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Confisca per lottizzazione: irrevocabile senza sanatoria

La Corte di Cassazione ha rigettato i ricorsi di alcuni proprietari contro un’ordinanza che confermava la confisca dei loro beni per lottizzazione abusiva. I ricorrenti sostenevano la mancanza dell’elemento soggettivo del reato e l’avvenuta regolarizzazione urbanistica. La Corte ha stabilito che la definitività della sentenza di condanna impedisce di riesaminare il reato e che il rilascio di condoni edilizi per singoli immobili non costituisce una sanatoria dell’intera lottizzazione, rendendo così la confisca per lottizzazione definitiva.

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Pubblicato il 9 dicembre 2025 in Diritto Penale, Giurisprudenza Penale, Procedura Penale

Confisca per Lottizzazione Abusiva: Quando Diventa Intoccabile?

La confisca per lottizzazione abusiva rappresenta una delle conseguenze più severe per chi viola le norme urbanistiche. Una recente sentenza della Corte di Cassazione (n. 30953/2024) ha ribadito la solidità di questa misura una volta che la sentenza di condanna è passata in giudicato, chiarendo i limiti stretti entro cui è possibile chiederne la revoca. Il caso esaminato offre spunti cruciali sulla differenza tra condono edilizio individuale e sanatoria della lottizzazione, nonché sull’impossibilità di rimettere in discussione gli elementi del reato in fase esecutiva.

I Fatti di Causa

Il caso nasce dai ricorsi presentati da diversi proprietari di immobili e terreni situati in un’area oggetto di una lottizzazione abusiva, per la quale era stata disposta la confisca con una sentenza divenuta irrevocabile anni prima. Gli interessati avevano richiesto alla Corte di Appello la revoca della misura ablatoria, sostenendo diverse argomentazioni. Un primo gruppo di ricorrenti affermava che successivi atti del Comune, come varianti al piano regolatore e il rilascio di condoni edilizi per i singoli manufatti, avessero di fatto sanato la situazione urbanistica, rendendo la confisca sproporzionata e illegittima. Un secondo gruppo, invece, puntava sulla violazione dei principi della Convenzione Europea dei Diritti dell’Uomo (CEDU), sostenendo che la confisca fosse stata disposta senza un adeguato accertamento dell’elemento soggettivo del reato (la colpa o il dolo).

La Decisione della Corte di Cassazione

La Suprema Corte ha dichiarato infondati tutti i ricorsi, confermando integralmente la decisione della Corte di Appello e, di conseguenza, la legittimità della confisca. La sentenza si articola su principi cardine del diritto penale e urbanistico, tracciando una linea netta tra ciò che è discutibile nel processo di merito e ciò che, invece, è coperto dall’autorità del giudicato.

Le Motivazioni della Corte sulla Confisca per Lottizzazione

Le motivazioni della Corte sono essenziali per comprendere la portata della decisione.

Differenza tra Condono Edilizio e Sanatoria della Lottizzazione

Il punto centrale affrontato dalla Cassazione riguarda la presunta regolarizzazione ex post. I giudici hanno chiarito un principio fondamentale: il rilascio di una concessione in sanatoria (condono) per le singole opere abusivamente costruite non equivale a una sanatoria dell’intera lottizzazione. La lottizzazione abusiva è un reato contro l’ordinato assetto del territorio, la cui illiceità non viene meno solo perché i singoli edifici vengono condonati. Per ottenere la revoca della confisca per lottizzazione, è necessario un atto amministrativo che riconosca ex post la conformità dell’intera lottizzazione agli strumenti urbanistici vigenti. Nel caso di specie, il Comune non aveva mai adottato un simile provvedimento; al contrario, aveva semplicemente rimandato la pianificazione dell’area a una futura revisione del Piano Regolatore Generale, un atto troppo generico e futuro per incidere su una confisca già definitiva.

Il Principio del Giudicato e l’Elemento Soggettivo

Per quanto riguarda la censura sulla mancata valutazione dell’elemento soggettivo del reato, la Corte ha richiamato il principio dell’irrevocabilità della sentenza penale. Una volta che la condanna è passata in giudicato, l’accertamento del reato in tutti i suoi elementi – oggettivi e soggettivi (dolo o colpa) – è da considerarsi definitivo. Non è possibile, in una fase successiva come quella dell’esecuzione della pena o della misura di sicurezza, riaprire il dibattito sulla sussistenza del reato. La fase esecutiva serve a dare attuazione a quanto deciso, non a rimetterlo in discussione.

La Proporzionalità della Misura

Infine, anche l’argomento basato sulla sproporzionalità della confisca, secondo i principi della Corte EDU, è stato respinto. La Cassazione ha osservato che il tema della proporzionalità non riguardava l’adozione della misura, già disposta con provvedimento definitivo, ma la sua eventuale revoca. Spettava quindi ai ricorrenti fornire argomenti specifici e concreti per dimostrare che la confisca, nel loro caso, contrastasse con tale principio. Una semplice denuncia generica della mancata valutazione non era sufficiente a scalfire la legittimità di un provvedimento ormai consolidato.

Le Conclusioni

La sentenza in esame consolida un orientamento rigoroso in materia di confisca per lottizzazione abusiva. Le conclusioni che se ne possono trarre sono nette:
1. Irrevocabilità della Confisca: Una volta che la sentenza che la dispone diventa definitiva, la confisca è estremamente difficile da revocare.
2. Necessità di una Sanatoria Piena: Il semplice condono dei singoli edifici non è sufficiente. Occorre un provvedimento amministrativo formale che sani l’intera operazione di lottizzazione, riconoscendone la compatibilità con la pianificazione urbanistica.
3. Preclusione del Giudicato: Non è possibile, in fase esecutiva, contestare gli elementi costitutivi del reato (inclusa la colpa o il dolo) che sono stati accertati nel giudizio di merito.
Questa pronuncia serve da monito sull’importanza del rispetto delle normative urbanistiche e sulle conseguenze durature e difficilmente reversibili di un’attività di lottizzazione illegale.

È possibile ottenere la revoca della confisca per lottizzazione abusiva se si ottiene il condono edilizio per i singoli immobili?
No. La sentenza chiarisce che il condono edilizio per i singoli manufatti legittima solo le opere stesse, ma non sana l’illecito più grave della lottizzazione abusiva. Per la revoca della confisca è necessario un formale riconoscimento ex post da parte dell’autorità amministrativa della conformità dell’intera lottizzazione agli strumenti urbanistici.

Si può contestare la mancanza dell’elemento soggettivo del reato (colpa o dolo) in fase esecutiva per bloccare la confisca per lottizzazione?
No. Secondo la Corte, l’irrevocabilità della sentenza di condanna copre l’accertamento di tutti gli elementi del reato, sia oggettivi che soggettivi. Pertanto, la questione non può essere riaperta e discussa durante la fase di esecuzione della confisca.

La confisca per lottizzazione deve sempre essere proporzionata alla gravità del fatto?
Sì, il principio di proporzionalità, derivante anche dalla giurisprudenza della Corte Europea dei Diritti dell’Uomo, deve essere rispettato. Tuttavia, quando la confisca è già stata disposta con una sentenza definitiva, l’onere di dimostrare la sua eventuale sproporzione in una richiesta di revoca ricade su chi la propone, il quale deve fornire argomenti specifici e non generici.

La selezione delle sentenze e la raccolta delle massime di giurisprudenza è a cura di Carmine Paul Alexander TEDESCO, Avvocato a Milano, Pesaro e Benevento.

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