Estinzione del Reato per Morte dell’Imputato: La Cassazione Annulla la Sentenza
Il decesso dell’imputato nel corso di un procedimento penale rappresenta un evento che incide in modo radicale e definitivo sul processo stesso. Una recente sentenza della Corte di Cassazione (Sent. N. 19997/2025) offre un chiaro esempio di come operi il principio dell’estinzione del reato per morte del reo, un cardine del nostro ordinamento penale. Questo caso dimostra come la morte dell’accusato non solo fermi il processo, ma comporti l’annullamento della sentenza di condanna precedentemente emessa.
I Fatti del Processo
La vicenda giudiziaria trae origine da un ricorso presentato alla Suprema Corte di Cassazione avverso una sentenza di condanna emessa dalla Corte d’Appello di Bologna. L’imputato, tramite i suoi legali, aveva impugnato la decisione di secondo grado, chiedendone la riforma. Tuttavia, prima che la Corte potesse esaminare nel merito le censure sollevate con il ricorso, è sopraggiunto un fatto estintivo: il decesso dell’imputato stesso.
La Decisione della Corte e l’Estinzione del Reato per Morte
Di fronte alla notizia del decesso, la Corte di Cassazione ha interrotto l’esame dei motivi di ricorso. La sua attenzione si è concentrata esclusivamente sulla verifica di questa causa di estinzione del reato. Una volta accertata la morte dell’imputato, i Giudici hanno proceduto ad applicare il principio consolidato secondo cui la responsabilità penale è personale e non può sopravvivere al suo autore.
La Corte ha quindi pronunciato una sentenza di annullamento senza rinvio. Ciò significa che la sentenza di condanna della Corte d’Appello è stata definitivamente cancellata dall’ordinamento giuridico, senza che vi sia la necessità di un nuovo giudizio da parte di un altro tribunale.
Le Motivazioni
La motivazione alla base della decisione è tanto semplice quanto fondamentale. Il decesso del reo è una delle cause di estinzione del reato previste dal codice penale. Questo principio si fonda sulla natura strettamente personale della responsabilità penale: una persona non può essere processata o punita dopo la sua morte, e nessuna sanzione penale può trasmettersi ai suoi eredi.
Quando si verifica un evento del genere, lo Stato perde la sua potestas puniendi, ovvero il potere di perseguire e punire il responsabile di un illecito. Di conseguenza, il processo non ha più ragione di esistere. L’annullamento della sentenza impugnata diventa un atto dovuto, che non richiede alcuna valutazione dei motivi di ricorso. La questione processuale viene assorbita e superata dalla questione sostanziale dell’estinzione del reato.
Le Conclusioni
La sentenza in esame ribadisce un principio basilare del diritto penale. Le implicazioni pratiche sono significative: qualsiasi procedimento penale in corso si estingue immediatamente con la morte dell’imputato. La sentenza di condanna, anche se emessa nei gradi di merito, viene annullata e perde ogni effetto giuridico. Questo garantisce che nessuno possa subire le conseguenze di una sanzione penale che, per sua natura, può e deve essere applicata solo ed esclusivamente alla persona che ha commesso il fatto.
Cosa succede a una condanna penale se l’imputato muore durante l’appello?
La sentenza di condanna viene annullata senza rinvio. Il processo si conclude perché il reato è considerato estinto a causa della morte dell’imputato, e lo Stato non ha più il potere di perseguire o punire.
Perché la Corte di Cassazione decide di ‘annullare senza rinvio’?
La decisione è ‘senza rinvio’ perché non c’è più nulla da giudicare. L’estinzione del reato per morte del reo è un evento definitivo che risolve la questione, rendendo superfluo un nuovo processo o un riesame da parte di un’altra corte.
In caso di morte dell’imputato, la Corte esamina comunque i motivi del ricorso?
No. La Corte non entra nel merito dei motivi del ricorso. La constatazione della morte dell’imputato è una questione preliminare che assorbe e supera ogni altra valutazione, portando direttamente alla declaratoria di estinzione del reato e all’annullamento della sentenza.
Testo del provvedimento
Sentenza di Cassazione Penale Sez. 7 Num. 19997 Anno 2025
Penale Sent. Sez. 7 Num. 19997 Anno 2025
Presidente: NOME
Relatore: COGNOME NOME COGNOME NOME
Data Udienza: 05/05/2025
SENTENZA
sul ricorso proposto da:
NOME COGNOME nato a MESSINA il 24/08/1948
avverso la sentenza del 25/06/2024 della CORTE APPELLO di BOLOGNA
dato avviso alle parti;
udita la relazione svolta dal Consigliere NOME COGNOME;
RITENUTO IN FATTO E CONSIDERATO IN DIRITTO
Letto il ricorso proposto nell’interesse di NOME COGNOME avverso la sentenza in epigraf esaminati gli atti e il provvedimento impugnato;
Considerato che è pervenuto certificato di morte del ricorrente attestante il decesso
24 gennaio 2025;
rilevato che questa Corte ha già affermato che la morte dell’imputato, intervenuta successivamente alla proposizione del ricorso per cassazione come avvenuto nella speci
impone l’annullamento senza rinvio della sentenza impugnata, con l’enunciazione della r causa nel dispositivo, risultando esaurito il sottostante rapporto processuale ed esse
preclusa ogni eventuale pronuncia di proscioglimento nel merito ai sensi dell’art. 129
comma, cod. proc. pen.
P.Q.M.
Annulla senza rinvio la sentenza impugnata perché il reato è estinto per morte dell’im Così deciso il 5/05/2025