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Demolizione abusiva: no sanatoria senza antisismica

La Corte di Cassazione conferma un ordine di demolizione abusiva per un edificio costruito senza alcun permesso in zona sismica. Viene respinta la richiesta di sostituire la demolizione con una sanzione pecuniaria (fiscalizzazione), poiché tale opzione è valida solo per difformità parziali e non per opere totalmente prive di titolo. La Corte chiarisce inoltre che la sanatoria è impossibile senza la preventiva autorizzazione sismica, requisito fondamentale per il principio della ‘doppia conformità’.

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Pubblicato il 13 novembre 2025 in Diritto Penale, Giurisprudenza Penale, Procedura Penale

Demolizione abusiva: la sanatoria è impossibile senza autorizzazione sismica

La Corte di Cassazione, con la sentenza n. 14645/2024, ha ribadito un principio cruciale in materia di abusi edilizi: la demolizione abusiva di un immobile costruito senza alcun permesso non può essere evitata, soprattutto se l’edificio si trova in zona sismica e manca della necessaria autorizzazione preventiva. Questa decisione chiarisce i limiti della cosiddetta ‘fiscalizzazione’ e dell’istituto della sanatoria, sottolineando l’impossibilità di regolarizzare a posteriori opere che nascono strutturalmente illegittime.

I Fatti del Caso

La vicenda riguarda i proprietari di un immobile che avevano ricevuto un ordine di demolizione dal Tribunale. Essi avevano demolito un edificio preesistente di due piani per costruirne uno nuovo, di tre piani, senza alcun titolo abilitativo. L’intervento era stato realizzato in una zona classificata come sismica, con una struttura portante in cemento armato.
I ricorrenti si sono opposti alla demolizione sostenendo due principali argomentazioni:
1. L’impossibilità tecnica di demolire l’opera senza danneggiare le parti legittime e gli edifici adiacenti, chiedendo di applicare la ‘fiscalizzazione’, ovvero la sostituzione della demolizione con una sanzione pecuniaria.
2. La pendenza di una procedura di sanatoria presso il Comune, che a loro avviso avrebbe dovuto sospendere l’esecuzione dell’ordine di demolizione.

La Procedura di ‘Fiscalizzazione’ e la gestione della demolizione abusiva

Uno dei punti centrali del ricorso era la richiesta di applicare l’articolo 34 del Testo Unico dell’Edilizia (D.P.R. 380/2001), che prevede la ‘fiscalizzazione dell’illecito edilizio’. Questa norma consente, in caso di interventi eseguiti in parziale difformità dal permesso di costruire, di evitare la demolizione pagando una sanzione, qualora la demolizione possa arrecare danno alla parte costruita in conformità.

Tuttavia, la Corte di Cassazione ha chiarito che questo meccanismo è inapplicabile al caso di specie. La ‘fiscalizzazione’ è riservata esclusivamente alle ipotesi di difformità parziale, ovvero quando esiste un titolo edilizio valido ma i lavori realizzati se ne discostano in parte. Nel caso in esame, invece, l’opera era stata realizzata sine titulo, cioè in totale assenza di qualsiasi permesso. Si trattava di una nuova costruzione integralmente abusiva, non di una semplice variazione rispetto a un progetto approvato.

L’istanza di Sanatoria e l’Ordine del Giudice

I ricorrenti avevano inoltre presentato un’istanza di sanatoria ai sensi della legge regionale siciliana. Secondo la giurisprudenza consolidata, la semplice presentazione di tale istanza non comporta la sospensione automatica dell’ordine di demolizione. Il giudice dell’esecuzione ha il compito di valutare la fondatezza della richiesta, i tempi di conclusione del procedimento amministrativo e le probabilità di un esito positivo. In questo caso, il giudice aveva già valutato sfavorevolmente la possibilità di sanare l’opera, ritenendo la richiesta infondata.

Demolizione abusiva: le motivazioni della Corte

La Corte di Cassazione ha dichiarato i ricorsi inammissibili, confermando la decisione del giudice dell’esecuzione. Le motivazioni si fondano su argomenti netti e rigorosi.

In primo luogo, la Corte ha ribadito che la procedura di fiscalizzazione non si applica agli abusi realizzati in assenza totale di titolo edilizio. La demolizione rimane la sanzione principale per gli abusi edilizi più gravi, come la costruzione di un intero edificio senza permesso.

In secondo luogo, e questo è il punto più rilevante, la Corte ha definito l’opera ‘assolutamente insanabile’. Il motivo risiede nella violazione della normativa antisismica. Per ottenere una sanatoria, è necessario rispettare il principio della ‘doppia conformità’: l’edificio deve essere conforme alla normativa urbanistica ed edilizia sia al momento della sua costruzione, sia al momento della presentazione della domanda. La giurisprudenza ha costantemente affermato che l’autorizzazione sismica è un atto preventivo che non può essere rilasciato a posteriori. Poiché l’edificio era stato costruito in zona sismica senza la preventiva autorizzazione, non rispettava la normativa vigente al momento della sua realizzazione. Questo vizio originario rende l’opera insanabile a priori, indipendentemente da ogni altra valutazione.

Di conseguenza, anche le perizie tecniche presentate dai ricorrenti, che evidenziavano i rischi di un’eventuale demolizione per gli immobili vicini, sono state ritenute irrilevanti. Se l’opera è legalmente insanabile, le difficoltà tecniche della sua rimozione non possono giustificarne il mantenimento.

Conclusioni

La sentenza rafforza un orientamento rigoroso contro l’abusivismo edilizio, specialmente in aree vulnerabili come quelle sismiche. La decisione sottolinea che non esistono scorciatoie per sanare opere nate in violazione di norme fondamentali per la sicurezza pubblica. La mancanza della preventiva autorizzazione sismica costituisce un vizio insanabile che preclude qualsiasi possibilità di regolarizzazione postuma. La demolizione abusiva si conferma quindi come l’esito inevitabile per chi costruisce senza rispettare le regole, a tutela del territorio e della sicurezza collettiva.

È possibile sostituire una demolizione abusiva con una multa?
No, la sostituzione della demolizione con una sanzione pecuniaria (fiscalizzazione) è prevista solo per gli interventi realizzati in parziale difformità da un permesso di costruire esistente. Non si applica alle opere costruite in totale assenza di titolo edilizio, per le quali la demolizione è la regola.

La richiesta di sanatoria blocca sempre l’ordine di demolizione abusiva?
No, la presentazione di un’istanza di sanatoria non sospende automaticamente l’ordine di demolizione. Il giudice deve valutare la probabilità che la sanatoria venga concessa e i tempi del procedimento. Se la sanatoria appare improbabile o impossibile, come nel caso di specie, l’ordine di demolizione resta esecutivo.

Si può ottenere la sanatoria per un edificio costruito senza autorizzazione sismica?
No. Secondo la Corte di Cassazione, l’autorizzazione sismica deve essere ottenuta prima dell’inizio dei lavori e non può essere rilasciata a posteriori. Un edificio costruito in zona sismica senza tale autorizzazione preventiva è considerato ‘insanabile’ perché viola il principio della ‘doppia conformità’, rendendo impossibile la regolarizzazione.

La selezione delle sentenze e la raccolta delle massime di giurisprudenza è a cura di Carmine Paul Alexander TEDESCO, Avvocato a Milano, Pesaro e Benevento.

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