Confisca per Riciclaggio: Quando si Perde l’Intero Immobile?
La recente sentenza della Corte di Cassazione chiarisce un punto fondamentale in materia di confisca per riciclaggio: se l’importo illecito investito supera il valore totale del bene acquistato, l’intero immobile può essere sottratto, senza limitazioni. Questa decisione rafforza gli strumenti di contrasto alla criminalità economica, colpendo i patrimoni derivanti da attività delittuose nella loro interezza.
I Fatti di Causa
Il caso esaminato dalla Suprema Corte riguarda una lussuosa villa situata in una nota località balneare, che una precedente sentenza aveva identificato come oggetto di una complessa operazione illecita. L’immobile, infatti, era stato riconosciuto come il punto di arrivo di una condotta di riciclaggio e, contemporaneamente, di un trasferimento fraudolento di valori, reato previsto dall’art. 512-bis del codice penale.
La difesa dell’imputato aveva presentato ricorso, sostenendo che la confisca disposta dovesse essere limitata a una somma specifica, pari a 180.000 euro, e non estendersi all’intera proprietà. Secondo la tesi difensiva, solo una parte del valore del bene sarebbe stata direttamente riconducibile ai fondi di provenienza illecita.
La Decisione della Corte sulla Confisca per Riciclaggio
La Corte di Cassazione ha rigettato il ricorso, confermando la piena legittimità della confisca dell’intera villa. I giudici hanno ritenuto le argomentazioni della difesa prive di fondamento e meramente confutative, in quanto non affrontavano il nucleo centrale della questione.
La decisione si basa su un principio logico e giuridico inequivocabile: l’identificazione del prodotto del riciclaggio nell’intera villa è corretta, poiché il valore complessivo dei fondi riciclati è risultato essere superiore al valore totale dell’immobile stesso. Di conseguenza, non vi era alcun motivo per accogliere la richiesta di limitare la misura ablativa.
Le Motivazioni della Sentenza
Le motivazioni della Corte sono state chiare e dirette. I giudici hanno sottolineato come la difesa avesse omesso di confrontarsi con l’accertamento chiave della sentenza impugnata: l’importo totale del riciclaggio era superiore al valore della villa di Punta Ala. L’asserzione difensiva, che tentava di equiparare la somma riciclata al solo valore delle rate pagate al venditore, è stata definita apodittica e insufficiente.
La Corte ha spiegato che, una volta accertato che un bene è stato interamente acquistato o ‘contaminato’ da capitali illeciti di importo superiore al suo stesso valore, il bene nella sua totalità diventa il ‘prodotto’ del reato. Pertanto, l’intera villa è stata correttamente identificata come profitto del riciclaggio e, come tale, soggetta a confisca integrale. La presunta limitazione a 180.000 euro non è mai stata operata perché contraria alla logica giuridica del caso.
Le Conclusioni e le Implicazioni Pratiche
Questa sentenza ha importanti implicazioni pratiche. Stabilisce un criterio netto per l’applicazione della confisca per riciclaggio in ambito immobiliare. Chi impiega fondi illeciti per acquistare una proprietà rischia di perderla interamente se l’ammontare del denaro ‘sporco’ è superiore al valore del bene. Non è possibile ‘salvare’ una parte dell’immobile sostenendo che solo una frazione del suo valore derivi dal reato.
La decisione rafforza l’efficacia delle misure patrimoniali come strumento di lotta alla criminalità, impedendo che i proventi di attività delittuose possano essere consolidati e goduti, anche solo in parte. Per gli operatori del diritto e per i cittadini, il messaggio è chiaro: la contaminazione di un bene con capitali illeciti può comportarne la perdita totale, rendendo estremamente rischiose tali operazioni.
Quando un immobile acquistato con fondi illeciti può essere interamente confiscato?
Un immobile può essere interamente confiscato quando l’importo complessivo del denaro proveniente da riciclaggio è stato accertato come superiore al valore dell’intero bene. In tale circostanza, la confisca si estende a tutta la proprietà.
Perché la Corte ha rigettato la richiesta di limitare la confisca a una somma specifica?
La Corte ha rigettato la richiesta perché la difesa non ha contestato efficacemente l’accertamento secondo cui l’importo riciclato superava il valore totale della villa. Di conseguenza, l’intero immobile è stato considerato il prodotto del reato e la limitazione della confisca è stata ritenuta infondata.
Quale altro reato, oltre al riciclaggio, era stato associato alla villa?
Oltre al riciclaggio, la villa era considerata l’oggetto del delitto di cui all’art. 512-bis del codice penale, ovvero il trasferimento fraudolento di valori, posto in essere per eludere le normative sulle misure di prevenzione patrimoniali.
Testo del provvedimento
Sentenza di Cassazione Penale Sez. 1 Num. 15214 Anno 2025
Penale Sent. Sez. 1 Num. 15214 Anno 2025
Presidente: COGNOME
Relatore: NOME COGNOME
Data Udienza: 04/03/2025
b) rileva poi il fatto che, secondo la succitata sentenza, la villa sita in Punta Ala costituisse, a un tempo, l’oggetto tanto della condotta di riciclaggio, quanto di quella integrante il delitto di cui all’art. 512-bis cod. pen.;
c) si Ł ritenuto possibile procedere alla identificazione del prodotto del riciclaggio, infine, nella villa considerata nella sua interezza, cosa che porta a ritenere, consequenzialmente, che non sia stata mai operata la pretesa limitazione, entro la soglia dei 180.000 euro, della disposta confisca.
Con tale struttura motivazionale – congruente, esaustiva e priva del pur minimo spunto di contraddittorietà, logica o infratestuale – la difesa omette di instaurare un dialogo sostanziale, finendo per dipanare una critica che presenta un carattere esclusivamente confutativo; manca il confronto, in particolare, con l’affermazione inerente all’importo complessivo del riciclaggio, che Ł stato ritenuto superiore al valore dell’intero immobile di Punta Ala, visto che il ricorso si accontenta della apodittica asserzione circa una asserita equipollenza, fra somma riciclata e valore delle rate pagate al venditore.
Alla luce delle considerazioni che precedono, si impone il rigetto del ricorso; segue ex lege la condanna della ricorrente al pagamento delle spese processuali.
P.Q.M.
Rigetta il ricorso e condanna la ricorrente al pagamento delle spese processuali.
Così deciso il 04/03/2025.
Il Consigliere estensore NOME COGNOME
Il Presidente NOME COGNOME