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Furto aggravato querela: Cassazione annulla condanna

La Corte di Cassazione ha annullato una condanna per furto aggravato a causa della mancanza di querela. A seguito della Riforma Cartabia, anche questa tipologia di reato è diventata procedibile solo su querela della persona offesa. Poiché nel fascicolo non era presente alcun atto di querela, i giudici hanno dichiarato l’improcedibilità dell’azione penale, annullando la sentenza senza rinvio.

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Pubblicato il 4 dicembre 2025 in Diritto Penale, Giurisprudenza Penale, Procedura Penale

Furto Aggravato Querela: La Cassazione Annulla la Condanna per Improcedibilità

Una recente sentenza della Corte di Cassazione (n. 27289/2024) ha riaffermato un principio fondamentale introdotto dalla Riforma Cartabia: la necessità della furto aggravato querela per la procedibilità del reato. Questo caso evidenzia come le modifiche legislative possano avere un impatto diretto e retroattivo sui processi in corso, portando all’annullamento di sentenze di condanna già emesse.

I Fatti di Causa

Il caso trae origine da un procedimento penale in cui un imputato era stato condannato sia in primo grado che in appello per il reato di furto aggravato, commesso ai danni di una signora. Nonostante la duplice conferma di responsabilità, la difesa ha presentato ricorso per Cassazione, sollevando, tra le varie questioni, un vizio procedurale decisivo: la mancanza della querela da parte della persona offesa.

La Procedibilità del Furto Aggravato dopo la Riforma Cartabia

Il punto cruciale della vicenda risiede nel cambiamento del regime di procedibilità del reato di furto, anche nelle sue forme aggravate. Storicamente procedibile d’ufficio, il reato ha subito una profonda modifica con l’entrata in vigore del d.lgs. 150/2022, noto come Riforma Cartabia.

La Corte di Cassazione, investita della questione, ha esercitato il suo potere di esaminare gli atti processuali e ha constatato l’effettiva assenza di un atto di querela presentato dalla vittima. Questa verifica si è rivelata fatale per l’intero impianto accusatorio.

Le Motivazioni della Cassazione

La Corte ha basato la sua decisione sull’interpretazione delle nuove norme. L’art. 2, comma 10, lettera i) del d.lgs. 150/2022 ha modificato il terzo comma dell’art. 624 del codice penale. La nuova formulazione stabilisce che “il delitto è punibile a querela della persona offesa”, estendendo tale regime anche alle ipotesi di furto aggravate ai sensi dell’art. 625 c.p., a meno che non ricorrano circostanze aggravanti specifiche e peculiari, non presenti nel caso concreto.

Poiché la legge penale più favorevole all’imputato ha efficacia retroattiva, questa nuova regola sulla procedibilità si applica anche ai fatti commessi prima della sua entrata in vigore. La mancanza della querela, pertanto, rende l’azione penale improcedibile.

Le Conclusioni

La Suprema Corte ha quindi disposto l’annullamento senza rinvio della sentenza impugnata. La motivazione è netta: l’azione penale non poteva essere proseguita per difetto di una condizione di procedibilità essenziale. Questa pronuncia conferma che la Riforma Cartabia ha impresso una svolta garantista, subordinando la repressione di numerosi reati, anche di una certa gravità come il furto aggravato, alla volontà della persona offesa. Per gli operatori del diritto, ciò significa porre massima attenzione alla presenza della querela sin dalle prime fasi del procedimento, pena la nullità dell’intero percorso giudiziario.

Dopo la Riforma Cartabia, il furto aggravato è sempre procedibile d’ufficio?
No, la sentenza chiarisce che, a seguito della Riforma Cartabia (d.lgs. 150/2022), il furto, anche se aggravato da una o più circostanze previste dall’art. 625 c.p., è ora punibile a querela della persona offesa, salvo la presenza di specifiche aggravanti che nel caso di specie non ricorrevano.

Cosa succede se una persona viene condannata per furto aggravato ma manca la querela della vittima?
La Corte di Cassazione ha stabilito che l’azione penale non può essere proseguita. Di conseguenza, la sentenza di condanna deve essere annullata senza rinvio perché il reato non è procedibile per difetto di querela.

La mancanza di querela può essere rilevata anche in Cassazione?
Sì, la Corte di Cassazione, anche sulla base di un motivo di ricorso, ha il potere di esaminare il fascicolo processuale e rilevare la mancanza di una condizione di procedibilità, come la querela, portando all’annullamento della sentenza.

La selezione delle sentenze e la raccolta delle massime di giurisprudenza è a cura di Carmine Paul Alexander TEDESCO, Avvocato a Milano, Pesaro e Benevento.

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