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Guida senza patente recidiva: le pene cumulative

La Corte di Cassazione ha dichiarato inammissibile il ricorso di un automobilista condannato per guida senza patente recidiva. L’imputato sosteneva che la pena dovesse essere solo l’arresto, escludendo l’ammenda, a seguito della depenalizzazione del 2016. La Corte ha invece confermato che la normativa prevede una pena congiunta, cumulando sia l’arresto che l’ammenda, poiché la recidiva nel biennio costituisce un’ipotesi di reato non toccata dalla depenalizzazione.

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Pubblicato il 21 settembre 2025 in Diritto Penale, Giurisprudenza Penale, Procedura Penale

Guida senza Patente con Recidiva: Arresto e Ammenda sono Cumulabili

Una recente ordinanza della Corte di Cassazione ha chiarito un punto cruciale riguardante la guida senza patente recidiva: le sanzioni dell’arresto e dell’ammenda non si escludono a vicenda, ma si applicano congiuntamente. Questa decisione ribadisce la gravità della condotta per chi viene sorpreso a guidare senza patente per la seconda volta in due anni, distinguendola nettamente dalla violazione semplice, oggi depenalizzata.

I Fatti del Caso

Il caso ha origine dalla condanna di un automobilista da parte del Tribunale e, successivamente, della Corte d’Appello. L’uomo era stato giudicato colpevole del reato previsto dall’art. 116 del Codice della Strada per aver guidato un’autovettura pur essendo sprovvisto di patente, in quanto revocata da anni. A rendere la sua posizione più grave era la circostanza della recidiva nel biennio. La pena inflitta era stata di un mese di arresto e 2.000,00 euro di ammenda, oltre al pagamento delle spese processuali.

Il Ricorso e la questione sulla guida senza patente recidiva

L’imputato, tramite il suo difensore, ha presentato ricorso in Cassazione, sostenendo che la Corte d’Appello avesse sbagliato a confermare una pena congiunta (arresto più ammenda). Secondo la tesi difensiva, a seguito della depenalizzazione introdotta dal D.Lgs. n. 8/2016, l’ipotesi di guida senza patente recidiva dovrebbe essere punita con la sola pena dell’arresto fino a un anno, senza l’aggiunta dell’ammenda. A supporto di questa interpretazione, venivano citate alcune pronunce della Suprema Corte.

Le Motivazioni della Corte di Cassazione

La Corte di Cassazione ha dichiarato il ricorso inammissibile e manifestamente infondato, rigettando completamente la tesi difensiva. I giudici hanno chiarito che il ragionamento dell’imputato si basava su un’errata interpretazione della norma e della giurisprudenza.

La Distinzione Fondamentale

Il punto centrale della decisione è la netta distinzione tra la guida senza patente (prima violazione) e quella con recidiva nel biennio. La depenalizzazione del 2016 ha trasformato solo la prima ipotesi in un illecito amministrativo. La seconda, invece, rimane un reato a tutti gli effetti.

L’Interpretazione Letterale della Norma

La Corte ha sottolineato che l’art. 116, comma 15, del Codice della Strada è inequivocabile. La norma prevede una sanzione pecuniaria (ammenda da 2.257 a 9.032 euro) e stabilisce che, in caso di recidiva nel biennio, “si applica altresì” la pena dell’arresto fino a un anno. L’uso della congiunzione “altresì” (che significa “anche”, “inoltre”) non lascia spazio a dubbi: il legislatore ha voluto aggiungere la pena detentiva a quella pecuniaria, non sostituirla. Pertanto, le due pene sono cumulative e devono essere applicate entrambe.

Conclusioni

L’ordinanza della Cassazione consolida un principio giuridico di notevole importanza pratica. Chiunque venga sorpreso a guidare senza patente per una seconda volta nell’arco di due anni non affronterà solo una sanzione pecuniaria, ma anche una pena detentiva. La decisione serve da monito sulla gravità di tale condotta e conferma che l’ipotesi di guida senza patente recidiva è trattata dal nostro ordinamento con particolare severità, mantenendo la sua piena rilevanza penale. Le pene dell’arresto e dell’ammenda si sommano, delineando un quadro sanzionatorio significativamente più aspro rispetto alla violazione singola.

La guida senza patente con recidiva nel biennio è ancora un reato?
Sì, la Corte di Cassazione ha confermato che la guida senza patente con recidiva nel biennio rimane un reato e non è stata interessata dalla depenalizzazione del D.Lgs. 8/2016, che riguarda solo la prima violazione.

Qual è la pena prevista per la guida senza patente con recidiva nel biennio?
La pena è congiunta, ovvero cumula sia l’ammenda (da 2.257 a 9.032 euro) sia l’arresto fino a un anno. Le due sanzioni si applicano insieme.

Perché la Corte ha ritenuto che l’ammenda si applichi insieme all’arresto e non in alternativa?
La Corte ha basato la sua decisione sull’interpretazione letterale dell’art. 116, comma 15, del Codice della Strada. La norma utilizza l’espressione “si applica altresì”, indicando chiaramente che la pena dell’arresto si aggiunge a quella pecuniaria già prevista, senza sostituirla.

La selezione delle sentenze e la raccolta delle massime di giurisprudenza è a cura di Carmine Paul Alexander TEDESCO, Avvocato a Milano, Pesaro e Benevento.

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