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Guida sotto stupefacenti: l’incidente aggrava la pena

Un conducente, condannato per guida sotto stupefacenti, ha presentato ricorso in Cassazione. La Corte ha dichiarato il ricorso inammissibile, confermando che per l’aggravante dell’incidente è sufficiente la perdita di controllo del veicolo, anche senza danni a persone o cose. La richiesta di applicazione della ‘particolare tenuità del fatto’ e delle attenuanti generiche è stata respinta a causa dell’elevata pericolosità della condotta, caratterizzata dall’assunzione di un’alta quantità di droghe e farmaci.

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Pubblicato il 8 novembre 2025 in Diritto Penale, Giurisprudenza Penale, Procedura Penale

Guida sotto stupefacenti: quando scatta l’aggravante dell’incidente?

La Corte di Cassazione, con l’ordinanza n. 11891/2024, è tornata a pronunciarsi su un tema di grande attualità e rilevanza sociale: la guida sotto stupefacenti e le sue conseguenze legali. La pronuncia chiarisce in modo netto i presupposti per l’applicazione dell’aggravante dell’aver provocato un incidente, anche in assenza di danni a persone o cose, e ribadisce i limiti alla discrezionalità del giudice nel concedere benefici come la non punibilità per tenuità del fatto o le attenuanti generiche.

I fatti del caso: guida alterata e incidente stradale

Il caso riguarda un conducente condannato in primo e secondo grado alla pena di otto mesi di arresto e tremila euro di ammenda per il reato previsto dall’art. 187 del Codice della Strada. L’imputato, dopo aver assunto una quantità elevata di sostanze stupefacenti e un farmaco antidepressivo, si era messo alla guida di un ciclomotore, perdendone il controllo e provocando un incidente. Fortunatamente, l’evento non aveva coinvolto terze persone.

I motivi del ricorso in Cassazione

L’imputato, tramite il suo difensore, ha proposto ricorso per Cassazione basandosi su tre motivi principali:
1. Errata applicazione dell’aggravante dell’incidente stradale, sostenendo che non vi fossero i presupposti per ritenerla sussistente.
2. Mancata applicazione della causa di non punibilità per particolare tenuità del fatto (art. 131 bis c.p.), data la presunta lieve entità dell’offesa.
3. Diniego ingiustificato delle circostanze attenuanti generiche, che avrebbero potuto comportare una riduzione della pena.

L’aggravante dell’incidente nella guida sotto stupefacenti

La Cassazione ha respinto il primo motivo di ricorso, confermando l’orientamento consolidato della giurisprudenza. Per configurare l’aggravante di aver causato un incidente, non è necessario che si verifichino danni a persone o cose. È sufficiente qualsiasi evento che turbi in modo significativo la normale circolazione stradale. Nel caso di specie, la perdita di controllo del veicolo e la sua fuoriuscita dalla sede stradale, causate direttamente dallo stato di alterazione psicofisica del conducente, integrano pienamente la nozione di ‘incidente’ ai fini dell’applicazione della norma. La Corte ha sottolineato che il tentativo della difesa di fornire una ricostruzione alternativa dei fatti costituisce un riesame del merito, inammissibile in sede di legittimità.

La valutazione sulla particolare tenuità del fatto

Anche il secondo motivo è stato giudicato infondato. La Corte ha ribadito che la valutazione sulla ‘particolare tenuità del fatto’ richiede un’analisi complessa di tutte le circostanze del caso concreto, incluse le modalità della condotta e il grado di pericolosità. I giudici di merito avevano correttamente escluso tale beneficio, ritenendo la condotta dell’imputato di notevole gravità. L’essersi messo alla guida dopo aver assunto un mix di droghe e farmaci antidepressivi in quantità elevate ha creato un pericolo concreto e significativo per la pubblica incolumità. Il fatto che nessuno sia rimasto coinvolto è stato considerato puramente fortuito e non idoneo a diminuire il disvalore del comportamento.

Il diniego delle attenuanti generiche

Infine, la Cassazione ha confermato la correttezza del diniego delle attenuanti generiche. Il giudice di merito ha un’ampia discrezionalità in materia e può negare la concessione di tali attenuanti basandosi anche su un solo elemento ritenuto prevalente, come la gravità della condotta. In questo caso, la Corte d’Appello aveva motivato in modo logico e coerente la propria decisione, evidenziando come la condotta dell’imputato fosse potenzialmente idonea a causare danni notevoli a terzi, giustificando così una risposta sanzionatoria non mitigata.

Le motivazioni della Corte di Cassazione

La Corte Suprema ha dichiarato il ricorso inammissibile in quanto le censure sollevate dall’imputato miravano, in realtà, a ottenere una nuova valutazione dei fatti, non consentita in sede di legittimità. La motivazione della sentenza impugnata è stata ritenuta logica, coerente e saldamente ancorata alle risultanze processuali. La Corte ha ribadito principi consolidati in materia di guida sotto stupefacenti, aggravante dell’incidente, tenuità del fatto e attenuanti generiche, confermando la decisione dei giudici di merito.

Conclusioni

Questa ordinanza rafforza un principio fondamentale: la valutazione della pericolosità della condotta è centrale nel giudizio sui reati stradali. Per la guida sotto stupefacenti, l’aver causato un ‘incidente’ non richiede necessariamente uno scontro con altri veicoli o danni materiali, ma è sufficiente una qualsiasi anomalia nella circolazione, come la perdita di controllo del mezzo. Inoltre, l’elevato pericolo creato per la collettività può giustificare sia l’esclusione della non punibilità per tenuità del fatto sia il diniego delle attenuanti generiche, anche quando, per pura fortuna, non si siano verificate conseguenze più gravi.

Cosa si intende per ‘incidente stradale’ ai fini dell’aggravante per la guida sotto stupefacenti?
Non è necessario che vi siano danni a persone o cose. È sufficiente qualsiasi evento che alteri la normale circolazione, come l’urto contro un ostacolo o la fuoriuscita dalla sede stradale, causato dallo stato di alterazione del conducente.

Perché non è stata applicata la causa di non punibilità per ‘particolare tenuità del fatto’ in questo caso?
Perché la condotta è stata ritenuta di particolare gravità. L’imputato si era messo alla guida dopo aver assunto elevate quantità di sostanze stupefacenti e un farmaco antidepressivo, creando un grave pericolo per la pubblica incolumità, a prescindere dal fatto che fortunatamente non siano state coinvolte altre persone.

Su quali basi il giudice può negare le attenuanti generiche?
Il giudice può negare le attenuanti generiche anche basandosi su un solo elemento che ritiene prevalente e decisivo. In questo caso, la gravità della condotta e la sua potenziale idoneità a causare notevoli danni a terzi sono state considerate sufficienti a giustificare il diniego.

La selezione delle sentenze e la raccolta delle massime di giurisprudenza è a cura di Carmine Paul Alexander TEDESCO, Avvocato a Milano, Pesaro e Benevento.

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