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Confisca opere d’arte: la tutela del proprietario

La Corte di Cassazione ha annullato un’ordinanza di confisca di opere d’arte contraffatte, stabilendo un principio fondamentale: la misura non si applica se i beni appartengono a una persona estranea al reato. Il caso riguardava il proprietario di tre quadri falsi, messi in vendita a sua insaputa. La Corte ha chiarito che la legge tutela il diritto di proprietà del terzo non coinvolto nell’illecito, escludendo la confisca e la distruzione delle opere.

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Pubblicato il 29 settembre 2025 in Diritto Penale, Giurisprudenza Penale, Procedura Penale

Confisca Opere d’Arte: Quando il Diritto del Proprietario Prevale

La recente sentenza della Corte di Cassazione affronta un tema delicato: la confisca opere d’arte contraffatte e la tutela del proprietario che non ha alcuna responsabilità nel reato. La decisione chiarisce che la legge protegge il diritto di proprietà del terzo estraneo, anche quando l’oggetto è un’opera falsa. Questo pronunciamento stabilisce un confine netto tra la repressione del commercio di falsi e la salvaguardia dei diritti di chi è incolpevole.

I Fatti del Processo

La vicenda ha origine da un procedimento penale a carico di due persone accusate di aver messo in vendita tre opere d’arte contraffatte. Il legittimo proprietario dei quadri, completamente estraneo ai fatti, si era costituito parte civile nel processo, dichiarando di non aver mai autorizzato la vendita. Inizialmente, il Tribunale, pur prosciogliendo gli imputati, aveva disposto la restituzione delle opere al proprietario.

Tuttavia, in un secondo momento e su richiesta delle forze dell’ordine, lo stesso Tribunale revocava l’ordine di restituzione e disponeva la confisca opere d’arte ai fini della loro distruzione. Il proprietario, vedendosi privato dei suoi beni, aveva presentato un’istanza per sostituire la distruzione con una misura meno drastica: l’apposizione di una dicitura sul retro dei quadri che ne attestasse la falsità. Il Tribunale rigettava anche questa richiesta, spingendo il proprietario a ricorrere in Cassazione.

La Questione sulla Confisca Opere d’Arte e la Tutela del Terzo

Il nucleo della questione legale ruotava attorno all’interpretazione dell’articolo 518-quaterdecies del Codice Penale. Questa norma prevede, come regola generale, l’obbligo di confiscare gli esemplari di opere d’arte contraffatte, alterate o riprodotte. Tuttavia, lo stesso articolo contiene un’eccezione cruciale: la confisca non si applica “salvo che si tratti di cose appartenenti a persone estranee al reato”.

L’errore del Tribunale, secondo la difesa, è stato proprio quello di ignorare questa eccezione, ordinando la confisca e la distruzione dei quadri nonostante fosse pacifico che il proprietario fosse un soggetto terzo, non coinvolto nell’illecito. Anzi, lo stesso Tribunale lo aveva riconosciuto in precedenza disponendo la restituzione.

Le Motivazioni della Corte di Cassazione

La Corte di Cassazione ha accolto pienamente il ricorso, giudicandolo fondato. I giudici supremi hanno sottolineato che la legge è chiara nel tutelare la posizione del proprietario estraneo al reato. La norma sulla confisca opere d’arte false è pensata per colpire chi le produce o le commercia, non chi le possiede legittimamente senza essere coinvolto in attività illecite.

La Corte ha evidenziato la contraddizione del Tribunale, che prima aveva riconosciuto il diritto del ricorrente alla restituzione in quanto avente diritto, per poi disporre la confisca dei medesimi beni. Tale provvedimento è stato ritenuto in palese violazione della norma, che esclude categoricamente dalla confisca i beni di proprietà di terzi estranei al reato. La sentenza impugnata è stata quindi annullata senza rinvio, ripristinando il diritto del proprietario.

Conclusioni: Le Implicazioni della Sentenza

Questa decisione rafforza un principio di garanzia fondamentale nel nostro ordinamento: le misure sanzionatorie, come la confisca, devono colpire i responsabili del reato e non possono estendersi a pregiudicare i diritti di soggetti terzi incolpevoli. Nel contesto specifico, la sentenza chiarisce che la lotta al mercato dei falsi d’arte non può avvenire a discapito del diritto di proprietà di chi, pur possedendo un’opera non autentica, non ha partecipato alla sua commercializzazione illecita. La tutela del terzo prevale sulla pur legittima esigenza di rimuovere dal mercato i beni contraffatti, indicando soluzioni alternative meno invasive, come quella proposta dallo stesso ricorrente.

È sempre obbligatoria la confisca di opere d’arte contraffatte?
No, non è sempre obbligatoria. La legge prevede espressamente un’eccezione alla confisca quando le opere contraffatte appartengono a una persona estranea al reato.

Quali diritti ha il proprietario di un’opera d’arte contraffatta che non ha commesso il reato?
Il proprietario estraneo al reato ha diritto alla restituzione del bene. La sua posizione di terzo non coinvolto nell’illecito impedisce che venga applicata la misura della confisca, salvaguardando il suo diritto di proprietà.

Perché il Tribunale aveva ordinato la confisca se il proprietario era estraneo ai fatti?
Il Tribunale ha commesso un errore di diritto. Pur avendo inizialmente riconosciuto la posizione di estraneità del proprietario, ha successivamente disposto la confisca ignorando la chiara eccezione prevista dall’art. 518-quaterdecies del codice penale, che tutela proprio i terzi non coinvolti nel reato.

La selezione delle sentenze e la raccolta delle massime di giurisprudenza è a cura di Carmine Paul Alexander TEDESCO, Avvocato a Milano, Pesaro e Benevento.

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