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Errore su legge extrapenale: esclude il dolo di truffa

Un militare, assessore comunale, è stato assolto dall’accusa di truffa per aver richiesto permessi retribuiti per l’intera giornata a fronte di riunioni pomeridiane. La Cassazione ha confermato l’assoluzione, stabilendo che il suo errore sulla nozione giuridica di ‘riunione’, intesa come comprensiva dell’attività preparatoria, costituisce un errore su legge extrapenale che si risolve in un errore di fatto. Tale errore esclude il dolo, cioè l’intenzione di commettere il reato, indipendentemente dalla sua scusabilità.

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Pubblicato il 18 novembre 2025 in Diritto Penale, Giurisprudenza Penale, Procedura Penale

Errore su legge extrapenale: la Cassazione chiarisce quando esclude il dolo di truffa

La Corte di Cassazione, con la sentenza n. 20529/2024, affronta un caso delicato riguardante la configurabilità del reato di truffa militare in presenza di un errore su legge extrapenale. La pronuncia offre un’importante distinzione tra errore sulla norma penale ed errore su norme di altri settori giuridici che incidono sulla percezione dei fatti, confermando che quest’ultimo può escludere l’elemento soggettivo del dolo.

I Fatti del Caso

Un caporal-maggiore dell’Esercito, che ricopriva anche la carica di assessore pro-tempore in un Comune, veniva accusato di truffa militare aggravata e continuata. L’accusa sosteneva che, tra il 2016 e il 2017, egli avesse indotto in errore l’Amministrazione militare ottenendo permessi retribuiti per l’intera giornata per partecipare a riunioni di giunta e consiglio comunale. In realtà, tali riunioni si svolgevano quasi sempre nel pomeriggio, al di fuori del suo orario di servizio.

La difesa dell’imputato si basava sulla sua convinzione che il concetto di ‘riunione’ dovesse includere anche tutta l’intensa attività preparatoria svolta durante la mattinata. A suo dire, questa fase era indispensabile per arrivare alla delibera formale del pomeriggio, e pertanto l’intera giornata lavorativa era da considerarsi dedicata al mandato elettorale.

Sia il Tribunale militare che la Corte militare di appello avevano assolto il militare ‘perché il fatto non costituisce reato’, ritenendo che egli fosse caduto in un errore sulla portata del termine ‘riunione’, agendo in buona fede e senza l’intento truffaldino (dolo) richiesto per il reato di truffa.

Il Ricorso del Procuratore Generale e l’errore su legge extrapenale

Il Procuratore generale militare ha impugnato la sentenza di secondo grado, sostenendo che l’errore del militare non fosse un errore di fatto, ma un errore interpretativo su norme extrapenali (il diritto amministrativo che disciplina il funzionamento degli organi collegiali). Secondo il ricorrente, un simile errore di diritto non escluderebbe la punibilità, a meno che non sia dimostrato come inevitabile e scusabile, circostanza non indagata dai giudici di merito.

La Decisione della Corte di Cassazione

La Suprema Corte ha rigettato il ricorso del Procuratore, confermando l’assoluzione. I giudici hanno chiarito la fondamentale distinzione, ai sensi dell’art. 47 del codice penale, tra diverse tipologie di errore.

L’errore del militare non riguardava direttamente la norma penale che punisce la truffa (di cui non ignorava l’esistenza), ma una norma amministrativa (extrapenale) che definisce cosa costituisca una ‘riunione’ di un organo collegiale. Questo errore sulla norma extrapenale ha determinato una falsa rappresentazione della realtà fenomenica: l’imputato credeva erroneamente che la sua assenza dal servizio fosse giustificata per l’intera giornata.

Le Motivazioni

La Corte ha spiegato che l’art. 47, terzo comma, del codice penale equipara l’errore su legge extrapenale all’errore di fatto quando il primo è la causa del secondo. In altre parole, se l’errata interpretazione di una norma non penale porta a percepire in modo distorto un elemento materiale del reato, l’effetto è l’esclusione del dolo.

Il punto cruciale della motivazione risiede nella seguente distinzione:
1. Errore sulla legge penale (art. 5 c.p.): È l’ignoranza del precetto penale stesso. È inescusabile, salvo i casi eccezionali di ignoranza inevitabile (sent. Corte Cost. 364/1988).
2. Errore su legge extrapenale che integra la norma penale: Se una norma extrapenale è richiamata dalla norma penale per definirne il contenuto, un errore su di essa equivale a un errore sulla legge penale.
3. Errore su legge extrapenale non integratrice (il caso di specie): Se la norma extrapenale serve solo a qualificare un elemento di fatto, senza essere parte integrante del precetto penale, un errore su di essa si traduce in un errore di fatto. Tale errore, ai sensi dell’art. 47 c.p., esclude sempre il dolo, indipendentemente dal fatto che sia scusabile o meno.

Nel caso analizzato, il concetto di ‘riunione’ non è un elemento normativo della fattispecie di truffa, ma un presupposto di fatto. L’errore sulla sua estensione ha quindi viziato la percezione della realtà da parte del militare, escludendo la volontà cosciente di frodare l’amministrazione. La questione della ‘scusabilità’ dell’errore sarebbe stata rilevante solo se il reato fosse stato punibile anche a titolo di colpa, ma la truffa è punibile esclusivamente a titolo di dolo.

Le Conclusioni

La sentenza ribadisce un principio cardine del diritto penale: per la punibilità a titolo di dolo è necessaria la piena coscienza e volontà di realizzare tutti gli elementi costitutivi del reato. Un errore che incide sulla percezione di uno di questi elementi, anche se derivante da un’errata interpretazione di norme non penali, fa venir meno l’elemento psicologico. La Corte stabilisce che, in casi di reato doloso, l’errore su legge extrapenale che si risolve in un errore di fatto esclude la punibilità in modo automatico, senza che il giudice debba compiere ulteriori indagini sulla scusabilità o meno di tale errore.

Un’errata interpretazione di una legge non penale può escludere la punibilità per un reato doloso come la truffa?
Sì. Secondo la Corte di Cassazione, quando l’errore su una legge extrapenale (ad esempio, amministrativa) causa un’errata percezione di un elemento di fatto del reato, questo esclude il dolo (l’intenzione di commettere il reato), rendendo il fatto non punibile a tale titolo.

Che differenza c’è tra errore sul fatto ed errore sulla legge penale?
L’errore sul fatto riguarda una percezione sbagliata della realtà materiale (es. credere che una riunione duri tutto il giorno). L’errore sulla legge penale è l’ignoranza del divieto penale stesso. La sentenza chiarisce che l’errore su una norma extrapenale che si traduce in un errore di percezione fattuale è equiparato al primo e non al secondo.

Per escludere il dolo, l’errore su legge extrapenale deve essere ‘scusabile’?
No. La sentenza specifica che, per i reati dolosi, l’errore su legge extrapenale che incide sulla percezione dei fatti esclude sempre il dolo, indipendentemente dalla sua scusabilità. La questione della scusabilità rileva solo se il reato fosse punibile anche a titolo di colpa.

La selezione delle sentenze e la raccolta delle massime di giurisprudenza è a cura di Carmine Paul Alexander TEDESCO, Avvocato a Milano, Pesaro e Benevento.

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