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Doppia conforme assolutoria: i limiti al ricorso del PM

Un individuo, accusato di tentato omicidio per aver ostruito una canna fumaria, viene assolto sia in primo grado che in appello. La Corte di Cassazione dichiara inammissibile il ricorso del Procuratore Generale, ribadendo che in caso di doppia conforme assolutoria, il sindacato di legittimità è strettamente limitato e non può consistere in una nuova valutazione delle prove o della logica della motivazione.

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Pubblicato il 12 ottobre 2025 in Diritto Penale, Giurisprudenza Penale, Procedura Penale

Doppia Conforme Assolutoria: i Limiti al Ricorso del Pubblico Ministero

La recente sentenza n. 45977/2024 della Corte di Cassazione offre un’importante lezione sui limiti del ricorso per cassazione in presenza di una doppia conforme assolutoria. Quando un imputato viene assolto sia in primo grado che in appello, le possibilità per l’accusa di ribaltare il verdetto in sede di legittimità si riducono drasticamente. Analizziamo il caso per comprendere le ragioni giuridiche di questa decisione.

I Fatti di Causa

La vicenda processuale ha origine dall’accusa di tentato omicidio e danneggiamento mossa nei confronti di un uomo. Secondo l’imputazione, egli avrebbe commesso i reati il 24 agosto 2019, ostruendo la canna fumaria dell’abitazione dei suoi vicini.

Il Tribunale di Vercelli, in primo grado, ha assolto l’imputato, ritenendo non provato il dolo omicidiario. Secondo il giudice, l’azione era motivata da un intento di ritorsione e non dalla volontà di uccidere. Inoltre, il tentativo è stato giudicato non idoneo, poiché il sacco utilizzato per ostruire il comignolo non era ben legato e si era sciolto, impedendo una completa occlusione.

La Corte d’Appello di Torino, adita dal pubblico ministero e dalle parti civili, ha confermato integralmente la sentenza assolutoria. Anche i giudici di secondo grado hanno escluso la volontà omicida, affermando che l’intento dell’imputato fosse quello di “restituire il fumo” ai vicini, ma non di provocarne la morte. La Corte ha inoltre ribadito l’inidoneità dell’azione, non essendo stato dimostrato che l’appartamento si sarebbe saturato di monossido di carbonio.

La Decisione della Cassazione sulla Doppia Conforme Assolutoria

Contro la sentenza di secondo grado, il Procuratore Generale ha proposto ricorso per cassazione, lamentando una violazione di legge sulla valutazione dell’elemento soggettivo (il dolo) del tentato omicidio e sulla valutazione delle prove.

La Corte di Cassazione ha dichiarato il ricorso inammissibile. La decisione si fonda su un principio cardine del giudizio di legittimità, reso ancora più stringente dalla normativa sulla doppia conforme assolutoria.

Le Motivazioni della Decisione

La Suprema Corte ha chiarito che il suo ruolo non è quello di riesaminare il merito delle prove, ma di controllare la correttezza logica e giuridica della motivazione della sentenza impugnata. Le censure del ricorrente, in questo caso, si risolvevano in una richiesta di rivalutazione delle prove e di una ricostruzione alternativa dei fatti, attività preclusa in sede di legittimità.

L’elemento decisivo è l’applicazione dell’art. 608, comma 1-bis, del codice di procedura penale. Questa norma stabilisce che, se il giudice d’appello conferma una sentenza di proscioglimento, il ricorso per cassazione può essere proposto solo per motivi specifici, attinenti a violazioni di legge e non alla struttura logica della motivazione. In altre parole, la legge pone un forte sbarramento alla possibilità di rimettere in discussione una decisione assolutoria che è già stata confermata in due gradi di giudizio.

I giudici di merito avevano ampiamente motivato sia sull’assenza del dolo omicidiario sia sull’inidoneità del tentativo. Contestare tali conclusioni, secondo la Cassazione, equivale a chiedere un terzo giudizio di fatto, che non rientra nelle sue competenze. Pertanto, il ricorso è stato dichiarato inammissibile.

Conclusioni

La sentenza in esame rafforza il principio della stabilità delle decisioni giudiziarie, specialmente quando queste sono favorevoli all’imputato e confermate in due gradi di giudizio. La doppia conforme assolutoria crea una presunzione di correttezza della valutazione dei fatti che può essere scalfita in Cassazione solo in presenza di vizi giuridici macroscopici e non per mere divergenze interpretative sulle prove. Questa pronuncia ribadisce che il giudizio di legittimità non è un’ulteriore istanza di merito, ma un rigoroso controllo sulla corretta applicazione del diritto.

Cosa significa ‘doppia conforme assolutoria’ e quali conseguenze ha sul ricorso in Cassazione?
Significa che sia il tribunale di primo grado sia la corte d’appello hanno assolto l’imputato. La conseguenza è che, secondo l’art. 608, comma 1-bis c.p.p., il ricorso per cassazione del pubblico ministero è soggetto a limiti molto stringenti e non può essere utilizzato per contestare la struttura logica della motivazione delle sentenze precedenti.

Perché l’imputato è stato assolto dall’accusa di tentato omicidio?
È stato assolto perché i giudici di merito (primo grado e appello) hanno ritenuto non provata la sua intenzione di uccidere (dolo omicidiario). Hanno concluso che il suo gesto fosse un atto di ritorsione e che, in ogni caso, il mezzo utilizzato (un sacco sciolto sulla canna fumaria) non era idoneo a causare la morte.

La Corte di Cassazione può riesaminare le prove di un processo?
No, la Corte di Cassazione non può riesaminare le prove o ricostruire i fatti. Il suo compito è limitato al controllo della corretta applicazione delle norme di legge e della coerenza logico-giuridica della motivazione della sentenza impugnata, con le ulteriori limitazioni viste nel caso di doppia conforme assolutoria.

La selezione delle sentenze e la raccolta delle massime di giurisprudenza è a cura di Carmine Paul Alexander TEDESCO, Avvocato a Milano, Pesaro e Benevento.

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