Nel nostro sistema giuridico, per effetto di approprianti interventi normativi sono vietati: a) l’addestramento inteso ad esaltare l’aggressività dei cani; b) l’addestramento inteso ad esaltare il rischio di maggiore aggressività di cani appartenenti a incroci o razze; c) qualsiasi operazione di selezione o di incrocio tra razze di cani con lo scopo di sviluppare l’aggressività; […]
         
                
	
	
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            Nel nostro sistema  giuridico, per effetto di approprianti interventi normativi sono vietati:  a) l’addestramento inteso ad esaltare l’aggressività dei cani;  b) l’addestramento inteso ad esaltare il rischio di maggiore aggressività di cani appartenenti a incroci o razze;  c) qualsiasi operazione di selezione o di incrocio tra razze di cani con lo scopo di sviluppare l’aggressività;  d) la sottoposizione di cani a doping;  e) gli interventi chirurgici destinati a modificare l’aspetto di un cane, o finalizzati ad altri scopi non curativi, in particolare:   i) il taglio della coda orecchie;  la recisione delle corde vocali; (ad eccezione  di  interventi curativi necessari per ragioni di medicina veterinaria).  I  proprietari  e  i  detentori  di cani, hanno l’obbligo di applicare  la  museruola  o  il  guinzaglio  ai cani quando si trovano nelle vie o in altro luogo aperto al pubblico e applicare  la  museruola  e il guinzaglio ai cani condotti nei locali pubblici e sui pubblici mezzi di trasporto. Tali obblighi, tuttavia,  non si applicano  ai cani per non vedenti o non udenti, addestrati come cani guida. Chiunque  possegga  o  detenga  cani ha l’obbligo di vigilare con particolare attenzione sulla detenzione degli stessi al fine di evitare ogni possibile aggressioni a   persone   e  deve  stipulare  una  polizza  di  assicurazione  di responsabilità  civile  per  danni  contro terzi causati dal proprio cane. L’uso  di collari elettrici o altri congegni atti a determinare scosse o impulsi elettrici sui cani procura paura e sofferenza e può provocare  reazioni  di  aggressività da parte degli animali stessi, pertanto l’impiego di tali strumenti si configura come maltrattamento e chiunque li utilizzi è perseguibile ai sensi della legge. Si  definisce  cane  con  aggressività  non  controllata  quel soggetto  che,  non provocato, lede o minaccia di ledere l’integrità fisica  di una persona o di altri animali attraverso un comportamento aggressivo non controllato dal proprietario o detentore dell’animale. I  servizi  veterinari  tengono aggiornato un archivio dei cani morsicatori  e  dei  cani con aggressività non controllata rilevati, nonchè  dei cani di cui all’elenco allegato al fine di predisporre i necessari  interventi  di  controllo  per la tutela della incolumità pubblica. L’autorità  sanitaria  competente,  in  collaborazione  con la Azienda sanitaria locale stabilisce: a) i  criteri  per  la  classificazione  del  rischio  da cani di proprietà con aggressività non controllata con i relativi parametri per la rilevazione; b) i  percorsi  di  controllo  e  rieducazione per la prevenzione delle morsicature; c) l’obbligo  per  i  proprietari  dei  cani  addestrati  di stipulare  una polizza di assicurazione per la responsabilità civile per danni contro terzi causati dal proprio cane; d) ulteriori  prescrizioni e misure atte a controllare o limitare il rischio di morsicature. È vietato acquistare, possedere o detenere cani il cui addestramento è inteso ad esaltare il rischio di maggiore per i delinquenti abituali o per tendenza; a  chi  è  sottoposto  a  misure di prevenzione personale o a misura di sicurezza personale; a chiunque abbia riportato condanna, anche non definitiva, per delitto  non  colposo  contro  la  persona  o  contro  il patrimonio, punibile con la reclusione superiore a due anni; a chiunque abbia riportato condanna, anche non definitiva, per i  reati  di cui agli articoli 727, 544-ter, 544-quater, 544-quinques del  codice  penale  e,  per  quelli previsti dall’art. 2 della legge 20 luglio 2004, n. 189;  ai minori di diciotto anni e agli interdetti o inabilitati per infermità. Infine merita sottolineare che le  violazioni delle disposizioni sundicate sono sanzionate  dalle  Amministrazioni  competenti  secondo  i  parametri territoriali in vigore.
            
                
                    
                        
                            
                                 
                            
                         
                        La selezione delle sentenze e la raccolta delle massime di giurisprudenza è a cura di
Carmine Paul Alexander TEDESCO, Avvocato a Milano, Pesaro e Benevento.
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