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Contrabbando aereo: reato permanente e nuova legge

La Corte di Cassazione conferma che il contrabbando aereo per mancato pagamento dell’IVA all’importazione è un reato permanente. Di conseguenza, si applica la legge più severa entrata in vigore durante la commissione del reato, anche se la condotta era iniziata sotto una normativa più favorevole. La sentenza chiarisce che il reato si consuma non al momento dell’importazione, ma perdura fino alla regolarizzazione della posizione fiscale del bene.

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Pubblicato il 18 settembre 2025 in Diritto Penale, Giurisprudenza Penale, Procedura Penale

Contrabbando aereo: reato permanente e applicazione della legge più severa

La Corte di Cassazione, con la sentenza n. 9420 del 2025, affronta un caso di contrabbando aereo, offrendo chiarimenti cruciali sulla natura del reato e sull’applicazione delle leggi penali nel tempo. La decisione conferma che l’omesso versamento dell’IVA all’importazione su un velivolo costituisce un reato permanente, con importanti conseguenze sulla determinazione della legge applicabile, specialmente in caso di modifiche legislative che inaspriscono le sanzioni.

I Fatti: L’Importazione di un Velivolo Senza Pagare l’IVA

Il caso riguarda il proprietario di un aeromobile privato, immatricolato negli Stati Uniti, che lo ha mantenuto sul territorio italiano oltre il periodo di ammissione temporanea di sei mesi senza versare i dovuti diritti di confine, in particolare l’IVA all’importazione. L’importo evaso è stato calcolato in circa 33.000 euro su un valore imponibile di 150.000 euro.
Le autorità hanno quindi disposto il sequestro preventivo del velivolo. L’indagato ha presentato ricorso, sostenendo due argomenti principali:

1. La condotta era iniziata quando la soglia di punibilità penale era più alta. Una successiva modifica legislativa (D.Lgs. 75/2020) ha abbassato tale soglia a 10.000 euro, rendendo penalmente rilevante un fatto che, al suo inizio, era solo un illecito amministrativo. Secondo la difesa, applicare la nuova legge più severa violerebbe il principio di irretroattività.
2. La valutazione del valore del velivolo, effettuata dalla Guardia di Finanza sulla base di indagini di mercato, era errata e il giudice avrebbe dovuto considerare il prezzo indicato nel contratto di compravendita.

La Questione del Reato Permanente nel Contrabbando Aereo

Il fulcro della decisione della Cassazione risiede nella qualificazione del reato di evasione dell’IVA all’importazione come reato permanente. A differenza di un reato istantaneo, che si consuma e si esaurisce in un unico momento (ad esempio, un furto), il reato permanente si protrae nel tempo.
La Corte chiarisce che l’illecito non si esaurisce nel momento in cui scade il termine per il pagamento dell’imposta. Al contrario, la condotta illegale perdura finché il bene continua a circolare illecitamente nel territorio dello Stato senza che sia stata regolarizzata la sua posizione doganale. La permanenza cessa solo con l’adempimento dell’obbligazione tributaria o con il sequestro del bene.

Questa distinzione è fondamentale per determinare quale legge applicare. Se un reato è permanente, si considera commesso per tutto il tempo in cui dura la condotta. Di conseguenza, se durante questo periodo entra in vigore una nuova legge, anche più sfavorevole, questa si applica legittimamente, poiché la condotta illecita si stava ancora svolgendo sotto la sua vigenza.

La Valutazione del Bene e i Limiti del Ricorso in Cassazione

Per quanto riguarda il secondo motivo di ricorso, la Corte lo dichiara inammissibile. Viene ribadito un principio consolidato: il ricorso per cassazione contro le ordinanze in materia di misure cautelari reali (come il sequestro) è consentito solo per violazione di legge, non per contestare l’apprezzamento dei fatti o la valutazione delle prove operata dal giudice di merito.
Nel caso di specie, il Tribunale del Riesame aveva adeguatamente motivato la sua decisione di ritenere più attendibile la stima della Guardia di Finanza rispetto alla documentazione prodotta dall’indagato, sottolineando che quest’ultima era in lingua straniera senza traduzione e che il prezzo dichiarato avrebbe potuto essere dissimulato per ragioni fiscali. Una motivazione di questo tipo, non essendo né mancante né manifestamente illogica, non può essere censurata in sede di legittimità.

