LexCED: l'assistente legale basato sull'intelligenza artificiale AI. Chiedigli un parere, provalo adesso!

Guida in stato di ebbrezza: quando c’è incidente?

La Corte di Cassazione dichiara inammissibile il ricorso di un’automobilista condannata per guida in stato di ebbrezza con l’aggravante di aver causato un incidente. La Corte chiarisce che per ‘incidente stradale’ si intende qualsiasi evento che alteri la circolazione, inclusa la semplice uscita di strada del veicolo, senza necessità di coinvolgere terzi o causare danni. Viene inoltre ribadito che la Cassazione non può riesaminare le prove, come la valutazione dello stato di ebbrezza, se la decisione dei giudici di merito è logicamente motivata.

Prenota un appuntamento

Per una consulenza legale o per valutare una possibile strategia difensiva prenota un appuntamento.

La consultazione può avvenire in studio a Milano, Pesaro, Benevento, oppure in videoconferenza.

02.37901052
8:00 – 20:00
(Lun - Sab)
Pubblicato il 21 settembre 2025 in Diritto Penale, Giurisprudenza Penale, Procedura Penale

Guida in stato di ebbrezza: quando una sbandata diventa incidente stradale?

La Corte di Cassazione, con una recente ordinanza, ha fornito chiarimenti cruciali sulla guida in stato di ebbrezza e, in particolare, sulla nozione di ‘incidente stradale’ che funge da aggravante. La decisione ribadisce principi consolidati e offre spunti importanti per comprendere i limiti del ricorso in Cassazione e la severità con cui viene trattata questa fattispecie di reato. Analizziamo i dettagli della vicenda per capire le implicazioni pratiche per ogni automobilista.

Il Contesto del Caso Giudiziario

Il caso ha origine dal ricorso presentato da un’automobilista, condannata in primo grado e in appello per il reato di cui all’art. 186 del Codice della Strada. Le accuse erano di aver guidato in stato di ebbrezza, con l’applicazione delle aggravanti previste per aver provocato un incidente stradale. La difesa ha tentato di contestare in Cassazione sia l’accertamento dello stato di ebbrezza, ritenuto non provato, sia la configurabilità stessa dell’incidente, dato che l’evento aveva coinvolto solo il suo veicolo, uscito di strada.

La Decisione della Cassazione sulla guida in stato di ebbrezza

La Suprema Corte ha dichiarato il ricorso inammissibile, confermando la condanna. La decisione si fonda su due pilastri argomentativi principali:

1. Impossibilità di rivalutare i fatti in sede di legittimità: La Corte ha ribadito che il suo compito non è quello di riesaminare le prove e le testimonianze, ma solo di verificare la corretta applicazione della legge. Le contestazioni sullo stato di ebbrezza e sull’attendibilità dei testimoni erano già state valutate e respinte dai giudici di merito con una motivazione logica e coerente, rendendo la questione non più discutibile in Cassazione.

2. La definizione ampia di ‘incidente stradale’: Questo è il punto centrale della pronuncia. La Cassazione ha confermato che l’aggravante dell’incidente stradale si applica anche quando non vi è un impatto con altri veicoli o persone. È sufficiente un evento inatteso che interrompa il normale svolgimento della circolazione e crei un potenziale pericolo per la collettività.

Le Motivazioni della Corte

Le motivazioni alla base della decisione sono radicate in principi giuridici consolidati.

Per quanto riguarda il primo punto, la Corte sottolinea la distinzione tra giudizio di merito (Tribunale e Appello) e giudizio di legittimità (Cassazione). Contestare l’affermazione di responsabilità basandosi su una diversa lettura delle prove, come il tasso alcolemico o le testimonianze, costituisce un tentativo di ottenere un nuovo giudizio sui fatti, precluso in questa sede. La motivazione della Corte d’Appello è stata ritenuta completa e logica, e tanto basta per renderla incensurabile.

