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Competenza per territorio: quando si consuma il reato?

La Corte di Cassazione risolve un conflitto di competenza per territorio tra due tribunali in un caso di concussione. La sentenza stabilisce che il criterio per individuare il giudice competente è il luogo in cui avviene l’effettiva consegna dell’utilità indebita (dazione), e non quello della semplice promessa. Di conseguenza, è stato dichiarato competente il tribunale nel cui circondario si è concretizzato il vantaggio illecito, in questo caso tramite la proroga di un contratto di lavoro.

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Pubblicato il 12 ottobre 2025 in Diritto Penale, Giurisprudenza Penale, Procedura Penale

Competenza per Territorio: Dove si Giudica il Reato di Concussione?

La determinazione della competenza per territorio è un pilastro del diritto processuale penale, poiché stabilisce quale tribunale, geograficamente, abbia il diritto e il dovere di giudicare un determinato reato. Una recente sentenza della Corte di Cassazione (n. 47264/2024) offre un chiarimento fondamentale su questo principio, in particolare per il delitto di concussione. La decisione risolve un conflitto tra due tribunali, stabilendo un criterio preciso per individuare il locus commissi delicti.

I Fatti del Caso: Un Conflitto tra Tribunali

Il caso nasce da un procedimento penale per vari reati, tra cui quello più grave di concussione. Inizialmente, il Tribunale di Siracusa, con una sentenza del 2023, aveva dichiarato la propria incompetenza territoriale, trasferendo gli atti al Tribunale di Catania. Quest’ultimo, a sua volta, ha sollevato un conflitto di competenza, ritenendo che il giudizio spettasse proprio al Tribunale di Siracusa. Questa situazione di stallo, nota come conflitto negativo di competenza, ha reso necessario l’intervento della Corte di Cassazione per stabilire quale dei due giudici dovesse procedere.

La Questione Giuridica: Quando e Dove si Consuma il Reato?

Il cuore della disputa legale riguardava l’individuazione del momento e del luogo di consumazione del reato di concussione. Secondo il Tribunale di Siracusa, il reato si era perfezionato a Catania, luogo in cui era avvenuta l’interlocuzione con la vittima e dove era stata strappata la promessa indebita. Al contrario, il Tribunale di Catania sosteneva che il reato si fosse consumato ad Augusta (nel circondario di Siracusa), dove si era verificata la dazione effettiva dell’utilità, consistente nella proroga di un contratto di lavoro imposta alla vittima. La risoluzione del conflitto dipendeva quindi dalla risposta a una domanda cruciale: ai fini della competenza per territorio, prevale il luogo della promessa o quello della consegna del vantaggio illecito?

La Competenza per Territorio secondo la Cassazione

La Corte di Cassazione ha risolto il conflitto dichiarando la competenza del Tribunale di Siracusa. I giudici supremi hanno ribadito un principio consolidato nella giurisprudenza: nel delitto di concussione, qualora alla promessa segua l’effettiva dazione dell’utilità, il reato si considera consumato nel momento e nel luogo in cui tale dazione avviene. La semplice promessa, infatti, rappresenta un momento intermedio, ma è con la consegna del vantaggio che il reato raggiunge il suo pieno compimento.

Le Motivazioni della Corte

La Corte ha motivato la sua decisione richiamando la propria giurisprudenza costante (tra cui Cass. n. 28431/2013). Si è sottolineato che, per individuare la competenza per territorio in presenza di reati connessi, si deve fare riferimento all’imputazione formulata dal pubblico ministero, a meno che questa non contenga errori macroscopici e immediatamente percepibili. Nel caso di specie, l’imputazione indicava correttamente Augusta (SR) come locus commissi delicti, poiché è lì che si era realizzata la proroga del contratto, ovvero la concreta “dazione di utilità”. La condotta di costrizione avvenuta a Catania, pur rilevante, non segna il momento consumativo del reato, che invece coincide con l’ottenimento effettivo del vantaggio illecito.

Conclusioni: Implicazioni Pratiche della Sentenza

Questa pronuncia rafforza un criterio chiaro e oggettivo per determinare la competenza per territorio nei reati contro la pubblica amministrazione come la concussione. La decisione stabilisce che il focus deve essere posto sull’effettivo conseguimento dell’utilità da parte dell’agente. Questo principio non solo fornisce certezza giuridica agli operatori del diritto, ma garantisce anche che il processo si svolga nel luogo dove il reato ha prodotto i suoi effetti più concreti e tangibili, facilitando l’accertamento dei fatti. La sentenza ribadisce, infine, la centralità dell’imputazione provvisoria come guida per il giudice nella fase iniziale del procedimento.

In un reato di concussione, qual è il luogo che determina la competenza per territorio?
La competenza per territorio si determina nel luogo in cui avviene l’effettiva dazione dell’utilità, ovvero la consegna del vantaggio indebito, e non nel luogo in cui viene fatta la promessa.

Se la promessa indebita avviene in una città e la consegna dell’utilità in un’altra, quale tribunale è competente?
È competente il tribunale del luogo in cui avviene la consegna effettiva dell’utilità, poiché è in quel momento che il reato si considera consumato ai fini della determinazione della competenza.

Il giudice può discostarsi dall’imputazione formulata dal pubblico ministero per decidere sulla competenza?
No, il giudice deve attenersi all’imputazione provvisoria formulata dal pubblico ministero per determinare la competenza, a meno che questa non contenga errori macroscopici ed immediatamente percepibili.

La selezione delle sentenze e la raccolta delle massime di giurisprudenza è a cura di Carmine Paul Alexander TEDESCO, Avvocato a Milano, Pesaro e Benevento.

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