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Danno speciale tenuità: quando non si applica al furto

Un soggetto, condannato per il furto di batterie da una stazione di telecomunicazione, ha presentato ricorso sostenendo che il danno fosse di speciale tenuità. La Corte di Cassazione ha dichiarato il ricorso inammissibile, confermando che per valutare il danno di speciale tenuità non basta considerare il solo valore economico dei beni sottratti, ma occorre valutare anche gli ulteriori effetti pregiudizievoli per la vittima. Nel caso specifico, il numero, il valore e la funzione delle batterie escludevano la possibilità di considerare il danno come irrisorio.

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Pubblicato il 28 novembre 2025 in Diritto Penale, Giurisprudenza Penale, Procedura Penale

Danno di Speciale Tenuità: la Cassazione chiarisce i criteri

L’applicazione della circostanza attenuante del danno di speciale tenuità nel reato di furto è spesso oggetto di dibattito nelle aule di giustizia. Una recente ordinanza della Corte di Cassazione (n. 23800/2024) offre importanti chiarimenti sui criteri da adottare, sottolineando come la valutazione non possa limitarsi al mero valore economico della merce sottratta, ma debba estendersi all’impatto complessivo sulla vittima del reato. Analizziamo insieme questa decisione.

I Fatti del Processo

Il caso ha origine dalla condanna di un individuo per il reato di furto aggravato. L’imputato era stato riconosciuto colpevole di aver sottratto, in concorso, alcune componenti elettriche – nello specifico delle batterie industriali – da una stazione di telecomunicazione radiomobile. La condanna, pronunciata in primo grado dal Tribunale e confermata dalla Corte d’Appello, è stata impugnata dinanzi alla Corte di Cassazione.

Il Ricorso per Cassazione e il Danno di Speciale Tenuità

Il difensore dell’imputato ha basato il ricorso su un unico motivo: la violazione di legge e il vizio di motivazione in relazione al mancato riconoscimento della circostanza attenuante del danno di speciale tenuità, prevista dall’articolo 62, n. 4 del codice penale. Secondo la difesa, il pregiudizio economico causato dal furto era così esiguo da giustificare una riduzione della pena.

L’Analisi della Corte di Cassazione

La Suprema Corte ha dichiarato il ricorso inammissibile, ritenendo la decisione dei giudici di merito del tutto logica e coerente con i principi di diritto consolidati. La Corte ha ribadito che la concessione dell’attenuante del danno di speciale tenuità richiede che il pregiudizio causato alla persona offesa sia “lievissimo”, ovvero di valore economico “pressoché irrisorio”.

Le Motivazioni

La Corte ha specificato due principi fondamentali per questa valutazione:
1. Valutazione Complessiva del Danno: Non si deve guardare solo al valore intrinseco della cosa sottratta. È necessario considerare anche tutti gli “ulteriori effetti pregiudizievoli” che la vittima ha subito a causa della sottrazione. Questo significa che anche un bene di basso valore di mercato potrebbe causare un danno significativo se la sua assenza provoca disservizi o costi aggiuntivi. Nel caso specifico, il numero, il valore e la destinazione d’uso delle batterie sono stati elementi decisivi per escludere la tenuità del danno.
2. Momento della Valutazione: L’entità del danno deve essere valutata al momento della consumazione del reato. Eventi successivi, come un eventuale ritrovamento della merce o un risarcimento, non possono trasformare un danno originariamente significativo in uno di speciale tenuità.

I giudici di legittimità hanno concluso che la motivazione della Corte d’Appello era adeguata e non presentava illogicità o contraddizioni, precludendo così un ulteriore sindacato sulla questione.

Le Conclusioni

L’ordinanza conferma un orientamento rigoroso: per ottenere l’attenuante del danno di speciale tenuità, non è sufficiente dimostrare che il valore della refurtiva sia basso. È indispensabile che l’impatto complessivo del reato sulla vittima sia quasi nullo. La decisione finale ha quindi comportato la dichiarazione di inammissibilità del ricorso e la condanna del ricorrente al pagamento delle spese processuali e di una somma in favore della Cassa delle ammende.

Quando si applica l’attenuante del danno di speciale tenuità?
Si applica solo quando il pregiudizio economico e patrimoniale causato alla vittima è lievissimo, ossia di valore economico pressoché irrisorio.

Cosa si considera per valutare la speciale tenuità del danno?
Oltre al valore intrinseco del bene sottratto, si devono considerare anche tutti gli ulteriori effetti pregiudizievoli che la vittima ha subito in conseguenza del reato. La capacità economica della vittima di sopportare il danno è invece irrilevante.

In quale momento va valutata l’entità del danno ai fini di questa attenuante?
L’entità del danno deve essere valutata nel momento in cui il reato si è consumato. Eventi successivi non possono rendere di speciale tenuità un danno che non lo era in origine.

La selezione delle sentenze e la raccolta delle massime di giurisprudenza è a cura di Carmine Paul Alexander TEDESCO, Avvocato a Milano, Pesaro e Benevento.

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