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Confisca veicolo guida in ebbrezza: quando è illegale?

Un automobilista, condannato per guida in stato di ebbrezza con un tasso alcolemico di 1,44 g/l, si vede confiscare il veicolo. La Corte di Cassazione interviene, annullando la confisca. La sentenza chiarisce che la confisca del veicolo per guida in ebbrezza è una misura prevista solo per i casi più gravi, con tasso superiore a 1,5 g/l, e non per la fascia intermedia (0,8-1,5 g/l). La decisione del tribunale è stata quindi ritenuta illegale e il veicolo restituito.

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Pubblicato il 26 novembre 2025 in Diritto Penale, Giurisprudenza Penale, Procedura Penale

Confisca Veicolo Guida in Ebbrezza: Quando è Illegittima?

La confisca del veicolo per guida in ebbrezza è una delle sanzioni più temute dagli automobilisti. Tuttavia, non sempre questa misura è applicabile. Una recente sentenza della Corte di Cassazione (n. 22864/2024) ha fatto luce sui precisi limiti normativi, stabilendo che la confisca non può essere disposta per la fascia di ebbrezza intermedia. Analizziamo questo importante caso che definisce con chiarezza i confini di applicazione di una sanzione così incisiva.

I Fatti del Caso

Un automobilista veniva fermato alla guida della sua autovettura e sottoposto al test alcolemico, che rivelava un tasso di 1,44 g/l alla prima prova e 1,42 g/l alla seconda. Oltre alla guida in stato di ebbrezza, gli veniva contestato anche il reato di danneggiamento aggravato per aver colpito un edificio pubblico.

Il Tribunale, in sede di applicazione della pena su richiesta delle parti (patteggiamento), condannava l’imputato a una pena pecuniaria complessiva, alla sospensione della patente per un anno e, punto cruciale della vicenda, disponeva la confisca del veicolo.

La Questione Giuridica: una Confisca Legittima?

L’imputato, tramite il suo difensore, decideva di impugnare la sentenza dinanzi alla Corte di Cassazione. Il motivo del ricorso era uno solo, ma fondamentale: la confisca del veicolo per guida in ebbrezza era stata disposta illegittimamente.

La difesa sosteneva che la confisca è una sanzione accessoria prevista dalla legge solo per l’ipotesi più grave di guida in stato di ebbrezza, quella disciplinata dall’art. 186, comma 2, lettera c) del Codice della Strada (tasso alcolemico superiore a 1,5 g/l), e non per la fattispecie contestata all’imputato, rientrante nella lettera b) dello stesso articolo (tasso alcolemico tra 0,8 e 1,5 g/l).

Le Diverse Fasce del Reato di Guida in Ebbrezza

È utile ricordare la distinzione operata dal legislatore:

* Lettera a): Tasso tra 0,5 e 0,8 g/l. Sanzione amministrativa pecuniaria e sospensione della patente.
* Lettera b): Tasso tra 0,8 e 1,5 g/l. Reato contravvenzionale punito con ammenda da 800 a 3.200 euro, arresto fino a sei mesi e sospensione della patente da sei mesi a un anno.
* Lettera c): Tasso superiore a 1,5 g/l. Reato contravvenzionale punito con ammenda da 1.500 a 6.000 euro, arresto da sei mesi a un anno, sospensione della patente da uno a due anni e, appunto, la confisca del veicolo.

Le Motivazioni della Cassazione

La Corte di Cassazione ha accolto il ricorso, ritenendolo fondato. I giudici hanno ribadito che la confisca è una misura di sicurezza patrimoniale che la legge prevede espressamente solo per l’ipotesi di reato di cui alla lettera c) dell’art. 186, comma 2, del Codice della Strada.

Nel caso in esame, il tasso alcolemico accertato (1,42 g/l) rientrava pacificamente nella fascia intermedia della lettera b), per la quale il legislatore non ha previsto la confisca. L’applicazione di tale misura da parte del Tribunale è stata quindi considerata “illegale”, in quanto disposta in violazione dei presupposti e dei limiti stabiliti dalla legge.

La Corte ha inoltre precisato che il ricorso per cassazione contro una sentenza di patteggiamento è sempre ammissibile quando ha ad oggetto l’applicazione di una misura di sicurezza illegale, poiché ciò costituisce una “violazione di legge” rilevante ai sensi dell’art. 111 della Costituzione.

Le Conclusioni

La Corte di Cassazione ha annullato la sentenza impugnata senza rinvio, limitatamente alla parte in cui disponeva la confisca del veicolo. Ha quindi eliminato tale misura, ordinando la restituzione dell’autovettura al suo legittimo proprietario. Questa pronuncia riafferma un principio di stretta legalità: le sanzioni, specialmente quelle più afflittive come la confisca, possono essere applicate solo nei casi e con le modalità tassativamente previsti dalla legge. Per gli automobilisti, ciò significa che la confisca del veicolo per guida in ebbrezza non è un rischio concreto se il tasso alcolemico, pur superando la soglia di rilevanza penale di 0,8 g/l, rimane al di sotto del limite di 1,5 g/l.

In quali casi di guida in ebbrezza è prevista la confisca obbligatoria del veicolo?
Secondo la sentenza, la confisca del veicolo è prevista obbligatoriamente solo per l’ipotesi di reato più grave, ovvero quando il tasso alcolemico accertato è superiore a 1,5 grammi per litro (g/l), come disciplinato dall’art. 186, comma 2, lettera c) del Codice della Strada.

Se il mio tasso alcolemico è tra 0,8 e 1,5 g/l, possono confiscarmi l’auto?
No. La Corte di Cassazione ha chiarito che per questa fascia di tasso alcolemico, che rientra nella fattispecie dell’art. 186, comma 2, lettera b), la legge non prevede la sanzione accessoria della confisca del veicolo. Sono previste altre sanzioni come l’arresto, l’ammenda e la sospensione della patente.

È possibile contestare la confisca del veicolo anche dopo una sentenza di patteggiamento?
Sì. La Corte ha affermato che è ammissibile il ricorso per Cassazione contro una sentenza di patteggiamento se si contesta l’applicazione di una misura di sicurezza ‘illegale’, ovvero disposta in violazione dei presupposti e dei limiti stabiliti dalla legge, come una confisca non prevista per lo specifico reato.

La selezione delle sentenze e la raccolta delle massime di giurisprudenza è a cura di Carmine Paul Alexander TEDESCO, Avvocato a Milano, Pesaro e Benevento.

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