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Continuazione tra reati: la Cassazione chiarisce

La Corte di Cassazione ha dichiarato inammissibile il ricorso di un imputato che chiedeva l’applicazione della continuazione tra reati per due furti. I crimini, commessi a distanza di un anno in città diverse e con complici differenti, sono stati ritenuti privi di un unico disegno criminoso, elemento essenziale per il riconoscimento dell’istituto. La Corte ha invece ravvisato una generica propensione a delinquere.

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Pubblicato il 3 dicembre 2025 in Diritto Penale, Giurisprudenza Penale, Procedura Penale

Continuazione tra Reati: Quando la Distanza Annulla il Legame

L’istituto della continuazione tra reati rappresenta un pilastro del nostro sistema sanzionatorio, volto a mitigare la pena per chi commette più crimini sotto l’impulso di un unico disegno criminoso. Tuttavia, la sua applicazione non è automatica e richiede una rigorosa verifica di specifici presupposti. Una recente ordinanza della Corte di Cassazione (Sez. 7, n. 27029/2024) offre un’importante lezione su quali elementi possono escludere questo beneficio, sottolineando come la distanza temporale e geografica, unita alla diversità dei complici, possa interrompere il nesso di continuità.

I Fatti del Caso

La vicenda riguarda un individuo condannato per due distinti reati di furto. Il primo era stato commesso a Perugia nel 2018, mentre il secondo ad Ancona nel 2019. L’imputato, tramite il suo legale, aveva richiesto al Giudice per le Indagini Preliminari (GIP) del Tribunale di Perugia di applicare l’istituto della continuazione, sostenendo che i due episodi fossero legati da un unico progetto criminale. Il GIP aveva respinto la richiesta, evidenziando elementi di forte discontinuità: i furti erano avvenuti in concorso con soggetti diversi, a notevole distanza di tempo (circa un anno) e di luogo. Questi fattori, secondo il giudice, contrastavano con l’ipotesi di un’ideazione unitaria e originaria, suggerendo piuttosto una generica propensione al delitto.

La decisione della Cassazione sulla continuazione tra reati

Contro l’ordinanza del GIP, l’imputato ha proposto ricorso per Cassazione, lamentando una violazione di legge e una motivazione illogica. A suo dire, il giudice non avrebbe considerato l’omogeneità dei delitti (entrambi furti) e le presunte “analoghe modalità di condotta” commesse in un “arco temporale ravvicinato”.

La Suprema Corte ha dichiarato il ricorso manifestamente infondato e, di conseguenza, inammissibile. I giudici hanno confermato la correttezza del ragionamento del GIP, ritenendolo in linea con i principi consolidati della giurisprudenza di legittimità, in particolare con una nota sentenza delle Sezioni Unite (n. 28659/2017).

Le Motivazioni della Corte

La Corte ha smontato le argomentazioni del ricorrente, qualificandole come generiche e palesemente insussistenti. La motivazione dell’ordinanza si fonda su tre pilastri:

1. Assenza di un unico disegno criminoso: Il cuore della continuazione tra reati è la prova di una programmazione originaria e unitaria. La Corte ha stabilito che la commissione di un furto a distanza di circa un anno, in un contesto territoriale diverso (Perugia vs. Ancona) e con complici differenti, rende implausibile che il secondo delitto fosse già stato pianificato al momento del primo.
2. Valore degli indici di discontinuità: La forte distanza temporale e territoriale, insieme alla diversità dei correi e delle modalità esecutive, non sono dettagli trascurabili. Al contrario, sono elementi logici che dimostrano l’assenza di un’unica matrice criminale. L’omogeneità del tipo di reato (furto) non è sufficiente, da sola, a provare la continuazione, potendo indicare semplicemente una “scelta di vita delinquenziale” o una specializzazione in un certo tipo di crimine.
3. Onere della prova a carico del ricorrente: La Cassazione ha sottolineato come il ricorrente non abbia fornito alcun elemento concreto a sostegno della sua tesi. Limitarsi a invocare una presunta contiguità spazio-temporale, palesemente smentita dai fatti, rende il ricorso generico e quindi inammissibile.

Conclusioni

Questa pronuncia ribadisce un principio fondamentale: per ottenere il beneficio della continuazione tra reati, non basta che i crimini siano dello stesso tipo. È necessario dimostrare, con elementi concreti, l’esistenza di un progetto unitario deliberato prima della commissione del primo reato. Fattori come un lungo lasso di tempo, la distanza geografica e il cambiamento dei complici sono potenti indicatori che possono portare il giudice a escludere tale legame, configurando le diverse condotte come episodi distinti, frutto di una propensione a delinquere piuttosto che di un’unica strategia criminale. La decisione condanna quindi il ricorrente al pagamento delle spese processuali e di una cospicua somma alla Cassa delle ammende, a testimonianza della manifesta infondatezza del suo ricorso.

Quando può essere esclusa la continuazione tra reati?
La continuazione può essere esclusa quando mancano prove di un’unica e originaria programmazione criminale. Elementi come una notevole distanza di tempo e di luogo tra i reati e la partecipazione di complici diversi sono considerati indicatori forti dell’assenza di tale programma unitario.

La semplice somiglianza dei reati commessi è sufficiente per ottenere la continuazione?
No. Secondo la Corte, l’omogeneità dei delitti (ad esempio, più furti) non è di per sé sufficiente a dimostrare un unico disegno criminoso. Può, al contrario, indicare una mera inclinazione a commettere un certo tipo di reati o una scelta di vita delinquenziale.

Quali elementi ha considerato la Corte per negare l’esistenza di un unico disegno criminoso nel caso di specie?
La Corte ha considerato tre elementi principali: la forte distanza temporale (circa un anno tra un furto e l’altro), la notevole distanza territoriale (un reato commesso a Perugia e l’altro ad Ancona) e la diversità dei complici coinvolti nei due episodi delittuosi.

La selezione delle sentenze e la raccolta delle massime di giurisprudenza è a cura di Carmine Paul Alexander TEDESCO, Avvocato a Milano, Pesaro e Benevento.

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