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Discarica abusiva: quando cessa il reato?

La Corte di Cassazione chiarisce un punto fondamentale sul reato di discarica abusiva. La sentenza analizza il caso di un’area sottoposta a due sequestri in momenti diversi. I giudici hanno stabilito che la permanenza del reato, e quindi il momento da cui calcolare la prescrizione, cessa solo con il sequestro totale dell’area, che priva completamente il responsabile della sua disponibilità. Un sequestro parziale non è sufficiente. Anche se il reato penale è stato dichiarato prescritto, è stata confermata la condanna al risarcimento del danno civile.

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Pubblicato il 21 dicembre 2025 in Diritto Penale, Giurisprudenza Penale, Procedura Penale

Discarica abusiva: il sequestro parziale non ferma il reato

Una recente sentenza della Corte di Cassazione offre un importante chiarimento sul reato di discarica abusiva, specificando il momento esatto in cui la condotta illecita può considerarsi cessata ai fini della prescrizione. La Corte ha stabilito che solo un sequestro completo, in grado di sottrarre interamente la disponibilità dell’area al responsabile, può segnare la fine del reato permanente. Vediamo nel dettaglio la vicenda e i principi affermati.

I Fatti del Processo

Il caso riguarda il gestore di un’area, situata nel perimetro di un’ex cava, utilizzata come discarica abusiva per rifiuti pericolosi e non. In primo grado, l’imputato veniva condannato per il reato previsto dall’art. 256 del Testo Unico Ambientale, con pena detentiva, ammenda e condanna al risarcimento dei danni in favore del Comune, costituitosi parte civile.

In appello, la Corte territoriale riformava parzialmente la sentenza, dichiarando il reato estinto per prescrizione. Tuttavia, nel determinare il momento iniziale (il cosiddetto dies a quo) per il calcolo della prescrizione, i giudici individuavano la data del secondo e più esteso sequestro dell’area, avvenuto il 6 aprile 2016. La difesa dell’imputato, invece, sosteneva che la prescrizione dovesse decorrere dal primo sequestro, avvenuto il 17 febbraio 2014, che, sebbene meno esteso, a suo dire aveva già privato l’imputato della disponibilità dei luoghi. Accogliere questa tesi avrebbe significato che il reato si sarebbe prescritto ancora prima della sentenza di primo grado.

La questione della permanenza nella discarica abusiva

Il cuore della questione giuridica risiede nella natura di reato permanente della discarica abusiva. Questo tipo di reato non si esaurisce in un singolo atto, ma la sua condotta illecita si protrae nel tempo fino a quando non cessa la situazione antigiuridica. La cessazione può avvenire per diverse ragioni:

1. Il rilascio di un’autorizzazione amministrativa che sana la situazione.
2. La rimozione dei rifiuti o la bonifica dell’area.
3. Una sentenza di condanna di primo grado.
4. Il sequestro del sito, che sottrae la disponibilità materiale e giuridica dell’area al gestore.

È proprio su quest’ultimo punto che si è concentrata la decisione della Suprema Corte.

Le motivazioni

La Corte di Cassazione ha rigettato il ricorso dell’imputato, confermando l’impostazione della Corte d’Appello. I giudici hanno sottolineato che il primo sequestro del 2014 era stato circoscritto solo ad alcune parti specifiche dell’area (alcuni ‘big bags’ e un capannone su una determinata particella catastale). La gran parte del sito, comprese altre particelle successivamente sequestrate nel 2016, era rimasta nella piena disponibilità dell’imputato.

Di conseguenza, la condotta antigiuridica non si era interrotta con il primo intervento. L’imputato aveva mantenuto il controllo su gran parte dell’area inquinata, potendo continuare a disporne uti dominus (cioè come se ne fosse il proprietario). Pertanto, la permanenza del reato di discarica abusiva è cessata solo con il secondo e più completo sequestro del 6 aprile 2016. Questa data rappresenta il corretto dies a quo per il calcolo della prescrizione.

Le conclusioni

La sentenza ribadisce un principio fondamentale in materia di reati ambientali: per interrompere la permanenza del reato di discarica abusiva non è sufficiente un sequestro parziale. È necessario un provvedimento che sottragga al responsabile la disponibilità di fatto e di diritto dell’intera area interessata dall’attività illecita. Fino a quel momento, il reato continua a produrre i suoi effetti e il termine di prescrizione non inizia a decorrere. Questa decisione rafforza la tutela dell’ambiente, impedendo che interventi investigativi parziali possano involontariamente avvantaggiare chi commette il reato, anticipando i termini della prescrizione. Inoltre, viene confermato che l’estinzione del reato per prescrizione non elimina le responsabilità civili, lasciando intatto l’obbligo di risarcire il danno causato alla collettività, rappresentata in questo caso dal Comune.

Quando si considera cessato il reato permanente di discarica abusiva?
La permanenza del reato cessa con il venir meno della situazione di antigiuridicità, che può verificarsi con il rilascio dell’autorizzazione, la bonifica dell’area, la sentenza di primo grado o, come nel caso di specie, con il sequestro che sottrae la completa disponibilità dell’area al gestore.

Un sequestro parziale dell’area è sufficiente a far decorrere la prescrizione per il reato di discarica abusiva?
No. La Corte ha stabilito che un sequestro limitato solo ad alcune porzioni dell’area non interrompe la permanenza del reato. La prescrizione inizia a decorrere solo dal momento in cui l’intera area viene sottratta alla disponibilità del responsabile, impedendogli di continuare a disporne.

L’estinzione del reato per prescrizione cancella anche la condanna al risarcimento dei danni?
No. In questo caso, nonostante la Corte d’Appello abbia dichiarato il reato estinto per prescrizione, ha confermato la condanna generica dell’imputato al risarcimento del danno in favore del Comune. L’estinzione del reato penale non elimina le conseguenze e le responsabilità sul piano civile.

La selezione delle sentenze e la raccolta delle massime di giurisprudenza è a cura di Carmine Paul Alexander TEDESCO, Avvocato a Milano, Pesaro e Benevento.

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