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Doppia punibilità: guida senza patente e EAW

La Corte di Cassazione analizza il principio di doppia punibilità in un caso di Mandato di Arresto Europeo per guida senza patente. La Corte ha stabilito che la consegna può avvenire solo per il secondo episodio, commesso in recidiva nel biennio, poiché solo in questo caso il fatto costituisce reato anche in Italia. Per il primo episodio, essendo un mero illecito amministrativo secondo la legge italiana, la consegna è stata annullata per mancanza del requisito della doppia punibilità.

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Pubblicato il 31 ottobre 2025 in Diritto Penale, Giurisprudenza Penale, Procedura Penale

Guida senza Patente e Mandato d’Arresto Europeo: Quando si applica la doppia punibilità?

La cooperazione giudiziaria europea si basa su principi solidi, tra cui quello della doppia punibilità, essenziale per l’esecuzione di un Mandato di Arresto Europeo (MAE). Una recente sentenza della Corte di Cassazione (n. 5934/2024) chiarisce l’applicazione di questo principio al reato di guida senza patente, distinguendo tra un singolo episodio e la recidiva nel biennio. Il caso esaminato riguarda la richiesta di consegna di un cittadino rumeno, condannato nel suo paese per due episodi di guida senza patente, e offre spunti fondamentali per comprendere i limiti della cooperazione giudiziaria quando le leggi nazionali divergono.

I Fatti del Caso: Due Episodi di Guida Senza Patente

Un cittadino rumeno veniva condannato nel suo Paese per due distinti episodi di guida senza patente. Il primo, avvenuto il 29 agosto 2018, aveva portato a una condanna con pena sospesa. Successivamente, il 6 novembre 2018, durante il periodo di sospensione, la stessa persona veniva nuovamente sorpresa alla guida di un’auto senza patente.

Le autorità giudiziarie rumene, revocata la sospensione della pena e ritenuta la continuazione tra i due reati, emettevano un Mandato di Arresto Europeo per l’esecuzione della condanna. La Corte di Appello italiana accoglieva la richiesta di consegna, ritenendo che i fatti fossero previsti come reato anche dalla legge italiana. Contro questa decisione, la difesa proponeva ricorso in Cassazione, sostenendo la violazione del principio di doppia punibilità.

La Decisione della Corte e il Principio di Doppia Punibilità

La Corte di Cassazione ha parzialmente accolto il ricorso, operando una distinzione cruciale tra i due episodi di guida senza patente. La questione centrale era stabilire se i fatti, così come contestati, costituissero reato non solo in Romania ma anche in Italia al momento della decisione sulla consegna.

L’Analisi del Primo Episodio: Un Illecito Amministrativo in Italia

La Corte ha ricordato che, a seguito del D.Lgs. 15 gennaio 2016, n. 8, la guida senza patente in Italia non è più, di per sé, un reato, ma un illecito amministrativo. La rilevanza penale scatta solo in caso di ‘recidiva nel biennio’, ovvero se lo stesso illecito viene commesso nuovamente entro due anni da un accertamento definitivo.

Di conseguenza, il primo episodio del 29 agosto 2018, considerato isolatamente, non configura un reato secondo l’ordinamento italiano. Per questo fatto, manca il requisito della doppia punibilità. La Corte ha quindi annullato senza rinvio la sentenza della Corte di Appello limitatamente alla consegna per questo specifico episodio.

Il Secondo Episodio: La Rilevanza della Recidiva nel Biennio

Discorso diverso per il secondo episodio, avvenuto il 6 novembre 2018. Poiché commesso entro due anni dal primo, esso integra la fattispecie aggravata della recidiva nel biennio, che la legge italiana configura come un’autonoma figura di reato.

In questo caso, il requisito della doppia punibilità è pienamente soddisfatto: il fatto è reato sia in Romania sia in Italia. Pertanto, la Corte ha rigettato il ricorso per questa parte e confermato la legittimità della consegna per l’esecuzione della pena relativa al secondo reato.

Le Motivazioni della Sentenza

Le motivazioni della Corte si fondano su un’interpretazione rigorosa dell’art. 7 della L. 69/2005, che disciplina il MAE. Per la sussistenza della doppia punibilità, non è necessario che le norme incriminatrici nei due Stati siano identiche, ma è sufficiente che la ‘concreta fattispecie’ sia punibile come reato in entrambi gli ordinamenti.

La Corte ha evidenziato che la depenalizzazione operata nel 2016 non si estende alle ipotesi aggravate punite con pena detentiva, come la recidiva nel biennio. Quest’ultima non è una semplice circostanza aggravante, ma un elemento costitutivo di una fattispecie autonoma di reato. La sentenza chiarisce che per integrare tale recidiva è necessario un ‘definitivo accertamento’ del primo illecito, e non la mera contestazione. Nel caso di specie, le due sentenze irrevocabili rumene hanno permesso di configurare chiaramente questo schema.

Le Conclusioni

Questa decisione della Cassazione ribadisce l’importanza di un’analisi puntuale e concreta della fattispecie per verificare il requisito della doppia punibilità. Dimostra che la consegna basata su un MAE non è automatica, ma soggetta a un attento vaglio di conformità con i principi fondamentali dell’ordinamento italiano. In particolare, un fatto depenalizzato in Italia, come la prima violazione di guida senza patente, non può giustificare la consegna di una persona, anche se tale fatto è considerato reato nello Stato richiedente. La consegna è legittima solo quando il comportamento, per le sue specifiche modalità (come la recidiva), acquista rilevanza penale anche secondo la legge italiana.

La guida senza patente è sempre un reato in Italia?
No. A seguito della depenalizzazione del 2016, la guida senza patente è un illecito amministrativo. Diventa un reato autonomo solo in caso di recidiva nel biennio, cioè se la stessa violazione viene commessa entro due anni da un precedente accertamento definitivo.

Per eseguire un Mandato di Arresto Europeo, il fatto deve essere considerato reato anche in Italia?
Sì, secondo il principio di doppia punibilità previsto dall’art. 7 della L. n. 69/2005. È necessario che la concreta fattispecie per cui è richiesta la consegna sia punibile come reato in entrambi gli ordinamenti, quello di emissione e quello di esecuzione.

Cosa ha deciso la Corte nel caso specifico di due episodi di guida senza patente?
La Corte ha annullato la consegna per il primo episodio, poiché in Italia sarebbe solo un illecito amministrativo. Ha invece confermato la consegna per il secondo episodio, in quanto, essendo stato commesso nel biennio, integra un reato anche per la legge italiana, soddisfacendo così il requisito della doppia punibilità.

La selezione delle sentenze e la raccolta delle massime di giurisprudenza è a cura di Carmine Paul Alexander TEDESCO, Avvocato a Milano, Pesaro e Benevento.

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