LexCED: l'assistente legale basato sull'intelligenza artificiale AI. Chiedigli un parere, provalo adesso!

Fatto di lieve entità: quando è escluso dalla Cassazione

La Corte di Cassazione ha dichiarato inammissibile il ricorso di un imputato condannato per detenzione di 118,30 grammi di hashish, da cui si potevano ricavare oltre 2.000 dosi. La Corte ha stabilito che un quantitativo così ingente costituisce un elemento di ‘pregnanza negativa assorbente’ che esclude a priori la possibilità di riconoscere il fatto di lieve entità, rendendo irrilevanti le altre circostanze.

Prenota un appuntamento

Per una consulenza legale o per valutare una possibile strategia difensiva prenota un appuntamento.

La consultazione può avvenire in studio a Milano, Pesaro, Benevento, oppure in videoconferenza.

02.37901052
8:00 – 20:00
(Lun - Sab)
Pubblicato il 9 novembre 2025 in Diritto Penale, Giurisprudenza Penale, Procedura Penale

Fatto di lieve entità: la Cassazione chiarisce i limiti

Nel diritto penale in materia di stupefacenti, il concetto di fatto di lieve entità previsto dall’art. 73, comma 5, del d.P.R. 309/1990 rappresenta una valvola di sicurezza per distinguere il grande traffico dal cosiddetto ‘piccolo spaccio’. Tuttavia, quali sono i limiti concreti per la sua applicazione? Con l’ordinanza n. 12425/2024, la Corte di Cassazione ha ribadito un principio fondamentale: l’ingente quantitativo di droga può, da solo, escludere questa attenuante, rendendo il ricorso dell’imputato manifestamente infondato.

Il Caso in Esame: Oltre 2.000 Dosi di Hashish

Il caso sottoposto all’attenzione della Suprema Corte riguardava un soggetto che aveva proposto ricorso contro la sentenza della Corte d’Appello di Roma. Quest’ultima aveva negato il riconoscimento del fatto di lieve entità in relazione alla detenzione di 118,30 grammi di hashish. Il dato più significativo, tuttavia, non era solo il peso lordo, ma il numero di dosi singole che si sarebbero potute ricavare dalla sostanza: ben 2.035. A questo si aggiungevano la presenza di materiale per il confezionamento e un notevole impegno economico per l’acquisto della droga.

L’imputato contestava questa decisione, lamentando una violazione di legge e un vizio di motivazione. La difesa sosteneva che la Corte d’Appello non avesse valutato correttamente tutti gli elementi per qualificare la condotta come meno grave.

La Decisione e il Principio del fatto di lieve entità

La Corte di Cassazione ha dichiarato il ricorso inammissibile, ritenendolo manifestamente infondato. La decisione si basa su un consolidato orientamento giurisprudenziale, rafforzato da una pronuncia delle Sezioni Unite (n. 51063 del 2018). Secondo i giudici, per riconoscere il fatto di lieve entità è necessaria una valutazione complessiva di tutti gli indici previsti dalla norma: mezzi, modalità, circostanze dell’azione, nonché i dati qualitativi e quantitativi della sostanza.

Il Principio della ‘Pregnanza Negativa Assorbente’

Il punto cruciale della motivazione risiede nel concetto di ‘pregnanza negativa assorbente’. La Corte spiega che, sebbene la valutazione debba essere globale, alcuni indici possono avere un peso tale da risultare decisivi e ‘assorbenti’. Quando un elemento è così grave da indicare un’offensività incompatibile con la lieve entà, ogni altra considerazione passa in secondo piano.

Nel caso specifico, la detenzione di una quantità di droga idonea al confezionamento di migliaia di dosi è stata considerata un fattore con una tale ‘pregnanza negativa assorbente’. Un simile quantitativo proietta l’attività illecita ben al di fuori del perimetro del ‘piccolo spaccio’, che si caratterizza per una circolazione limitata di merce e denaro e per dosi conteggiate a ‘decine’, non a migliaia.

Le Motivazioni

La Corte di Cassazione ha motivato la sua decisione evidenziando la correttezza logica e giuridica del ragionamento seguito dalla Corte d’Appello. La sentenza impugnata aveva correttamente ritenuto che il fatto non fosse riconducibile all’ipotesi di minore offensività proprio in ragione del quantitativo di stupefacente, pari a 2.035 dosi singole, della presenza di materiale per il confezionamento e del notevole impegno economico.