Le Motivazioni della Corte di Cassazione

La Corte Suprema ha respinto il ricorso, ritenendolo manifestamente infondato e inammissibile. Le motivazioni si basano su due pilastri giuridici.

In primo luogo, la Corte ha confermato la natura permanente del reato di contrabbando aereo legato al mancato pagamento dei diritti di confine. Ha stabilito che l’illecito non si consuma istantaneamente al superamento del periodo di ammissione temporanea. La condotta antigiuridica, ovvero la circolazione del bene non nazionalizzato, si protrae nel tempo. Pertanto, la nuova e più severa normativa, entrata in vigore il 30 luglio 2020, si applica pienamente perché il reato era ancora in corso a quella data. Non si tratta di un’applicazione retroattiva, ma dell’applicazione della legge vigente al momento della commissione del fatto, che nel reato permanente coincide con tutto il periodo della sua durata.

In secondo luogo, la Corte ha dichiarato inammissibile la censura relativa alla valutazione economica del velivolo. Ha ribadito che il giudizio di cassazione non può trasformarsi in una terza istanza di merito. La valutazione delle prove e la scelta tra diverse fonti probatorie (come la stima di mercato rispetto a un contratto privato) spetta al giudice del riesame, il cui operato è sindacabile solo per vizi di legittimità, come una motivazione assente o palesemente illogica, ipotesi non riscontrata nel caso in esame.

Conclusioni

La sentenza consolida un orientamento giurisprudenziale di grande rilevanza pratica. Stabilendo la natura permanente del reato di contrabbando, chiarisce che chiunque mantenga sul territorio nazionale un bene importato senza adempiere agli obblighi doganali commette un illecito che si protrae nel tempo, esponendosi all’applicazione di eventuali nuove leggi più severe. Inoltre, la pronuncia riafferma i limiti del sindacato della Corte di Cassazione in materia di misure cautelari reali, sottolineando che le valutazioni di merito, se adeguatamente motivate, non sono appellabili in sede di legittimità. Questa decisione rappresenta un importante monito sulla necessità di una tempestiva regolarizzazione della posizione doganale dei beni importati.

Perché l’evasione dell’IVA all’importazione è un reato permanente?
Perché la condotta illecita non si esaurisce nel momento in cui l’imposta doveva essere pagata, ma continua finché la merce circola illegalmente nel territorio dello Stato senza che sia stata pagata l’imposta dovuta. L’illecito cessa solo con la regolarizzazione o con il sequestro del bene.

Una nuova legge penale più severa può essere applicata a una condotta di contrabbando iniziata prima della sua entrata in vigore?
Sì. Poiché il contrabbando è un reato permanente, la condotta si considera commessa durante tutto il periodo della sua durata. Se una nuova legge più sfavorevole entra in vigore mentre la condotta illecita è ancora in corso, questa nuova legge si applica legittimamente perché il reato si sta ancora commettendo sotto la sua vigenza.

È possibile contestare davanti alla Corte di Cassazione la valutazione economica di un bene sequestrato?
No, non se la contestazione riguarda il merito della valutazione. Il ricorso per cassazione contro misure cautelari reali, come il sequestro, è ammesso solo per violazioni di legge. Non è possibile chiedere alla Corte di rivalutare le prove o di sostituire l’apprezzamento del giudice di merito, a meno che la motivazione di quest’ultimo non sia del tutto assente o manifestamente illogica.

La selezione delle sentenze e la raccolta delle massime di giurisprudenza è a cura di Carmine Paul Alexander TEDESCO, Avvocato a Milano, Pesaro e Benevento.

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