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Dati Sentenza Penale: Cassazione n. 36547/2025

Il documento analizzato contiene esclusivamente i dati di intestazione di una sentenza penale della Corte di Cassazione (Sez. 1, n. 36547, anno 2025). Vengono indicati il Presidente del collegio, il Relatore e la data dell’udienza. Poiché il testo integrale della motivazione non è disponibile, non è possibile esaminare i fatti del caso né la decisione finale. L’analisi si concentra sul significato dei dati procedurali presenti.

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Pubblicato il 23 novembre 2025 in Diritto Penale, Giurisprudenza Penale, Procedura Penale

Dati della Sentenza Penale n. 36547/2025: Cosa Sappiamo?

Recentemente è stata pubblicata l’intestazione di una sentenza penale della Corte di Cassazione, la n. 36547 del 2025. Sebbene il testo completo del provvedimento non sia disponibile, l’analisi dei dati di copertina ci offre spunti importanti sul funzionamento della giustizia al suo più alto livello. In questo articolo, esamineremo le informazioni fornite e il loro significato nel contesto processuale.

L’Analisi dei Dati Identificativi

Il documento in esame, pur essendo scarno, contiene informazioni cruciali che incardinano il provvedimento nel sistema giudiziario. Vediamo nel dettaglio cosa significa ciascun elemento:

* Penale Sent. Sez. 1: Indica che si tratta di una sentenza emessa dalla Prima Sezione Penale della Corte di Cassazione, uno dei collegi specializzati che si occupano di specifici rami del diritto penale.
* Num. 36547 Anno 2025: È il numero progressivo univoco assegnato alla sentenza nell’anno 2025. Questo codice è fondamentale per identificare e reperire il provvedimento in futuro.
* Presidente e Relatore: Questi ruoli sono centrali in un organo collegiale come la Cassazione. Il Presidente dirige l’udienza e la camera di consiglio, mentre il Relatore è il giudice che ha studiato in modo approfondito il caso e che redige la bozza della motivazione.
* Data Udienza: 18/09/2025: È il giorno in cui la causa è stata discussa pubblicamente o in camera di consiglio davanti al collegio giudicante.

Il Ruolo della Corte di Cassazione in una Sentenza Penale

È importante ricordare che la Corte di Cassazione non è un terzo grado di giudizio sul fatto, ma un giudice di legittimità. Il suo compito non è rivalutare le prove o ricostruire l’accaduto, bensì verificare che i giudici dei gradi precedenti (Tribunale e Corte d’Appello) abbiano applicato correttamente la legge e abbiano motivato la loro decisione in modo logico e coerente. La pubblicazione di una sentenza penale della Cassazione rappresenta quindi il punto finale del percorso giudiziario ordinario.

Le Motivazioni

Senza disporre del testo integrale del provvedimento, è impossibile analizzare le motivazioni che hanno portato il collegio alla decisione. La motivazione è il cuore di ogni sentenza, la parte in cui i giudici spiegano il ragionamento logico-giuridico che sta alla base del loro verdetto. È attraverso la lettura delle motivazioni che si possono comprendere i principi di diritto affermati dalla Corte e le loro implicazioni pratiche per casi futuri.

Le Conclusioni

In conclusione, i dati di intestazione della sentenza n. 36547/2025 ci forniscono una fotografia puramente procedurale. Ci informano sull’organo giudicante, sulla data e sull’identificativo del provvedimento, ma non ci dicono nulla sul merito della questione. L’analisi di un caso giurisprudenziale richiede inderogabilmente lo studio completo del testo della sentenza, unico strumento per comprendere appieno la portata e le ragioni della decisione della Suprema Corte.

Cosa si può dedurre dai dati di copertina di una sentenza?
Dai dati di copertina si possono dedurre informazioni di natura procedurale, come l’autorità giudiziaria che ha emesso il provvedimento (in questo caso, la Prima Sezione Penale della Corte di Cassazione), il numero identificativo, l’anno, i nomi dei giudici con ruoli chiave (Presidente e Relatore) e la data dell’udienza.

Qual è la differenza tra Presidente e Relatore in un collegio giudicante?
Il Presidente presiede e dirige i lavori del collegio giudicante sia durante l’udienza che in camera di consiglio. Il Relatore è il giudice a cui è stato specificamente affidato lo studio del caso e che si occupa di redigere la bozza della motivazione della sentenza da sottoporre agli altri membri del collegio.

Perché è fondamentale avere il testo integrale di una sentenza per poterla comprendere?
Il testo integrale è fondamentale perché contiene la motivazione, ovvero la spiegazione dettagliata del percorso logico e giuridico seguito dai giudici per arrivare alla decisione. Senza la motivazione, si conosce solo il risultato finale (il ‘dispositivo’) ma non le ragioni di diritto che lo sostengono, rendendo impossibile una piena comprensione del caso e dei principi affermati.

La selezione delle sentenze e la raccolta delle massime di giurisprudenza è a cura di Carmine Paul Alexander TEDESCO, Avvocato a Milano, Pesaro e Benevento.

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