Difetto di querela: la Cassazione annulla una condanna per furto aggravato
Una recente sentenza della Corte di Cassazione ha ribadito un principio fondamentale del diritto processuale penale, evidenziando le conseguenze di un difetto di querela a seguito delle recenti riforme legislative. Con la sentenza del 31 gennaio 2024, la Suprema Corte ha annullato una condanna per furto aggravato, poiché l’azione penale non poteva essere proseguita senza una querela di parte, divenuta necessaria dopo la Riforma Cartabia.
I Fatti del Caso
Due persone erano state condannate in primo grado dal Tribunale di Marsala per il reato di furto aggravato. La loro responsabilità penale era stata successivamente confermata dalla Corte di Appello di Palermo. Gli imputati, non rassegnati alla decisione, proponevano ricorso per Cassazione, affidandosi a diversi motivi. Tra questi, spiccava un’eccezione di natura procedurale destinata a rivelarsi decisiva per le sorti del processo.
La Decisione della Corte e l’impatto della Riforma Cartabia
Il punto centrale del ricorso, accolto dalla Suprema Corte, riguardava l’estensione del regime di procedibilità a querela al reato di furto aggravato. Gli avvocati degli imputati hanno correttamente eccepito che, per effetto del decreto legislativo n. 150/2022 (la cosiddetta Riforma Cartabia), la tipologia di furto loro contestata era diventata perseguibile solo a condizione che la persona offesa sporgesse una formale querela.
La Corte di Cassazione, esaminando gli atti, ha constatato che tale querela non era mai stata presentata. Di conseguenza, mancava una condizione essenziale per poter avviare e proseguire l’azione penale. Il difetto di querela, quindi, rappresentava un ostacolo insormontabile per la prosecuzione del giudizio.
Le Motivazioni della Sentenza
Le motivazioni della Corte sono state lineari e si fondano su un principio cardine del nostro ordinamento. La legge ha stabilito una nuova condizione di procedibilità per il reato contestato. Tale modifica, avendo carattere più favorevole per l’imputato, deve trovare applicazione anche nei processi in corso. Poiché la querela è un atto che manifesta la volontà della vittima di perseguire penalmente l’autore del reato, la sua assenza rende l’azione penale improcedibile.
La Suprema Corte ha quindi stabilito che, in assenza di querela, la sentenza di condanna doveva essere annullata senza rinvio. Questa formula significa che la decisione è definitiva: il processo si chiude qui e non ci sarà un nuovo giudizio d’appello. Il motivo non risiede nell’innocenza degli imputati, ma in un vizio procedurale originario che impedisce allo Stato di procedere con l’azione penale.
Le Conclusioni
Questa pronuncia sottolinea l’importanza cruciale delle condizioni di procedibilità nel processo penale. Dimostra come le riforme legislative possano avere un impatto immediato e dirompente sui procedimenti pendenti. La sentenza funge da monito per tutti gli operatori del diritto, i quali devono verificare con la massima attenzione la sussistenza di tutti i presupposti processuali, specialmente alla luce di interventi normativi come la Riforma Cartabia. Per i cittadini, questo caso evidenzia come un aspetto tecnico-procedurale, quale il difetto di querela, possa determinare l’esito di un intero processo, annullando una condanna già pronunciata nei gradi di merito.
Cosa succede se un reato diventa procedibile a querela mentre il processo è in corso?
Se la legge introduce la procedibilità a querela per un reato e il processo è già iniziato senza che la querela sia mai stata presentata, l’azione penale diventa improcedibile. Come stabilito in questa sentenza, la mancanza della querela deve essere rilevata e porta all’annullamento della condanna.
Perché la condanna per furto aggravato è stata annullata?
La condanna è stata annullata perché il d.lgs. 150/2022 (Riforma Cartabia) ha reso il reato di furto aggravato, nella forma contestata, procedibile solo su querela della persona offesa. Poiché nel caso specifico la querela non era presente agli atti, la Corte di Cassazione ha dichiarato l’improcedibilità dell’azione penale.
Che significa ‘annullata senza rinvio per difetto di querela’?
Significa che la Corte di Cassazione ha cancellato la sentenza di condanna in via definitiva, senza che il processo debba tornare a un giudice di grado inferiore. La ragione è che la mancanza della querela è un vizio insanabile che impedisce fin dall’origine la prosecuzione del procedimento penale.
Testo del provvedimento
Sentenza di Cassazione Penale Sez. 7 Num. 14210 Anno 2024
Penale Sent. Sez. 7 Num. 14210 Anno 2024
Presidente: NOME COGNOME
Relatore: COGNOME NOME
Data Udienza: 31/01/2024
SENTENZA
sui ricorsi proposti da: COGNOME NOME NOME a MAZARA DEL VALLO il DATA_NASCITA
COGNOME NOME NOME a MAZARA DEL VALLO il DATA_NASCITA
avverso la sentenza del 17/11/2022 della CORTE APPELLO di PALERMO
dato avviso alle parti;
udita la relazione svolta dal Consigliere NOME COGNOME;
RITENUTO IN FATTO E CONSIDERATO IN DIRITTO
che con la sentenza indicata in epigrafe la Corte di appello di Palermo ha confermato la sentenza del Tribunale di Marsala del 23 novembre 2020 che, all’esito del giudizio abbreviato, aveva affermato la penale responsabilità di NOME COGNOME e NOME COGNOME per il reato di furto aggravato e, esclusa la contestata recidiva, li aveva condannati alla pena di giustizia;
che il primo motivo dei ricorsi degli imputati, con cui eccepiscono l’estensione del regime di procedibilità a querela al reato di furto in contestazione ad opera del d.lgs. 150/2022, risulta fondato in quanto il reato di furto aggravato è divenuto procedibile a querela di parte, a seguito dell’entrata in vigore del d.lgs. n. 150 del 2022, e deve rilevarsi la mancanza della querela in atti;
che, pertanto, la sentenza impugnata deve essere annullata senza rinvio perché l’azione penale non può essere proseguita per difetto di querela;
P.Q.M.
Annulla senza rinvio la sentenza impugnata perché il reato è improcedibile per difetto di querela.
Così deciso il 31/01/2024.