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Difetto di querela: Cassazione annulla furto aggravato

La Corte di Cassazione ha annullato senza rinvio una sentenza di condanna per furto aggravato a causa di un difetto di querela. In seguito all’entrata in vigore del d.lgs. 150/2022 (Riforma Cartabia), il reato è diventato procedibile solo su querela di parte. Poiché la querela mancava agli atti, l’azione penale è stata dichiarata improcedibile, travolgendo le precedenti decisioni di merito.

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Pubblicato il 12 novembre 2025 in Diritto Penale, Giurisprudenza Penale, Procedura Penale

Difetto di querela: la Cassazione annulla una condanna per furto aggravato

Una recente sentenza della Corte di Cassazione ha ribadito un principio fondamentale del diritto processuale penale, evidenziando le conseguenze di un difetto di querela a seguito delle recenti riforme legislative. Con la sentenza del 31 gennaio 2024, la Suprema Corte ha annullato una condanna per furto aggravato, poiché l’azione penale non poteva essere proseguita senza una querela di parte, divenuta necessaria dopo la Riforma Cartabia.

I Fatti del Caso

Due persone erano state condannate in primo grado dal Tribunale di Marsala per il reato di furto aggravato. La loro responsabilità penale era stata successivamente confermata dalla Corte di Appello di Palermo. Gli imputati, non rassegnati alla decisione, proponevano ricorso per Cassazione, affidandosi a diversi motivi. Tra questi, spiccava un’eccezione di natura procedurale destinata a rivelarsi decisiva per le sorti del processo.

La Decisione della Corte e l’impatto della Riforma Cartabia

Il punto centrale del ricorso, accolto dalla Suprema Corte, riguardava l’estensione del regime di procedibilità a querela al reato di furto aggravato. Gli avvocati degli imputati hanno correttamente eccepito che, per effetto del decreto legislativo n. 150/2022 (la cosiddetta Riforma Cartabia), la tipologia di furto loro contestata era diventata perseguibile solo a condizione che la persona offesa sporgesse una formale querela.

La Corte di Cassazione, esaminando gli atti, ha constatato che tale querela non era mai stata presentata. Di conseguenza, mancava una condizione essenziale per poter avviare e proseguire l’azione penale. Il difetto di querela, quindi, rappresentava un ostacolo insormontabile per la prosecuzione del giudizio.

Le Motivazioni della Sentenza

Le motivazioni della Corte sono state lineari e si fondano su un principio cardine del nostro ordinamento. La legge ha stabilito una nuova condizione di procedibilità per il reato contestato. Tale modifica, avendo carattere più favorevole per l’imputato, deve trovare applicazione anche nei processi in corso. Poiché la querela è un atto che manifesta la volontà della vittima di perseguire penalmente l’autore del reato, la sua assenza rende l’azione penale improcedibile.

La Suprema Corte ha quindi stabilito che, in assenza di querela, la sentenza di condanna doveva essere annullata senza rinvio. Questa formula significa che la decisione è definitiva: il processo si chiude qui e non ci sarà un nuovo giudizio d’appello. Il motivo non risiede nell’innocenza degli imputati, ma in un vizio procedurale originario che impedisce allo Stato di procedere con l’azione penale.

Le Conclusioni

Questa pronuncia sottolinea l’importanza cruciale delle condizioni di procedibilità nel processo penale. Dimostra come le riforme legislative possano avere un impatto immediato e dirompente sui procedimenti pendenti. La sentenza funge da monito per tutti gli operatori del diritto, i quali devono verificare con la massima attenzione la sussistenza di tutti i presupposti processuali, specialmente alla luce di interventi normativi come la Riforma Cartabia. Per i cittadini, questo caso evidenzia come un aspetto tecnico-procedurale, quale il difetto di querela, possa determinare l’esito di un intero processo, annullando una condanna già pronunciata nei gradi di merito.

Cosa succede se un reato diventa procedibile a querela mentre il processo è in corso?
Se la legge introduce la procedibilità a querela per un reato e il processo è già iniziato senza che la querela sia mai stata presentata, l’azione penale diventa improcedibile. Come stabilito in questa sentenza, la mancanza della querela deve essere rilevata e porta all’annullamento della condanna.

Perché la condanna per furto aggravato è stata annullata?
La condanna è stata annullata perché il d.lgs. 150/2022 (Riforma Cartabia) ha reso il reato di furto aggravato, nella forma contestata, procedibile solo su querela della persona offesa. Poiché nel caso specifico la querela non era presente agli atti, la Corte di Cassazione ha dichiarato l’improcedibilità dell’azione penale.

Che significa ‘annullata senza rinvio per difetto di querela’?
Significa che la Corte di Cassazione ha cancellato la sentenza di condanna in via definitiva, senza che il processo debba tornare a un giudice di grado inferiore. La ragione è che la mancanza della querela è un vizio insanabile che impedisce fin dall’origine la prosecuzione del procedimento penale.

La selezione delle sentenze e la raccolta delle massime di giurisprudenza è a cura di Carmine Paul Alexander TEDESCO, Avvocato a Milano, Pesaro e Benevento.

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