LexCED: l'assistente legale basato sull'intelligenza artificiale AI. Chiedigli un parere, provalo adesso!

Estinzione pena pecuniaria: quando si interrompe?

La Corte di Cassazione chiarisce un punto fondamentale sull’estinzione pena pecuniaria. Con la sentenza in esame, ha stabilito che il termine di prescrizione di una multa viene interrotto non dalla notifica della cartella esattoriale, ma dal momento, precedente, dell’iscrizione a ruolo del debito. Questo atto segna l’effettivo inizio della procedura di esecuzione da parte dello Stato, rendendo irrilevanti le vicende successive della notifica ai fini della prescrizione.

Prenota un appuntamento

Per una consulenza legale o per valutare una possibile strategia difensiva prenota un appuntamento.

La consultazione può avvenire in studio a Milano, Pesaro, Benevento, oppure in videoconferenza.

02.37901052
8:00 – 20:00
(Lun - Sab)
Pubblicato il 14 settembre 2025 in Diritto Penale, Giurisprudenza Penale, Procedura Penale

Estinzione Pena Pecuniaria: La Cassazione Chiarisce il Momento Decisivo

Comprendere quando si ferma il tempo per l’estinzione pena pecuniaria è cruciale sia per i condannati sia per gli operatori del diritto. Una recente sentenza della Corte di Cassazione ha fatto luce su un aspetto fondamentale: qual è l’atto che segna l’inizio dell’esecuzione di una multa, impedendone la prescrizione? La risposta della Suprema Corte sposta l’attenzione dalla nota cartella esattoriale a un momento procedurale precedente e sostanziale: l’iscrizione a ruolo.

Il Caso in Analisi: La Richiesta di Annullamento della Multa

Un soggetto, condannato con sentenza definitiva del Tribunale di Brindisi nel 2013 al pagamento di una multa, si opponeva anni dopo al rigetto della sua istanza volta a far dichiarare l’estinzione della pena per decorso del tempo. Il Tribunale, in funzione di giudice dell’esecuzione, aveva respinto la richiesta. Di conseguenza, il condannato proponeva ricorso per Cassazione, sostenendo che il termine di prescrizione non si fosse mai validamente interrotto.

I Motivi del Ricorso: Notifica della Cartella e Prescrizione

Il ricorrente basava la sua difesa su due argomentazioni principali:
1. Errata applicazione dell’art. 172 cod. pen.: Sosteneva che la notifica della cartella esattoriale non potesse essere considerata un atto idoneo a interrompere la prescrizione della pena.
2. Carenza di prova: Contestava il valore probatorio attribuito a una semplice comunicazione dell’Ufficio Recupero Crediti che attestava l’avvenuta notifica della cartella, senza fornire prove concrete.

L’Estinzione Pena Pecuniaria e l’Inizio dell’Esecuzione

La Corte di Cassazione, nel rigettare il ricorso, offre un’analisi dettagliata e chiara della disciplina relativa all’estinzione della pena, distinguendola nettamente da quella della prescrizione del reato.

La Decisione della Corte di Cassazione

I giudici di legittimità hanno dichiarato il ricorso infondato, confermando la decisione del Tribunale. La Corte ha chiarito che, in materia di esecuzione della pena, non trovano applicazione le norme sull’interruzione e la sospensione della prescrizione previste dagli articoli 159 e 160 del codice penale. Tali norme hanno natura eccezionale e non possono essere estese in via analogica.

Le Motivazioni della Sentenza

Le motivazioni della Corte si concentrano sull’individuazione del momento esatto in cui ha inizio l’esecuzione della pena pecuniaria, poiché è questo l’unico fatto che ne impedisce l’estinzione per decorso del tempo. La Suprema Corte ha stabilito che tale momento non coincide con la notifica della cartella esattoriale, bensì con l’iscrizione a ruolo.

