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Continuazione reato satellite e rito abbreviato

La Corte di Cassazione ha annullato un’ordinanza della Corte di Appello di Milano che, pur riconoscendo la continuazione tra due reati, non aveva specificato se la riduzione di pena prevista per il rito abbreviato fosse stata applicata all’aumento di pena per il cosiddetto reato satellite. La Suprema Corte ha ribadito che, in fase esecutiva, quando si unificano pene per reati connessi dal medesimo disegno criminoso e uno di questi (il reato satellite) è stato giudicato con rito abbreviato, l’aumento di pena deve obbligatoriamente beneficiare della riduzione premiale, e il giudice deve darne atto in motivazione.

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Pubblicato il 9 settembre 2025 in Diritto Penale, Giurisprudenza Penale, Procedura Penale

Continuazione Reato Satellite: La Cassazione Conferma la Riduzione di Pena per il Rito Abbreviato

L’istituto della continuazione nel diritto penale rappresenta un meccanismo fondamentale per garantire un trattamento sanzionatorio equo e proporzionato a chi commette più reati in esecuzione di un medesimo disegno criminoso. Una recente sentenza della Corte di Cassazione ha chiarito un aspetto cruciale: l’obbligo di applicare la riduzione di pena per il rito abbreviato anche sull’aumento di pena relativo al continuazione reato satellite. Analizziamo insieme questa importante pronuncia.

I Fatti di Causa: Due Condanne e una Richiesta di Unificazione

Il caso trae origine dalla richiesta di un condannato di vedere riconosciuto il vincolo della continuazione tra due diverse sentenze. La prima, emessa dalla Corte di Appello di Milano, riguardava un reato grave (art. 74 T.U. Stupefacenti). La seconda, pronunciata dalla Corte di Appello di Venezia, concerneva un reato meno grave (art. 73 T.U. Stupefacenti), ma quest’ultimo era stato giudicato con le forme del rito abbreviato.

La Corte di Appello di Milano, in funzione di Giudice dell’esecuzione, accoglieva l’istanza, unificando le pene. Tuttavia, nel determinare l’aumento di pena per il reato satellite (quello giudicato a Venezia), ometteva di specificare se avesse tenuto conto della riduzione di un terzo prevista per la scelta del rito abbreviato. Contro questa decisione, il condannato ha proposto ricorso per cassazione, lamentando una violazione di legge e un vizio di motivazione.

Il Principio di Diritto sulla Continuazione Reato Satellite e il Rito Abbreviato

Il cuore della questione giuridica ruota attorno all’interazione tra due istituti: la continuazione (art. 81 c.p.) e il rito abbreviato (art. 442 c.p.p.). Quando il giudice dell’esecuzione riconosce la continuazione tra un reato principale e un reato satellite, deve rideterminare la pena complessiva. Lo fa partendo dalla pena per il reato più grave e applicando un aumento per il reato satellite.

La giurisprudenza costante della Cassazione, ribadita in questa sentenza, afferma un principio chiaro: se il giudizio relativo al reato satellite è stato celebrato con il rito abbreviato, l’aumento di pena inflitto per tale reato deve essere soggetto alla riduzione premiale di un terzo. Questo perché i benefici derivanti dalla scelta di un rito alternativo non possono essere persi nella fase esecutiva.

Le Motivazioni della Sentenza

La Suprema Corte ha accolto il ricorso, affermando che il Giudice dell’esecuzione ha l’obbligo non solo di applicare la riduzione, ma anche di specificarlo chiaramente nel provvedimento. Anche se la riduzione è aritmeticamente predeterminata (un terzo), la sua applicazione deve essere esplicitata per garantire la trasparenza e la controllabilità della decisione. Nel caso di specie, dal testo dell’ordinanza impugnata non era possibile comprendere se il giudice avesse tenuto conto, nemmeno implicitamente, di tale riduzione. Il provvedimento si limitava a quantificare l’aumento di pena in ‘un anno, sei mesi di reclusione e 15.000,00 euro di multa’, senza alcun riferimento al rito con cui quel reato era stato giudicato.

Conclusioni: Implicazioni Pratiche per la Difesa

La decisione rafforza un importante diritto del condannato. In fase esecutiva, è fondamentale che i difensori verifichino attentamente che, in caso di riconoscimento della continuazione, tutti i benefici processuali acquisiti nei singoli procedimenti, come la riduzione per il rito abbreviato, vengano correttamente applicati anche nella rideterminazione della pena unica. La mancanza di una chiara motivazione su questo punto costituisce un vizio che legittima l’impugnazione del provvedimento. La Cassazione, annullando con rinvio l’ordinanza, ha imposto alla Corte di Appello di Milano di emettere un nuovo provvedimento che tenga esplicitamente conto di questo principio, garantendo così il pieno rispetto della legge.

Quando si riconosce la continuazione tra reati e uno di questi è stato giudicato con rito abbreviato, la riduzione di pena si applica all’aumento per il reato satellite?
Sì, la sentenza conferma che l’aumento di pena inflitto in applicazione dell’art. 81 cod. pen. per il reato satellite è soggetto alla riduzione premiale di cui all’art. 442 cod. proc. pen., qualora il giudizio relativo a tale reato sia stato celebrato con il rito abbreviato.

Il giudice dell’esecuzione è obbligato a motivare l’applicazione della riduzione di pena per il rito abbreviato sul reato satellite?
Sì, il giudice dell’esecuzione deve specificare nel provvedimento di aver tenuto conto della riduzione di pena. Anche se la riduzione è aritmeticamente predeterminata, la sua menzione in motivazione è necessaria per garantire la trasparenza e la correttezza del calcolo sanzionatorio.

Cosa succede se il provvedimento del giudice dell’esecuzione non menziona la riduzione di pena per il rito abbreviato sul reato satellite?
Se dal testo del provvedimento non è possibile comprendere se il giudice abbia tenuto conto della riduzione, l’ordinanza è viziata per violazione di legge e difetto di motivazione. Come nel caso di specie, tale provvedimento può essere annullato dalla Corte di Cassazione con rinvio per un nuovo giudizio.

La selezione delle sentenze e la raccolta delle massime di giurisprudenza è a cura di Carmine Paul Alexander TEDESCO, Avvocato a Milano, Pesaro e Benevento.

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