importante lezione di diritto processuale penale.

I Fatti del Caso: Dall’Assoluzione alla Condanna

La vicenda ha inizio con la decisione del Giudice di Pace di Treviso, che assolve un imputato dall’accusa di invasione di terreni o edifici (art. 633 c.p.) per aver occupato un appartamento privato. Secondo il primo giudice, l’imputato non era consapevole dell’arbitrarietà della sua condotta.

Contro questa assoluzione, il Pubblico Ministero propone appello. Il Tribunale di Treviso accoglie l’impugnazione, ribalta la decisione di primo grado, dichiara l’imputato colpevole e lo condanna a una pena pecuniaria.

L’imputato, tramite il suo difensore, decide di non arrendersi e presenta ricorso alla Corte di Cassazione, sollevando diverse questioni, tra cui una di fondamentale importanza procedurale.

Il Ricorso e la Questione dell’Impugnazione Inammissibile

Il principale motivo di ricorso si concentra su un punto cruciale: il Pubblico Ministero non avrebbe potuto proporre appello contro la sentenza di assoluzione del Giudice di Pace. La normativa specifica (art. 36 del d.lgs. 274/2000) stabilisce che, in questi casi, l’unico mezzo di impugnazione a disposizione del PM è il ricorso per cassazione.

Di conseguenza, l’appello presentato era inammissibile e il Tribunale di Treviso, nel giudicarlo, ha agito in una condizione di “incompetenza funzionale”. Si tratta di un vizio gravissimo, che inficia la validità della sentenza emessa. Il giudice d’appello avrebbe dovuto semplicemente dichiarare l’inammissibilità dell’atto, senza entrare nel merito della questione.

La Decisione della Suprema Corte: Doppio Annullamento

La Corte di Cassazione ha accolto pienamente questa tesi. Ha riconosciuto che l’appello del PM era effettivamente inammissibile e che il Tribunale era funzionalmente incompetente a decidere.

La Corte ha quindi annullato senza rinvio la sentenza del Tribunale di Treviso. Tuttavia, non si è fermata qui. In applicazione del principio del favor impugnationis (art. 568, comma 5, c.p.p.), che mira a conservare, quando possibile, gli effetti dell’atto di impugnazione, la Corte ha convertito l’originario appello del PM in un ricorso per cassazione.

A questo punto, la Cassazione ha esaminato i motivi originariamente sollevati dal PM contro la prima sentenza di assoluzione. E ha trovato anche questa decisione viziata.

Le Motivazioni

La Corte ha motivato la sua decisione in due passaggi distinti.

In primo luogo, ha sancito l’incompetenza funzionale del Tribunale. Questo tipo di incompetenza si verifica quando un giudice esercita poteri che la legge affida a un altro organo giudiziario, minando le fondamenta della ripartizione delle funzioni giurisdizionali. La sentenza emessa da un giudice funzionalmente incompetente è affetta da nullità assoluta.

In secondo luogo, esaminando nel merito il ricorso (originariamente appello) del PM, la Cassazione ha ritenuto fondate le sue censure contro l’assoluzione del Giudice di Pace. Il primo giudice aveva omesso di valutare prove decisive, come le diffide inviate all’imputato dal curatore dell’eredità giacente e l’esito di una causa civile. Inoltre, la motivazione sull’assenza di consapevolezza dell’illegalità della condotta era stata ritenuta contraddittoria, specialmente alla luce delle testimonianze che chiarivano come l’imputato avesse ricevuto le chiavi solo per vigilare sugli inquilini e non per abitarvi.

Le Conclusioni

L’esito è stato un doppio annullamento. La Corte di Cassazione ha annullato la sentenza di condanna del Tribunale per incompetenza funzionale e, al tempo stesso, ha annullato la sentenza di assoluzione del Giudice di Pace per vizi di motivazione. Il processo è stato quindi rinviato al Giudice di Pace di Treviso, in diversa composizione, che dovrà celebrare un nuovo giudizio tenendo conto dei principi espressi dalla Suprema Corte. Questa sentenza sottolinea l’importanza del rispetto rigoroso delle norme procedurali, il cui errore può invalidare l’intero iter processuale, e riafferma il ruolo della Cassazione come custode non solo della corretta applicazione del diritto sostanziale, ma anche della regolarità del processo.

Cosa succede se il Pubblico Ministero utilizza il tipo di impugnazione sbagliato contro una sentenza del Giudice di Pace?
L’impugnazione viene considerata inammissibile. Se un giudice superiore (come il Tribunale in funzione di giudice d’appello) dovesse comunque decidere nel merito, la sua sentenza sarebbe nulla per incompetenza funzionale, come stabilito in questo caso dalla Corte di Cassazione.

Un’impugnazione presentata in modo errato può essere ‘salvata’?
Sì, in base al principio del favor impugnationis (art. 568, comma 5, c.p.p.), il giudice superiore può convertire l’impugnazione nel mezzo corretto, a condizione che ne abbia i requisiti formali e sostanziali. In questo caso, la Cassazione ha convertito l’appello del PM in un ricorso per cassazione.

Perché la Cassazione ha annullato sia la sentenza d’appello sia quella di primo grado?
Ha annullato la sentenza d’appello perché emessa da un giudice funzionalmente incompetente a causa dell’impugnazione inammissibile. Ha poi annullato la sentenza di primo grado perché, una volta convertito l’appello in ricorso e valutati i motivi, ha riscontrato gravi vizi di motivazione (omessa valutazione di prove e contraddittorietà) che rendevano invalida anche la prima decisione di assoluzione.

La selezione delle sentenze e la raccolta delle massime di giurisprudenza è a cura di Carmine Paul Alexander TEDESCO, Avvocato a Milano, Pesaro e Benevento.

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