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Estinzione pena pecuniaria: l’iscrizione a ruolo basta

La Corte di Cassazione, con la sentenza n. 22515/2024, ha stabilito un principio fondamentale in materia di estinzione della pena pecuniaria. Ha chiarito che il termine di prescrizione della pena cessa di decorrere con la semplice iscrizione a ruolo del debito da parte dello Stato. Questo atto è considerato una manifestazione sufficiente della volontà di eseguire la pena, rendendo irrilevante la successiva notifica della cartella di pagamento al condannato per impedire l’estinzione.

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Pubblicato il 25 novembre 2025 in Diritto Penale, Giurisprudenza Penale, Procedura Penale

Estinzione Pena Pecuniaria: La Cassazione Chiarisce il Momento Decisivo

Una recente sentenza della Corte di Cassazione ha affrontato un tema cruciale nella fase esecutiva del processo penale: il momento esatto in cui si arresta la decorrenza del termine per l’estinzione della pena pecuniaria. Capire questo passaggio è fondamentale, poiché determina se lo Stato può ancora esigere il pagamento di una multa o se il condannato è liberato da tale obbligo per il decorso del tempo. La Corte, con una decisione chiara, ha stabilito che l’atto di iscrizione a ruolo del credito è sufficiente a impedire la prescrizione della pena, senza che sia necessaria la notifica della cartella di pagamento al debitore. Analizziamo insieme i dettagli di questa importante pronuncia.

I Fatti del Caso: Il Ricorso del Pubblico Ministero

Il caso nasce da un’ordinanza del Tribunale di Torino, in funzione di giudice dell’esecuzione. Il pubblico ministero aveva chiesto di dichiarare estinta per decorso del tempo una pena di 600 euro di multa, inflitta con una sentenza divenuta irrevocabile nel 2010. Il giudice dell’esecuzione, però, aveva respinto l’istanza. La sua motivazione si basava sul presupposto che l’iscrizione a ruolo del debito avesse dato inizio alla procedura di recupero coattivo, impedendo così l’ulteriore decorrenza del termine di estinzione.

Contro questa decisione, il pubblico ministero ha proposto ricorso in Cassazione, sostenendo una tesi differente. Secondo il ricorrente, l’esecuzione della pena non inizia con la mera iscrizione a ruolo, ma solo con un atto che porti la pretesa dello Stato a conoscenza del condannato, ovvero la notifica della cartella di pagamento. In assenza di tale notifica, non si potrebbe nemmeno parlare di una ‘volontaria sottrazione’ all’esecuzione, elemento che, secondo l’art. 172 del codice penale, posticipa l’inizio della decorrenza della prescrizione.

La Decisione della Corte di Cassazione

La Suprema Corte ha dichiarato il ricorso infondato, confermando la decisione del giudice dell’esecuzione. I giudici hanno stabilito che, ai fini dell’estinzione della pena pecuniaria, la decorrenza del termine di prescrizione cessa nel momento in cui il concessionario della riscossione iscrive a ruolo la pretesa di pagamento. Questo atto, da solo, manifesta in modo inequivocabile la volontà dello Stato di eseguire la sanzione, interrompendo così l’inerzia che è alla base dell’istituto della prescrizione.

Le Motivazioni: L’Iscrizione a Ruolo come Atto Impeditivo dell’estinzione pena pecuniaria

La Corte ha svolto un’analisi approfondita per giungere a questa conclusione, distinguendo nettamente i profili penalistici da quelli civilistici della vicenda.

Il fondamento della prescrizione, come ricordato dalle Sezioni Unite, risiede nel ‘mancato esercizio del diritto da parte del titolare per il tempo determinato dalla legge’. Quando lo Stato, attraverso l’iscrizione a ruolo, attiva la procedura di riscossione, non è più inerte. Esprime la sua vis ac potestas punitiva (forza e potere punitivo), e questo è sufficiente per bloccare il decorso del tempo.

Distinzione tra Prescrizione Penale e Civile

La Corte sottolinea una differenza fondamentale tra il sistema penale e quello civile. Nel processo penale, molti atti producono effetti giuridici dal momento della loro emissione, indipendentemente dalla conoscenza che ne abbia il destinatario. L’iscrizione a ruolo è uno di questi: è un atto autoritativo che manifesta la volontà dello Stato e non necessita della ‘collaborazione’ o della conoscenza del soggetto passivo per essere efficace ai fini dell’interruzione della prescrizione della pena.

Al contrario, nel diritto civile, l’effetto interruttivo della prescrizione di un credito si produce tipicamente con la notifica dell’atto al debitore (art. 2943 c.c.), perché è necessario portare la richiesta a sua conoscenza. Questa regola non si applica automaticamente all’esecuzione della pena pecuniaria, che segue una logica propria del diritto penale.

Il Principio di Diritto

La sentenza enuncia un chiaro principio di diritto, valido per il regime normativo antecedente alla riforma Cartabia (d.lgs. n. 150 del 2022): ‘ai fini della estinzione per decorso del tempo della pena pecuniaria, il termine decorre dalla data di irrevocabilità della sentenza, cessa di decorrere con la iscrizione a ruolo della pretesa di pagamento e non conosce cause di sospensione o interruzione della sua decorrenza’.

In sostanza, una volta che la pena pecuniaria è iscritta a ruolo, il ‘cronometro’ della prescrizione si ferma definitivamente. Le vicende successive, come i tempi e le modalità di notifica della cartella di pagamento, sono irrilevanti per l’estinzione della pena, pur avendo importanza per la prescrizione del credito dal punto di vista civilistico-tributario.

Le Conclusioni: Implicazioni Pratiche della Sentenza

Questa pronuncia consolida un orientamento giurisprudenziale univoco e fornisce un’indicazione operativa netta agli operatori del diritto. La principale implicazione è che, per evitare l’estinzione della pena pecuniaria, è sufficiente che l’amministrazione si attivi tempestivamente per l’iscrizione a ruolo del debito. Questo atto segna l’inizio dell’esecuzione e cristallizza la pretesa punitiva dello Stato, rendendola non più soggetta al decorso del tempo.

Per il condannato, significa che non può fare affidamento su eventuali ritardi o problemi nella notifica della cartella di pagamento per sperare nell’estinzione della pena. Una volta che il debito è iscritto a ruolo, la pena deve essere considerata esigibile, salvo che non siano decorsi i dieci anni tra la data di irrevocabilità della sentenza e la data dell’iscrizione stessa.

Quando inizia a decorrere il termine per l’estinzione di una pena pecuniaria come la multa?
Secondo l’art. 172 del codice penale, il termine di prescrizione (dieci anni per la multa) inizia a decorrere dal giorno in cui la condanna è divenuta irrevocabile.

Quale atto impedisce l’estinzione della pena pecuniaria per decorso del tempo?
L’atto che impedisce l’estinzione, facendo cessare la decorrenza del termine di prescrizione, è l’iscrizione a ruolo della pretesa di pagamento da parte dell’ente concessionario della riscossione.

La notifica della cartella di pagamento al condannato è necessaria per fermare la prescrizione della pena?
No, la sentenza chiarisce che la notifica della cartella di pagamento non è necessaria per fermare la decorrenza del termine di estinzione della pena. L’iscrizione a ruolo è di per sé sufficiente, in quanto manifesta la volontà dello Stato di procedere all’esecuzione.

La selezione delle sentenze e la raccolta delle massime di giurisprudenza è a cura di Carmine Paul Alexander TEDESCO, Avvocato a Milano, Pesaro e Benevento.

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