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Guida senza patente: quando è reato? Il caso

Un automobilista viene condannato per guida senza patente, sostenendo che il fatto sia stato depenalizzato. La Cassazione rigetta il ricorso, chiarendo che la guida senza patente costituisce reato se commessa entro due anni da una precedente violazione divenuta definitiva. Poiché nel caso di specie esisteva un precedente accertamento definitivo, la condanna penale è stata confermata.

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Pubblicato il 19 novembre 2025 in Diritto Penale, Giurisprudenza Penale, Procedura Penale

Guida Senza Patente: Quando Diventa Reato? La Cassazione Chiarisce la Recidiva

La guida senza patente è una delle infrazioni più comuni al Codice della Strada, ma le sue conseguenze possono variare notevolmente. Sebbene l’illecito sia stato in gran parte depenalizzato, esistono circostanze precise in cui esso torna ad essere un reato a tutti gli effetti. Una recente sentenza della Corte di Cassazione (n. 20815/2024) fa luce sul concetto di “recidiva nel biennio”, un elemento chiave per distinguere la sanzione amministrativa dalla condanna penale.

I Fatti di Causa: Una Seconda Infrazione nel Giro di Pochi Mesi

Il caso esaminato riguarda un automobilista fermato nel gennaio 2023 alla guida di un’auto pur avendo la patente revocata dal 2015. Il Tribunale di Pescara lo aveva condannato alla pena di 3.000 euro di ammenda. A rendere la situazione più complessa, era emerso che lo stesso individuo era già stato fermato per la medesima infrazione nel maggio 2022, meno di un anno prima.

Il Motivo del Ricorso: L’Errata Interpretazione della Recidiva

L’imputato ha presentato ricorso in Cassazione, sostenendo che la sua condotta non costituisse più reato a seguito della depenalizzazione avvenuta con il D.Lgs. n. 8 del 2016. A suo dire, il Tribunale stesso aveva errato, ritenendolo colpevole pur avendo apparentemente escluso la sussistenza della recidiva nel biennio. La tesi difensiva era chiara: senza recidiva, il fatto doveva essere considerato un semplice illecito amministrativo e lui doveva essere assolto.

Sorprendentemente, anche la Procura Generale presso la Corte di Cassazione si era espressa a favore dell’annullamento della condanna, concordando con la linea difensiva.

La Decisione della Cassazione sulla guida senza patente

Nonostante le premesse, la Corte di Cassazione ha rigettato il ricorso, confermando la condanna. I giudici hanno chiarito un principio fondamentale per la configurazione del reato di guida senza patente: la recidiva nel biennio non si basa sulla semplice contestazione di una precedente violazione, ma richiede che quella violazione sia stata oggetto di un “accertamento definitivo”.

Le Motivazioni: La Prova della Sanzione Definitiva

La Corte ha spiegato che, per integrare la recidiva che fa scattare il reato, non è sufficiente una mera contestazione precedente. È necessario che la sanzione amministrativa relativa alla prima violazione sia diventata definitiva, ovvero non più impugnabile perché sono decorsi i termini per presentare ricorso. L’onere di provare tale definitività spetta al pubblico ministero.

Nel caso specifico, dall’esame degli atti è emerso che l’accertamento relativo al primo fermo del maggio 2022 era effettivamente diventato definitivo. Poiché la seconda infrazione era avvenuta nel gennaio 2023, rientrava pienamente nel biennio richiesto dalla legge. Di conseguenza, tutti gli elementi costitutivi del reato erano presenti e la sentenza di condanna del Tribunale, sebbene con una motivazione potenzialmente fuorviante sulla recidiva, era corretta nella sua conclusione.

Le Conclusioni: Implicazioni Pratiche per gli Automobilisti

Questa sentenza offre un importante monito. La prima violazione per guida senza patente si risolve con una sanzione amministrativa. Tuttavia, se la stessa infrazione viene commessa nuovamente entro due anni dal momento in cui la prima sanzione è diventata definitiva, la condotta si trasforma in un reato penale, con conseguenze ben più gravi. È quindi essenziale non sottovalutare la prima sanzione: il mancato pagamento o la mancata impugnazione nei termini la rendono definitiva, aprendo la strada alla responsabilità penale in caso di futura recidiva.

Quando la guida senza patente è considerata un reato penale?
La guida senza patente è un reato penale quando la stessa violazione è stata commessa nei due anni precedenti e la sanzione per la prima violazione è diventata definitiva (cioè non più impugnabile).

Chi deve dimostrare la recidiva nel biennio?
Secondo la sentenza, è il pubblico ministero che ha l’onere di dimostrare che la precedente sanzione per guida senza patente è diventata definitiva, condizione necessaria per configurare il reato.

Una semplice multa precedente per guida senza patente è sufficiente a far scattare il reato la seconda volta?
No. La sentenza chiarisce che non basta la mera contestazione precedente. È necessario che l’accertamento di quella violazione sia diventato definitivo, ad esempio perché non è stato proposto ricorso nei termini previsti dalla legge.

La selezione delle sentenze e la raccolta delle massime di giurisprudenza è a cura di Carmine Paul Alexander TEDESCO, Avvocato a Milano, Pesaro e Benevento.

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