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Contrabbando tabacco: depenalizzazione sotto i 15 kg

La Corte di Cassazione ha annullato una condanna per contrabbando tabacco. L’imputato era stato condannato per la detenzione di 11 kg di tabacco lavorato estero. Tuttavia, a seguito del D.Lgs. 141/2024, la detenzione di quantitativi inferiori a 15 kg non è più considerata reato, ma illecito amministrativo. La Corte ha quindi annullato la sentenza perché il fatto non è più previsto dalla legge come reato.

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Pubblicato il 13 settembre 2025 in Diritto Penale, Giurisprudenza Penale, Procedura Penale

Contrabbando Tabacco: La Svolta della Cassazione sulla Depenalizzazione sotto i 15kg

Una recente sentenza della Corte di Cassazione ha segnato un punto di svolta fondamentale nella gestione del contrabbando tabacco di lieve entità. A seguito di una significativa riforma legislativa, la detenzione di quantitativi inferiori a 15 chilogrammi non costituisce più reato, ma un illecito amministrativo. Analizziamo questa importante decisione e le sue conseguenze.

I Fatti del Caso

Il caso esaminato dalla Suprema Corte riguardava un ricorso presentato da un individuo condannato dalla Corte d’Appello per la detenzione di 11 chilogrammi di tabacco lavorato estero di contrabbando. Il ricorso iniziale si concentrava su questioni tecniche relative al bilanciamento tra circostanze attenuanti e la recidiva contestata. Tuttavia, il destino del processo è stato completamente stravolto da un intervento normativo successivo.

La Riforma Legislativa sul Contrabbando Tabacco

Il punto cruciale della vicenda è l’entrata in vigore del Decreto Legislativo n. 141 del 26 settembre 2024, che ha riscritto le regole in materia. In particolare, l’articolo 84 del decreto ha sostituito il precedente articolo 291-bis del Testo Unico, stabilendo una nuova soglia di rilevanza penale.

La Nuova Soglia dei 15 Chilogrammi

Secondo la nuova normativa:

* Sopra i 15 kg: La condotta di introdurre, vendere, acquistare o detenere tabacco di contrabbando rimane un reato, punito con la reclusione da due a cinque anni.
* Fino a 15 kg: Se il quantitativo è pari o inferiore a 15 chilogrammi e non sussistono specifiche circostanze aggravanti (indicate nell’art. 85), il fatto non è più reato. Viene invece punito con una sanzione amministrativa pecuniaria di 5 euro per ogni grammo, con un importo minimo di 5.000 euro.

Questa modifica legislativa ha operato una vera e propria depenalizzazione per i casi di contrabbando di minore entità.

Le Motivazioni della Corte di Cassazione

Alla luce di questa innovazione normativa, la Corte di Cassazione ha dovuto riconsiderare l’intera vicenda. I giudici hanno osservato che il fatto contestato all’imputato – la detenzione di 11 kg di tabacco – rientra pienamente nella nuova fattispecie depenalizzata. Essendo il quantitativo inferiore alla soglia dei 15 kg, la condotta ha perso la sua rilevanza penale.

Il principio applicato è quello del favor rei (o della retroattività della legge più favorevole), secondo cui nessuno può essere punito per un fatto che, secondo una legge posteriore, non costituisce più reato. Di conseguenza, la Corte non ha potuto fare altro che prendere atto della mutata situazione giuridica.

Le Conclusioni

La decisione della Cassazione è stata netta e definitiva: l’annullamento senza rinvio della sentenza impugnata. Questo significa che la condanna è stata cancellata in via definitiva, poiché il fatto per cui era stata emessa non è più previsto dalla legge come reato. Questa sentenza chiarisce l’immediata applicabilità della riforma del 2024, con un impatto significativo su tutti i procedimenti pendenti e futuri per il contrabbando tabacco di quantitativi inferiori ai 15 kg, che ora verranno trattati come illeciti amministrativi, salvo la presenza di specifiche aggravanti.

A partire dalla riforma del 2024, quando la detenzione di tabacco di contrabbando è considerata reato?
La detenzione di tabacco lavorato di contrabbando è considerata reato solo quando il quantitativo è superiore a 15 chilogrammi convenzionali.

Cosa succede se una persona viene trovata in possesso di un quantitativo di tabacco di contrabbando inferiore a 15 kg?
Se il quantitativo è pari o inferiore a 15 kg e non ricorrono le circostanze aggravanti previste dall’art. 85 del D.Lgs. 141/2024, la condotta non è più un reato ma un illecito amministrativo, punito con una sanzione pecuniaria.

Perché la Corte di Cassazione ha annullato la sentenza senza un nuovo processo?
La Corte ha annullato la sentenza senza rinvio perché, a seguito della nuova legge, il fatto per cui l’imputato era stato condannato (detenere 11 kg di tabacco) non è più previsto dalla legge come reato. Non essendoci più un reato da giudicare, il processo si è concluso definitivamente.

La selezione delle sentenze e la raccolta delle massime di giurisprudenza è a cura di Carmine Paul Alexander TEDESCO, Avvocato a Milano, Pesaro e Benevento.

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