L’iscrizione a ruolo, prevista dall’art. 227-ter del d.P.R. 115/2002, è l’atto con cui lo Stato manifesta concretamente la propria pretesa punitiva, avviando la procedura di recupero coattivo. È questo il primo atto del procedimento esecutivo, che determina l’impedimento all’estinzione della pena. Tutti gli atti successivi, inclusa la notifica della cartella al debitore, sono considerati adempimenti ulteriori che non incidono sull’avvenuto inizio dell’esecuzione.

Di conseguenza, anche se la prova della notifica fosse stata carente, ciò sarebbe stato irrilevante. L’esecuzione era già iniziata con l’iscrizione a ruolo, bloccando così il decorso del termine di prescrizione della pena.

Conclusioni: Implicazioni Pratiche

Questa sentenza ha importanti implicazioni pratiche. Stabilisce un principio chiaro: per verificare se una pena pecuniaria sia prescritta, non bisogna guardare alla data di notifica della cartella esattoriale, ma alla data, anteriore, di iscrizione a ruolo. Questo atto segna il ‘punto di non ritorno’ per l’estinzione della pena. La decisione rafforza l’efficacia dell’azione di riscossione dello Stato, ancorando l’inizio dell’esecuzione a un atto interno dell’amministrazione giudiziaria, e chiarisce che la procedura esecutiva, una volta avviata con l’iscrizione a ruolo, impedisce l’estinzione della pena indipendentemente dalle vicende successive della procedura di notifica.

Quando inizia l’esecuzione di una pena pecuniaria ai fini di interromperne la prescrizione?
Secondo la Corte di Cassazione, l’esecuzione inizia con l’atto di ‘iscrizione a ruolo’ del credito da parte dell’ufficio giudiziario. Questo è il momento che impedisce l’estinzione della pena per decorso del tempo, e non la successiva notifica della cartella esattoriale.

Le norme sulla sospensione e interruzione della prescrizione del reato si applicano anche alla fase di esecuzione della pena?
No. La Corte ha specificato che le disposizioni degli articoli 159 e 160 del codice penale, relative alla sospensione e interruzione della prescrizione, sono norme di natura eccezionale e non sono suscettibili di applicazione analogica o estensiva alla fase di esecuzione della pena.

La notifica della cartella esattoriale è un atto necessario per impedire l’estinzione della pena pecuniaria?
No. La sentenza chiarisce che l’atto fondamentale che impedisce l’estinzione è l’iscrizione a ruolo. La notifica della cartella è un adempimento successivo che non è necessario ai fini dell’inizio dell’esecuzione e, pertanto, non è rilevante per il calcolo dei termini di prescrizione della pena.

La selezione delle sentenze e la raccolta delle massime di giurisprudenza è a cura di Carmine Paul Alexander TEDESCO, Avvocato a Milano, Pesaro e Benevento.

Desideri approfondire l'argomento ed avere una consulenza legale?

Prenota un appuntamento. La consultazione può avvenire in studio a Milano, Pesaro, Benevento, oppure in videoconferenza / conference call e si svolge in tre fasi.

Prima dell'appuntamento: analisi del caso prospettato. Si tratta della fase più delicata, perché dalla esatta comprensione del caso sottoposto dipendono il corretto inquadramento giuridico dello stesso, la ricerca del materiale e la soluzione finale.

Durante l’appuntamento: disponibilità all’ascolto e capacità a tenere distinti i dati essenziali del caso dalle componenti psicologiche ed emozionali.

Al termine dell’appuntamento: ti verranno forniti gli elementi di valutazione necessari e i suggerimenti opportuni al fine di porre in essere azioni consapevoli a seguito di un apprezzamento riflessivo di rischi e vantaggi. Il contenuto della prestazione di consulenza stragiudiziale comprende, difatti, il preciso dovere di informare compiutamente il cliente di ogni rischio di causa. A detto obbligo di informazione, si accompagnano specifici doveri di dissuasione e di sollecitazione.

Il costo della consulenza legale è di € 150,00.

02.37901052
8:00 – 20:00
(Lun - Sab)

Articoli correlati