Sul secondo e più rilevante aspetto, quello relativo all’incidente, la Corte ha spiegato che la norma mira a punire più severamente chi, guidando in stato alterato, crea un concreto turbamento alla sicurezza della circolazione. Non è necessario che si verifichi un danno a cose o persone, né il coinvolgimento di terzi. L’urto contro un ostacolo (come un guardrail o un muro) o la semplice fuoriuscita del veicolo dalla sede stradale sono considerati sufficienti a integrare l’aggravante, poiché rappresentano manifestazioni di una guida pericolosa che ha perso il controllo del mezzo, interrompendo così la normale circolazione.

Le Conclusioni e le Implicazioni Pratiche

La pronuncia ha conseguenze significative. In primo luogo, stabilisce con chiarezza che qualsiasi anomalia nella guida che si traduca in un evento come una sbandata o un’uscita di strada può far scattare l’aggravante dell’incidente stradale, con un conseguente inasprimento delle sanzioni (raddoppio delle pene e revoca della patente).

In secondo luogo, conferma l’onere probatorio a carico dell’imputato che voglia contestare l’esito dell’alcoltest. Non basta un semplice intervallo di tempo tra la guida e il test per invalidarlo; occorre dimostrare circostanze specifiche che ne minino l’attendibilità, un compito arduo soprattutto quando sono presenti altri sintomi evidenti di ubriachezza. Questa decisione serve da monito: la legge adotta una linea di massima severità per proteggere la sicurezza stradale, interpretando in modo estensivo le condotte che costituiscono un pericolo concreto.

Quando un evento può essere considerato ‘incidente stradale’ ai fini dell’aggravante per guida in stato di ebbrezza?
Secondo la Corte, si considera ‘incidente stradale’ qualsiasi avvenimento inatteso che, interrompendo il normale svolgimento della circolazione, possa provocare pericolo alla collettività. Non è necessario il coinvolgimento di altri veicoli o persone; anche la semplice fuoriuscita dalla sede stradale o l’urto contro un ostacolo sono sufficienti.

È possibile contestare l’esito dell’alcoltest davanti alla Corte di Cassazione sostenendo che i giudici non hanno creduto ai propri testimoni?
No, la Corte di Cassazione non può riesaminare le prove né valutare l’attendibilità dei testimoni. Questo compito spetta esclusivamente ai giudici di merito (Tribunale e Corte d’Appello). Il ricorso in Cassazione può essere presentato solo per vizi di legge e non per rimettere in discussione l’accertamento dei fatti.

Un intervallo di tempo tra la guida e l’esecuzione dell’alcoltest è sufficiente a rendere il test inattendibile?
No, il solo intervallo di tempo non è di per sé sufficiente a privare di validità l’accertamento, specialmente se sono presenti altri elementi che indicano lo stato di ebbrezza, come i sintomi riscontrati dal personale intervenuto. Spetta all’imputato l’onere di dimostrare circostanze specifiche in grado di invalidare il risultato del test.

La selezione delle sentenze e la raccolta delle massime di giurisprudenza è a cura di Carmine Paul Alexander TEDESCO, Avvocato a Milano, Pesaro e Benevento.

Desideri approfondire l'argomento ed avere una consulenza legale?

Prenota un appuntamento. La consultazione può avvenire in studio a Milano, Pesaro, Benevento, oppure in videoconferenza / conference call e si svolge in tre fasi.

Prima dell'appuntamento: analisi del caso prospettato. Si tratta della fase più delicata, perché dalla esatta comprensione del caso sottoposto dipendono il corretto inquadramento giuridico dello stesso, la ricerca del materiale e la soluzione finale.

Durante l’appuntamento: disponibilità all’ascolto e capacità a tenere distinti i dati essenziali del caso dalle componenti psicologiche ed emozionali.

Al termine dell’appuntamento: ti verranno forniti gli elementi di valutazione necessari e i suggerimenti opportuni al fine di porre in essere azioni consapevoli a seguito di un apprezzamento riflessivo di rischi e vantaggi. Il contenuto della prestazione di consulenza stragiudiziale comprende, difatti, il preciso dovere di informare compiutamente il cliente di ogni rischio di causa. A detto obbligo di informazione, si accompagnano specifici doveri di dissuasione e di sollecitazione.

Il costo della consulenza legale è di € 150,00.

02.37901052
8:00 – 20:00
(Lun - Sab)

Articoli correlati