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Guida senza patente: confisca auto di terzi illegittima

La Corte di Cassazione ha confermato una condanna per guida senza patente con recidiva nel biennio, rigettando le eccezioni sulla nullità processuale e sulla prova della recidiva. Tuttavia, ha annullato la sentenza riguardo la confisca del veicolo, poiché appartenente a un terzo. La Corte ha stabilito che la motivazione del giudice d’appello sulla confisca era solo apparente e non aveva adeguatamente considerato la proprietà del veicolo, rinviando il caso per un nuovo esame su questo specifico punto.

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Pubblicato il 27 dicembre 2025 in Diritto Penale, Giurisprudenza Penale, Procedura Penale

Guida senza Patente: Quando la Confisca dell’Auto di Terzi è Illegittima

La recente sentenza della Corte di Cassazione, n. 37622/2025, offre importanti chiarimenti sul reato di guida senza patente, con un focus particolare sulla sanzione accessoria della confisca del veicolo. Se da un lato la Corte conferma la responsabilità penale per chi reitera la violazione nel biennio, dall’altro pone un freno alla confisca automatica quando il mezzo appartiene a un soggetto estraneo al reato, richiedendo una motivazione rafforzata da parte del giudice.

I Fatti del Caso

Un automobilista veniva condannato dalla Corte d’appello di Salerno alla pena di tre mesi di arresto e 2.400,00 euro di ammenda per il reato di guida senza patente previsto dall’art. 116, comma 15, del Codice della Strada. L’imputato era stato sorpreso alla guida di un’autovettura pur non avendo mai conseguito la patente. La contestazione assumeva rilevanza penale poiché si trattava di una condotta reiterata nel biennio precedente. Oltre alla pena detentiva e pecuniaria, veniva disposta la confisca del veicolo.

I Motivi del Ricorso in Cassazione

L’imputato, tramite il suo difensore, proponeva ricorso per Cassazione basato su tre distinti motivi:

1. Nullità del processo: Si lamentava una violazione di legge processuale per la mancata traduzione in aula dell’imputato, all’epoca detenuto per altra causa, durante un’udienza di primo grado.
2. Carenza di prova sulla recidiva: Veniva contestata la prova della recidiva nel biennio, elemento costitutivo del reato, ritenuta non sufficientemente dimostrata.
3. Illegittimità della confisca: Si contestava la confisca del veicolo, sostenendo che questo appartenesse a una terza persona estranea ai fatti.

La Decisione della Cassazione sulla Guida Senza Patente

La Suprema Corte ha analizzato distintamente i tre motivi, giungendo a conclusioni diverse. Ha rigettato i primi due motivi, ma ha accolto il terzo, relativo alla confisca.

La Rinuncia a Comparire dell’Imputato Detenuto

Il primo motivo è stato dichiarato infondato. Dalla consultazione degli atti processuali, è emerso che l’imputato, sebbene detenuto, aveva formalmente rinunciato a comparire all’udienza in questione tramite una dichiarazione resa alla direzione del carcere. Tale rinuncia volontaria esclude qualsiasi nullità del processo, poiché l’assenza non è dipesa da un’omissione dell’autorità giudiziaria ma da una scelta dell’interessato.

La Prova della Recidiva nella Guida Senza Patente

Anche il secondo motivo è stato respinto. La Corte ha ribadito un principio consolidato: per dimostrare la recidiva nel biennio, non è indispensabile acquisire un’attestazione formale della definitività del precedente illecito amministrativo. È sufficiente un “minimo di prova”, che può consistere nella testimonianza dell’agente accertatore che, tramite la consultazione delle banche dati, ha verificato la precedente violazione e la mancata impugnazione della relativa sanzione. Nel caso di specie, la Corte territoriale aveva correttamente basato la sua decisione sulla deposizione dell’operatore di polizia giudiziaria.

Le Motivazioni

Il punto cruciale della sentenza risiede nell’accoglimento del terzo motivo. La Cassazione ha ritenuto che la motivazione della Corte d’appello sulla confisca del veicolo fosse meramente “apparente”. Il giudice di secondo grado si era limitato ad affermare che la confisca è una sanzione prevista dalla legge, senza però affrontare e confutare la specifica doglianza della difesa riguardo l’appartenenza del veicolo a un terzo.

Questo tipo di motivazione non soddisfa il requisito di legge, poiché non dà conto delle ragioni specifiche che giustificano la decisione a fronte delle circostanze concrete rappresentate dalla parte. In pratica, il giudice non ha spiegato perché, nonostante il veicolo fosse di proprietà di un’altra persona, la confisca fosse comunque legittima. Questo vizio motivazionale ha portato all’annullamento della sentenza su questo specifico punto.

Le Conclusioni

La sentenza stabilisce importanti principi con rilevanti implicazioni pratiche. In primo luogo, conferma che la responsabilità penale per guida senza patente è incontrovertibile quando l’illecito viene ripetuto nel biennio, e la prova di ciò può essere fornita anche tramite la testimonianza delle forze dell’ordine. In secondo luogo, e soprattutto, chiarisce che la confisca del veicolo non è una conseguenza automatica e inevitabile, specialmente se il mezzo appartiene a un terzo estraneo al reato. In questi casi, il giudice ha l’obbligo di fornire una motivazione puntuale e concreta, che non si limiti a un generico richiamo alla norma di legge. La declaratoria di responsabilità dell’imputato è divenuta definitiva, ma la questione della confisca dovrà essere nuovamente valutata dalla Corte d’appello di Napoli, che dovrà tenere conto del principio di diritto enunciato dalla Cassazione.

Un imputato detenuto per altra causa ha sempre diritto a essere presente in udienza?
No. Se l’imputato detenuto rinuncia espressamente e volontariamente a comparire, come avvenuto nel caso di specie tramite una dichiarazione formale, non si verifica alcuna nullità processuale e il processo può legittimamente svolgersi in sua assenza.

Come si prova la recidiva nel biennio per il reato di guida senza patente?
Secondo la sentenza, non è necessaria un’attestazione documentale formale. È sufficiente un “minimo di prova”, come la testimonianza di un agente di polizia che attesti di aver verificato nelle banche dati la presenza di una precedente violazione non impugnata nel biennio.

È sempre possibile confiscare il veicolo usato per la guida senza patente?
No. La confisca non è automatica, soprattutto se il veicolo appartiene a un terzo. Il giudice deve fornire una motivazione specifica e non apparente, spiegando perché la confisca sia legittima nonostante la proprietà altrui, non potendosi limitare a un generico riferimento alla previsione di legge.

La selezione delle sentenze e la raccolta delle massime di giurisprudenza è a cura di Carmine Paul Alexander TEDESCO, Avvocato a Milano, Pesaro e Benevento.

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