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Difetto di querela: Cassazione annulla condanna

La Corte di Cassazione ha annullato senza rinvio una sentenza di condanna della Corte d’Appello di Napoli per un difetto di querela. A seguito della riforma introdotta dal D.Lgs. 150/2022, i reati contestati sono diventati procedibili solo a querela di parte. Poiché le persone offese avevano presentato mere denunce e non formali querele, l’azione penale non poteva essere proseguita, rendendo la sentenza invalida.

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Pubblicato il 29 settembre 2025 in Diritto Penale, Giurisprudenza Penale, Procedura Penale

Difetto di Querela: Quando un Procedimento Penale Deve Essere Interrotto

Una recente sentenza della Corte di Cassazione ha riaffermato un principio fondamentale della procedura penale: l’importanza della querela come condizione di procedibilità. Il caso in esame dimostra come una modifica legislativa possa incidere retroattivamente sui processi in corso, portando all’annullamento di una condanna per un vizio insanabile, ovvero il difetto di querela. Questa decisione sottolinea la distinzione cruciale tra una semplice denuncia e l’atto formale con cui la vittima chiede espressamente la punizione del colpevole.

Il Contesto del Ricorso in Cassazione

La vicenda giudiziaria trae origine da un ricorso presentato avverso una sentenza della Corte d’Appello di Napoli. L’imputato, condannato in secondo grado, si è rivolto alla Suprema Corte per contestare la validità del procedimento a suo carico. L’argomento centrale, che si rivelerà decisivo, riguarda un aspetto puramente procedurale, ma dalle conseguenze sostanziali.

La Novità Legislativa e le sue Conseguenze

Il fulcro della questione risiede nell’entrata in vigore del Decreto Legislativo n. 150 del 2022, noto come parte della ‘Riforma Cartabia’. Tale decreto ha modificato l’articolo 582 del codice penale, trasformando la procedibilità di alcuni reati da d’ufficio a ‘a querela di parte’. Questo significa che, per tali reati, lo Stato non può più agire autonomamente, ma necessita di un impulso specifico da parte della persona offesa.

La Decisione della Cassazione e il Difetto di Querela

La Corte di Cassazione, esaminando il caso, ha accolto il ricorso, procedendo all’annullamento senza rinvio della sentenza impugnata. La decisione si fonda su una constatazione chiara e inequivocabile: l’azione penale non avrebbe potuto essere proseguita.

Le Motivazioni

I giudici di legittimità hanno rilevato che, a seguito della novella legislativa, i reati contestati all’imputato erano divenuti procedibili solo a querela. Nel caso di specie, gli atti presentati dalle persone offese erano stati qualificati come ‘mere denunce’. Una denuncia si limita a portare a conoscenza dell’autorità un fatto che potrebbe costituire reato, senza necessariamente contenere la manifestazione di volontà di perseguire penalmente l’autore. La querela, invece, è proprio quella dichiarazione di volontà che funge da condizione essenziale per procedere.

Poiché mancava questo requisito fondamentale, il procedimento era viziato fin dall’origine. La Corte ha quindi concluso che l’azione penale era improcedibile per difetto di querela, un vizio che non consente alcuna alternativa se non la chiusura definitiva del processo con l’annullamento della condanna.

Le Conclusioni

Questa sentenza è un importante monito sull’impatto delle riforme procedurali e sulla necessità di una corretta qualificazione degli atti di impulso processuale. Sottolinea come la volontà della persona offesa, espressa nelle forme previste dalla legge, sia un elemento cardine del sistema penale per un’ampia categoria di reati. La decisione ribadisce che, in assenza di una valida querela, il sistema giudiziario non ha il potere di procedere, garantendo così che la risposta sanzionatoria dello Stato sia attivata solo quando la vittima lo ritenga opportuno, in linea con lo spirito delle recenti riforme.

Perché la sentenza di condanna è stata annullata dalla Cassazione?
La sentenza è stata annullata perché l’azione penale non poteva essere proseguita per ‘difetto di querela’. I reati contestati, a seguito del D.Lgs. 150/2022, richiedono una formale querela della vittima per essere perseguiti, e nel caso specifico erano state presentate solo delle mere denunce.

Quale legge ha modificato i requisiti di procedibilità per i reati in questione?
I requisiti sono stati modificati dall’articolo 2, comma 1, del Decreto Legislativo n. 150 del 2022, che ha novellato l’articolo 582 del codice penale.

Cosa significa ‘annullamento senza rinvio’ in questo contesto?
Significa che la Corte di Cassazione ha annullato la decisione precedente in modo definitivo, senza rimandare il caso a un altro giudice per un nuovo processo. La vicenda giudiziaria si è conclusa con questa sentenza a causa di un vizio procedurale insanabile.

La selezione delle sentenze e la raccolta delle massime di giurisprudenza è a cura di Carmine Paul Alexander TEDESCO, Avvocato a Milano, Pesaro e Benevento.

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