I giudici hanno ribadito che l’accertamento della lieve entità del fatto implica una valutazione complessiva degli elementi della fattispecie concreta. Tuttavia, quando uno degli indici previsti dalla legge, come in questo caso il dato quantitativo, risulta ‘negativamente assorbente’, ogni altra considerazione perde di rilevanza. Un tasso di aggressione ai beni giuridici protetti così elevato, testimoniato dalla capacità di immettere sul mercato migliaia di dosi, è intrinsecamente incompatibile con una valutazione in termini di ridotta offensività. La Corte ha quindi concluso che il ricorso non presentava argomenti validi per mettere in discussione la decisione dei giudici di merito.

Le Conclusioni

L’ordinanza in commento offre un’importante lezione pratica. Conferma che, nella valutazione del fatto di lieve entità, il dato quantitativo non è solo uno dei tanti parametri, ma può diventare l’elemento decisivo. La detenzione di sostanze stupefacenti sufficienti a produrre migliaia di dosi è un indicatore quasi inequivocabile di un’attività criminale strutturata e di un’offensività tale da non poter beneficiare del trattamento sanzionatorio più mite. Per gli operatori del diritto, questa pronuncia consolida un criterio chiaro: di fronte a numeri così elevati, le possibilità di veder riconosciuta la lieve entità del fatto si riducono drasticamente, se non si annullano del tutto.

Quando la detenzione di droga non può essere considerata un fatto di lieve entità?
Secondo la Corte, non può essere considerata tale quando uno degli elementi di valutazione, come l’enorme quantità di sostanza, ha una ‘pregnanza negativa assorbente’. La detenzione di droga sufficiente per migliaia di dosi (in questo caso oltre 2.000) è di per sé incompatibile con il concetto di ridotta offensività.

Quali elementi considera il giudice per qualificare un reato di spaccio come di lieve entità?
Il giudice deve compiere una valutazione complessiva che tiene conto sia del dato qualitativo e quantitativo della sostanza, sia degli altri parametri indicati dalla norma, come i mezzi, le modalità e le circostanze dell’azione. Tuttavia, un solo indice può essere decisivo se manifesta una gravità eccezionale.

Perché il ricorso è stato dichiarato inammissibile e cosa ha comportato per il ricorrente?
Il ricorso è stato dichiarato inammissibile perché ritenuto ‘manifestamente infondato’, ovvero privo di argomenti giuridicamente validi per contestare la sentenza precedente. Di conseguenza, il ricorrente è stato condannato al pagamento delle spese processuali e di una somma di 3.000,00 euro in favore della Cassa delle ammende.

La selezione delle sentenze e la raccolta delle massime di giurisprudenza è a cura di Carmine Paul Alexander TEDESCO, Avvocato a Milano, Pesaro e Benevento.

Desideri approfondire l'argomento ed avere una consulenza legale?

Prenota un appuntamento. La consultazione può avvenire in studio a Milano, Pesaro, Benevento, oppure in videoconferenza / conference call e si svolge in tre fasi.

Prima dell'appuntamento: analisi del caso prospettato. Si tratta della fase più delicata, perché dalla esatta comprensione del caso sottoposto dipendono il corretto inquadramento giuridico dello stesso, la ricerca del materiale e la soluzione finale.

Durante l’appuntamento: disponibilità all’ascolto e capacità a tenere distinti i dati essenziali del caso dalle componenti psicologiche ed emozionali.

Al termine dell’appuntamento: ti verranno forniti gli elementi di valutazione necessari e i suggerimenti opportuni al fine di porre in essere azioni consapevoli a seguito di un apprezzamento riflessivo di rischi e vantaggi. Il contenuto della prestazione di consulenza stragiudiziale comprende, difatti, il preciso dovere di informare compiutamente il cliente di ogni rischio di causa. A detto obbligo di informazione, si accompagnano specifici doveri di dissuasione e di sollecitazione.

Il costo della consulenza legale è di € 150,00.

02.37901052
8:00 – 20:00
(Lun - Sab)

Articoli correlati