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Confisca veicolo patteggiamento: la Cassazione decide

La Corte di Cassazione ha analizzato il caso di una sentenza di patteggiamento per guida in stato di ebbrezza in cui il Tribunale aveva omesso di disporre la confisca obbligatoria del motoveicolo. La Procura Generale ha impugnato la decisione, sostenendo la natura inderogabile della sanzione. La Cassazione ha accolto il ricorso, affermando che la confisca veicolo patteggiamento non è negoziabile tra le parti e deve essere sempre applicata dal giudice. Di conseguenza, ha annullato la sentenza limitatamente a tale omissione, con rinvio per un nuovo giudizio sul punto.

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Pubblicato il 8 dicembre 2025 in Diritto Penale, Giurisprudenza Penale, Procedura Penale

Confisca veicolo patteggiamento: obbligatoria e non negoziabile

Con la sentenza n. 30823 del 2024, la Corte di Cassazione ribadisce un principio fondamentale in materia di riti alternativi: l’obbligatorietà della confisca veicolo patteggiamento. Anche quando le parti si accordano sulla pena, il giudice non può omettere di applicare le sanzioni amministrative accessorie previste dalla legge come conseguenza diretta del reato. Il caso in esame riguarda un patteggiamento per reati legati al Codice della Strada, dove il Tribunale non aveva disposto la confisca del motoveicolo, portando la Procura Generale a impugnare la decisione.

I fatti del caso

Il procedimento ha origine da una sentenza di patteggiamento emessa dal Tribunale di Brescia nei confronti di un imputato per violazioni degli articoli 186, comma 7, e 187, comma 8, del Codice della Strada. Nonostante l’accordo tra accusa e difesa sulla pena da applicare, il giudice di primo grado ometteva di disporre la confisca del motoveicolo utilizzato per commettere i reati. La Procura Generale presso la Corte d’Appello, ritenendo tale omissione una violazione di legge, ha proposto ricorso per cassazione. Nel ricorso si evidenziava come la proprietà del veicolo in capo all’imputato emergesse chiaramente dagli atti, come il provvedimento di sequestro e la carta di circolazione, rendendo così la confisca una misura obbligatoria.

Il ricorso e la questione della confisca veicolo patteggiamento

Il nucleo della questione giuridica verteva sulla possibilità di impugnare una sentenza di patteggiamento per l’omessa applicazione di una sanzione amministrativa accessoria e, nel merito, sulla natura inderogabile della confisca. La difesa implicita del patteggiamento si basa sull’accordo delle parti, ma la Procura ha sostenuto che tale accordo non può estendersi a profili sanzionatori che la legge impone come obbligatori e non negoziabili. La confisca veicolo patteggiamento rappresenta, secondo l’accusa, una di queste statuizioni legali inderogabili, sottratta alla disponibilità delle parti.

Le motivazioni della Corte di Cassazione

La Corte di Cassazione ha ritenuto il ricorso fondato. In primo luogo, ha confermato l’ammissibilità dell’impugnazione, richiamando l’orientamento consolidato delle Sezioni Unite secondo cui è sempre possibile ricorrere contro una sentenza di patteggiamento che ometta l’applicazione di una misura di sicurezza o di una sanzione amministrativa obbligatoria. Questo perché tali misure non rientrano nell’accordo tra le parti e la loro applicazione è un dovere del giudice che deriva direttamente dalla legge.

Nel merito, la Corte ha ribadito che, in caso di condanna (o di sentenza equiparata come il patteggiamento) per i reati contestati, la confisca del veicolo di proprietà del condannato è una sanzione amministrativa accessoria che deve essere obbligatoriamente applicata. Il Tribunale, recependo l’accordo sulla pena, ha violato la legge non provvedendo a disporre tale misura. Il giudice avrebbe dovuto, prima di omettere la confisca, accertare che il veicolo appartenesse a una persona estranea al reato, accertamento che in questo caso è mancato.

Conclusioni

La decisione della Cassazione ha portato all’annullamento della sentenza impugnata, ma solo limitatamente alla mancata statuizione sulla confisca. La Corte ha rinviato il caso al Tribunale di Brescia, in diversa composizione fisica, affinché proceda a un nuovo giudizio su questo specifico punto. Contestualmente, ha dichiarato l’irrevocabilità della sentenza per quanto riguarda l’affermazione della responsabilità penale dell’imputato. Questa pronuncia consolida il principio secondo cui l’accordo di patteggiamento non può derogare alle conseguenze sanzionatorie obbligatorie previste dalla legge. La confisca veicolo patteggiamento rimane un atto dovuto per il giudice, il cui controllo di legittimità è sempre garantito anche in sede di ricorso per cassazione.

È possibile impugnare una sentenza di patteggiamento se il giudice omette di applicare una sanzione amministrativa obbligatoria come la confisca?
Sì, la Corte di Cassazione ha confermato, richiamando un principio delle Sezioni Unite, che il ricorso è ammissibile contro una sentenza di patteggiamento che omette di applicare una sanzione amministrativa obbligatoria per legge, come la confisca del veicolo.

La confisca del veicolo è una sanzione ‘negoziabile’ tra le parti in un accordo di patteggiamento?
No. La sentenza chiarisce che la confisca, quando prevista come obbligatoria dalla legge (in questo caso per violazioni al Codice della Strada), non rientra nell’accordo tra le parti e non è negoziabile. Il giudice deve disporla d’ufficio.

Cosa succede se la sentenza di patteggiamento viene annullata solo per l’omessa confisca?
La parte della sentenza che accerta la responsabilità penale dell’imputato diventa irrevocabile e definitiva. Il procedimento viene rinviato al giudice di primo grado (in diversa composizione) solo affinché decida sulla sanzione amministrativa accessoria della confisca, previo accertamento della proprietà del veicolo.

La selezione delle sentenze e la raccolta delle massime di giurisprudenza è a cura di Carmine Paul Alexander TEDESCO, Avvocato a Milano, Pesaro e Benevento.

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