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Concordato in appello: il ricorso in Cassazione è out

La Cassazione dichiara inammissibile il ricorso di un imputato che, dopo aver raggiunto un accordo sulla pena in appello (noto come ‘concordato in appello’ ex art. 599-bis c.p.p.), ha tentato di impugnare la quantificazione della sanzione. L’ordinanza ribadisce che l’accordo preclude la possibilità di sollevare in Cassazione questioni che ne sono state oggetto, consolidando un principio di economia processuale.

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Pubblicato il 26 settembre 2025 in Diritto Penale, Giurisprudenza Penale, Procedura Penale

Concordato in Appello: Quando l’Accordo sulla Pena Blocca il Ricorso in Cassazione

L’istituto del concordato in appello, disciplinato dall’art. 599-bis del codice di procedura penale, rappresenta un importante strumento di economia processuale. Tuttavia, le sue implicazioni possono essere decisive per le sorti del processo, come dimostra una recente ordinanza della Corte di Cassazione. Con questo provvedimento, i giudici hanno ribadito un principio fondamentale: l’accordo sulla pena raggiunto in secondo grado preclude la possibilità di contestare in sede di legittimità proprio gli aspetti che sono stati oggetto di tale patto. Analizziamo insieme il caso e la decisione della Suprema Corte.

I Fatti del Processo: Dalla Condanna alla Riforma in Appello

La vicenda processuale ha origine da una sentenza di primo grado del Tribunale, che aveva condannato due imputati per diversi reati, infliggendo pene detentive significative (11 e 13 anni di reclusione) e pecuniarie.

Successivamente, la Corte d’Appello, in parziale riforma della prima sentenza, ha rideterminato le pene in modo differente per i due soggetti:

* Per il primo imputato, la pena è stata ridotta a 6 anni e 4 mesi di reclusione e 28.000 euro di multa. Questa riduzione è avvenuta a seguito di un concordato in appello, con il quale le parti si sono accordate sulla pena previa esclusione della contestata recidiva.
* Per il secondo imputato, la Corte ha operato una riforma più sostanziale, assolvendolo dal reato associativo e condannandolo per il solo reato legato agli stupefacenti (ex art. 73 D.P.R. 309/1990). La pena è stata quindi rideterminata in 4 anni e 6 mesi di reclusione e 18.000 euro di multa.

Nonostante le riduzioni di pena, entrambi gli imputati hanno deciso di proporre ricorso per Cassazione.

La Decisione della Cassazione e il Ruolo del Concordato in Appello

La Suprema Corte ha dichiarato inammissibili entrambi i ricorsi, sebbene per ragioni parzialmente diverse, mettendo in luce la natura e gli effetti preclusivi del concordato in appello.

Il primo ricorrente aveva impugnato la sentenza lamentando un vizio di motivazione relativo alla dosimetria della pena, ovvero alla sua quantificazione. La Corte ha ritenuto questo motivo inammissibile proprio perché il quantum della pena era stato l’oggetto specifico dell’accordo raggiunto in appello ai sensi dell’art. 599-bis c.p.p.

Il secondo ricorrente, invece, aveva sollevato questioni relative alla sua affermazione di responsabilità e alla mancata riqualificazione del reato in un’ipotesi meno grave. La Corte ha considerato questi motivi manifestamente infondati, confermando la correttezza della valutazione operata dalla Corte territoriale.

Le Motivazioni della Corte

La parte più interessante della decisione riguarda il primo ricorso. La Cassazione ha richiamato la propria giurisprudenza consolidata (citando la sentenza n. 53565 del 2017), secondo cui il potere dispositivo riconosciuto alla parte con l’accordo sulla pena non solo limita la cognizione del giudice di secondo grado, ma produce effetti preclusivi sull’intero svolgimento processuale, incluso il giudizio di legittimità.

In altre parole, se un imputato accetta di concordare la pena in appello, rinunciando implicitamente o esplicitamente a determinati motivi di impugnazione, non può poi ‘ripensarci’ e sollevare le medesime questioni davanti alla Corte di Cassazione. L’accordo ha un effetto tombale su ciò che ne costituisce l’oggetto. Accettare i benefici di un accordo (in questo caso, una pena più mite) significa anche accettarne i limiti, tra cui l’impossibilità di rimettere in discussione i termini del patto stesso.

Conclusioni

L’ordinanza in esame offre un chiaro monito sull’utilizzo strategico del concordato in appello. Se da un lato può rappresentare un’opportunità per ottenere una riduzione di pena certa ed evitare i rischi di un giudizio di appello ordinario, dall’altro comporta una rinuncia definitiva a contestare gli aspetti concordati. La scelta di aderire a un simile accordo deve essere attentamente ponderata, poiché chiude le porte a un eventuale ricorso per Cassazione sui punti oggetto dell’intesa. La decisione della Suprema Corte rafforza la natura dispositiva e vincolante di questo istituto, garantendo certezza ed efficienza al sistema processuale.

È possibile ricorrere in Cassazione per contestare la quantità della pena dopo averla concordata in appello?
No. Secondo la Corte, se la quantificazione della pena (dosimetria) è stata oggetto di un accordo tra le parti in appello (art. 599-bis c.p.p.), non è possibile sollevare la stessa questione in Cassazione. Il ricorso su tale punto è inammissibile.

Cosa significa che un ricorso è dichiarato inammissibile?
Significa che la Corte di Cassazione non entra nel merito della questione sollevata dal ricorrente perché l’impugnazione manca dei requisiti previsti dalla legge. La conseguenza è la conferma della sentenza impugnata e la condanna del ricorrente al pagamento delle spese processuali e di una sanzione pecuniaria.

Qual è l’effetto principale del ‘concordato in appello’?
L’effetto principale, come chiarito dalla Corte, è preclusivo. L’accordo sulla pena non solo limita la decisione del giudice d’appello ai termini dell’accordo stesso, ma impedisce anche che le questioni oggetto del patto (come la misura della pena) possano essere riproposte nel successivo giudizio di legittimità.

La selezione delle sentenze e la raccolta delle massime di giurisprudenza è a cura di Carmine Paul Alexander TEDESCO, Avvocato a Milano, Pesaro e Benevento.

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