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Competenza giudice esecuzione: la sezione non conta

La Corte di Cassazione dichiara inammissibile il ricorso di un condannato che contestava la competenza del giudice dell’esecuzione. L’imputato sosteneva che, a seguito di un annullamento con rinvio parziale, la sua esecuzione dovesse essere trattata dalla sezione di rinvio. La Corte ha stabilito che la competenza del giudice dell’esecuzione appartiene all’ufficio giudiziario nella sua interezza (es. la Corte d’Appello) e non alla singola sezione interna, la cui ripartizione del lavoro è una mera questione organizzativa.

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Pubblicato il 7 agosto 2025 in Diritto Penale, Giurisprudenza Penale, Procedura Penale

Competenza Giudice Esecuzione: Perché la Sezione Interna del Tribunale non è Rilevante

Nell’ambito della procedura penale, la fase dell’esecuzione della pena è cruciale e governata da regole precise. Una recente sentenza della Corte di Cassazione ha offerto un importante chiarimento sulla competenza del giudice dell’esecuzione, stabilendo un principio fondamentale: ciò che conta è l’ufficio giudiziario nel suo complesso, non la specifica sezione interna che tratta il fascicolo. Questa pronuncia dirime i dubbi che possono sorgere, specialmente in casi complessi con più imputati e annullamenti parziali delle sentenze.

I Fatti del Caso: Revoca dell’Indulto e Competenza Contestata

Il caso trae origine dal ricorso di un soggetto condannato avverso un’ordinanza della Corte d’Appello, in funzione di giudice dell’esecuzione. Tale ordinanza aveva disposto due misure significative: la revoca di un indulto precedentemente concesso e l’applicazione della misura di sicurezza della libertà vigilata per tre anni. La revoca era scaturita da una successiva condanna definitiva a dieci anni di reclusione per il grave reato di associazione di tipo mafioso (art. 416 bis c.p.).

La difesa del ricorrente non contestava il merito della decisione, ma sollevava una questione puramente procedurale: l’incompetenza del giudice. Sosteneva che, poiché la sentenza di condanna era stata parzialmente annullata dalla Cassazione (sebbene per la posizione di un altro coimputato) e rinviata a una diversa sezione della stessa Corte d’Appello, quest’ultima sezione avrebbe dovuto essere competente per ogni aspetto esecutivo, inclusa la sua posizione.

La Competenza del Giudice dell’Esecuzione secondo la Cassazione

La Corte di Cassazione ha respinto il ricorso, definendolo manifestamente infondato e cogliendo l’occasione per ribadire un principio cardine del diritto processuale penale. La tesi difensiva, sebbene apparentemente logica, si fondava su un’errata interpretazione del concetto di competenza.

L’Ufficio Giudiziario vs. la Singola Sezione

Il cuore della decisione risiede nella distinzione tra “ufficio giudiziario” e “sezione” o “giudice persona fisica”. La competenza a decidere in fase esecutiva è attribuita dalla legge all’ufficio giudiziario (ad esempio, la Corte d’Appello di Napoli nel suo insieme) e non a una sua specifica articolazione interna. La suddivisione del lavoro tra le varie sezioni di un tribunale è una “questione tabellare”, ovvero una regola di organizzazione interna che non ha nulla a che vedere con la competenza in senso tecnico-giuridico, né con la capacità del giudice come previsto dal codice.

Il Principio dell’Unicità del Giudice dell’Esecuzione

Anche nei casi di annullamento con rinvio, la giurisprudenza che individua nel giudice del rinvio il soggetto competente per l’esecuzione si riferisce sempre all’ufficio giudiziario nella sua interezza. Pertanto, che a decidere sia stata la Prima Sezione anziché la Quinta (quella del giudizio di rinvio) è del tutto irrilevante ai fini della validità del provvedimento, poiché entrambe appartengono al medesimo ufficio giudiziario competente: la Corte d’Appello.

le motivazioni

La Corte Suprema ha motivato la sua decisione di inammissibilità basandosi su un’interpretazione consolidata delle norme sulla competenza. L’articolo 665 del codice di procedura penale, che disciplina la competenza del giudice dell’esecuzione, si riferisce all’ufficio giudiziario e non alla specifica sezione o al singolo magistrato. La suddivisione interna del lavoro è regolata da circolari e tabelle organizzative che non hanno la forza di legge processuale per determinare la competenza. Di conseguenza, l’eccezione sollevata dal ricorrente era priva di fondamento giuridico. La Cassazione ha chiarito che confondere l’assegnazione interna di un fascicolo con una questione di competenza giurisdizionale è un errore. Il principio secondo cui il giudice del rinvio assume la competenza esecutiva è valido, ma va inteso come riferimento all’intero ufficio giudiziario designato per il nuovo giudizio, non alla specifica sezione che materialmente lo celebra.

le conclusioni

In conclusione, la sentenza rafforza un principio di stabilità e certezza del diritto: le questioni di mera organizzazione interna di un tribunale non possono essere utilizzate per invalidare atti processuali. La competenza è un presupposto processuale rigorosamente definito dalla legge e non può essere influenzato da dinamiche tabellari. Dichiarando il ricorso inammissibile, la Cassazione ha confermato la piena legittimità dell’ordinanza impugnata e ha condannato il ricorrente al pagamento delle spese processuali e di una sanzione pecuniaria, ribadendo che le impugnazioni basate su argomenti manifestamente infondati non solo vengono respinte, ma comportano anche conseguenze economiche per chi le propone senza una solida base giuridica.

A chi spetta la competenza per l’esecuzione di una sentenza penale?
La competenza spetta all’ufficio giudiziario nel suo complesso (es. la Corte d’Appello) e non a una specifica persona fisica o a una singola sezione interna a cui è assegnato il caso.

Se la Cassazione annulla parzialmente una sentenza e la rinvia a un’altra sezione della Corte d’Appello, quale sezione è competente per l’esecuzione nei confronti di un imputato la cui posizione era definitiva?
La competenza per l’esecuzione appartiene all’ufficio giudiziario di rinvio nel suo insieme. Il fatto che l’esecuzione sia gestita da una sezione diversa da quella che ha celebrato il nuovo giudizio di rinvio non costituisce un vizio di competenza, ma attiene alla mera organizzazione interna del lavoro.

La suddivisione dei casi tra le diverse sezioni di un tribunale ha valore di competenza?
No, la suddivisione degli affari tra le sezioni attiene a una “questione tabellare”, ovvero all’organizzazione interna dell’ufficio giudiziario. Non riguarda la capacità o la competenza del giudice ai sensi del codice di procedura penale.

La selezione delle sentenze e la raccolta delle massime di giurisprudenza è a cura di Carmine Paul Alexander TEDESCO, Avvocato a Milano, Pesaro e Benevento.

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