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Confisca obbligatoria: va applicata nel patteggiamento

La Corte di Cassazione, con la sentenza n. 6854/2024, ha stabilito che la confisca obbligatoria del profitto del reato deve essere sempre disposta in caso di condanna per omesso versamento di IVA, anche quando la pena viene applicata su richiesta delle parti (patteggiamento). La Corte ha annullato una sentenza di primo grado che, pur condannando gli amministratori di una società, aveva omesso di ordinare la confisca di oltre un milione di euro. Secondo i giudici, l’omissione di tale misura costituisce un’illegalità della pena che giustifica il ricorso in Cassazione.

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Pubblicato il 1 novembre 2025 in Diritto Penale, Giurisprudenza Penale, Procedura Penale

Confisca Obbligatoria: La Cassazione Conferma l’Applicazione Anche nel Patteggiamento

Con una recente e significativa sentenza, la Corte di Cassazione ha ribadito un principio fondamentale in materia di reati tributari: la confisca obbligatoria del profitto del reato non è un’opzione, ma un dovere del giudice, anche quando si definisce il processo con un patteggiamento. Questa decisione chiarisce che l’accordo tra accusa e difesa sulla pena non può escludere una misura sanzionatoria imposta per legge, volta a sottrarre al reo i vantaggi economici derivanti dall’illecito.

I Fatti del Caso

La vicenda trae origine da una sentenza di patteggiamento emessa dal Tribunale di Isernia. Due amministratori di una società erano stati condannati a una pena di due mesi e venti giorni di reclusione per il reato di omesso versamento di IVA, previsto dall’art. 10-ter del D.Lgs. 74/2000. L’importo dell’imposta evasa era considerevole, ammontando a 1.192.325,00 euro per l’anno d’imposta 2015.

Tuttavia, nella sua decisione, il Tribunale aveva omesso di disporre la confisca del profitto del reato, una misura prevista come obbligatoria dall’art. 12-bis dello stesso decreto legislativo. Di fronte a questa omissione, il Procuratore generale presso la Corte di Appello ha proposto ricorso per cassazione, sostenendo l’errata applicazione della legge penale.

Il Ricorso del Procuratore e l’Illegalità della Pena

Il cuore del ricorso si basava su un punto cruciale: la confisca obbligatoria è una sanzione patrimoniale che il giudice deve applicare d’ufficio quando accerta la commissione di determinati reati fiscali. La sua omissione, secondo il Procuratore, non è una semplice dimenticanza, ma configura una vera e propria “illegalità della pena”.

La questione era ulteriormente complicata dalla riforma del 2017 (legge n. 103/2017), che ha limitato i motivi di ricorso in Cassazione contro le sentenze di patteggiamento. Oggi, è possibile impugnare tali sentenze solo per motivi specifici, tra cui, appunto, “l’illegalità della pena o della misura di sicurezza”. Il Procuratore ha argomentato che la mancata applicazione di una confisca imposta per legge rientra a pieno titolo in questa categoria.

Le Motivazioni della Corte di Cassazione

La Suprema Corte ha accolto pienamente le argomentazioni del ricorrente, fornendo una motivazione chiara e in linea con il proprio orientamento consolidato, incluse le pronunce delle Sezioni Unite.

Natura della Confisca e Obbligatorietà

I giudici hanno innanzitutto ribadito che la confisca prevista per i reati fiscali, anche nella forma per equivalente, ha la natura di una vera e propria sanzione. Essa non è commisurata alla gravità del fatto o alla colpevolezza dell’autore, ma ha lo scopo preciso di privare il reo del beneficio economico ottenuto illecitamente. Proprio per questa sua funzione, la legge la qualifica come obbligatoria.

Inderogabilità nell’Accordo di Patteggiamento

Di conseguenza, la sua applicazione non può essere oggetto di accordo tra le parti. Il patteggiamento riguarda la pena detentiva e pecuniaria, ma non può estendersi fino a escludere una misura che la legge impone senza margini di discrezionalità. Il giudice, pur ratificando l’accordo sulla pena, ha il dovere di applicare la confisca.

Omissione come Causa di Ricorso

Infine, la Corte ha confermato che l’omessa applicazione della confisca obbligatoria determina una “illegalità sul piano quantitativo delle statuizioni conseguenti alla realizzazione del reato”. In altre parole, la risposta sanzionatoria dello Stato risulta incompleta e, quindi, illegale. Tale illegalità legittima pienamente il ricorso per cassazione da parte del Pubblico Ministero, anche ai sensi della normativa post-riforma.

Conclusioni e Implicazioni Pratiche

La Corte di Cassazione ha annullato la sentenza del Tribunale di Isernia limitatamente al punto della mancata applicazione della confisca, rinviando gli atti allo stesso Tribunale per un nuovo giudizio su questo specifico aspetto.

La decisione ha importanti implicazioni pratiche: rafforza l’idea che la lotta all’evasione fiscale si combatte non solo con le pene detentive, ma anche e soprattutto con l’aggressione ai patrimoni illeciti. Per imputati e difensori, ciò significa che, anche in caso di patteggiamento, non si può sfuggire alla confisca del profitto del reato. Per i giudici, rappresenta un monito a vigilare attentamente sull’applicazione di tutte le sanzioni previste dalla legge, senza considerare la confisca una misura accessoria e negoziabile.

La confisca obbligatoria deve essere applicata anche in una sentenza di patteggiamento?
Sì, la Corte di Cassazione ha stabilito che la confisca del profitto dei reati fiscali è obbligatoria e deve essere disposta anche con la sentenza di applicazione della pena su richiesta delle parti (patteggiamento), indipendentemente dal fatto che sia stata inclusa o meno nell’accordo tra le parti.

L’omessa applicazione della confisca obbligatoria in un patteggiamento può essere contestata in Cassazione?
Sì, la mancata applicazione della confisca obbligatoria determina una ‘illegalità della pena’. Secondo la Corte, questa illegalità rientra tra i motivi per cui, ai sensi dell’art. 448, comma 2-bis, del codice di procedura penale, è possibile proporre ricorso per cassazione avverso una sentenza di patteggiamento.

Cosa succede se il giudice di primo grado omette di disporre la confisca obbligatoria in un patteggiamento?
Come avvenuto nel caso di specie, la sentenza può essere impugnata dal Pubblico Ministero. La Corte di Cassazione, se accoglie il ricorso, annulla la sentenza limitatamente alla parte in cui è stata omessa la confisca e rinvia il caso a un nuovo giudice per provvedere in merito all’applicazione della misura.

La selezione delle sentenze e la raccolta delle massime di giurisprudenza è a cura di Carmine Paul Alexander TEDESCO, Avvocato a Milano, Pesaro e Benevento.

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