LexCED: l'assistente legale basato sull'intelligenza artificiale AI. Chiedigli un parere, provalo adesso!

Circostanze attenuanti furto: quando sono escluse?

Un individuo condannato per furto ha presentato ricorso in Cassazione, chiedendo il riconoscimento della non punibilità per particolare tenuità del fatto e la concessione di diverse circostanze attenuanti. La Corte Suprema ha dichiarato il ricorso inammissibile, specificando che il comportamento abituale dell’imputato, con precedenti reati contro il patrimonio, osta all’applicazione della tenuità del fatto. Inoltre, il furto di un telefono cellulare non costituisce un danno di valore quasi irrisorio tale da giustificare l’attenuante del danno lieve. Anche la richiesta di attenuanti generiche è stata respinta poiché la decisione del giudice di merito era adeguatamente motivata.

Prenota un appuntamento

Per una consulenza legale o per valutare una possibile strategia difensiva prenota un appuntamento.

La consultazione può avvenire in studio a Milano, Pesaro, Benevento, oppure in videoconferenza.

02.37901052
8:00 – 20:00
(Lun - Sab)
Pubblicato il 8 novembre 2025 in Diritto Penale, Giurisprudenza Penale, Procedura Penale

Circostanze attenuanti furto: la Cassazione chiarisce i limiti

L’applicazione delle circostanze attenuanti furto e dell’istituto della particolare tenuità del fatto sono spesso al centro del dibattito giudiziario. Una recente ordinanza della Corte di Cassazione (n. 12041/2024) offre importanti chiarimenti sui criteri che ne escludono l’applicazione, in particolare quando l’imputato ha un comportamento criminale abituale e il valore del bene sottratto non è irrisorio. La decisione consolida principi fondamentali, delineando un perimetro netto per la valutazione della gravità del reato e della personalità del reo.

I Fatti di Causa: Dal Furto al Ricorso in Cassazione

Il caso trae origine da una condanna per il delitto di furto confermata dalla Corte di Appello di Perugia. L’imputato, ritenuto responsabile della sottrazione di un telefono cellulare, ha proposto ricorso per Cassazione affidandosi a tre motivi principali. In primo luogo, ha lamentato la mancata applicazione della causa di non punibilità per particolare tenuità del fatto, prevista dall’art. 131-bis del codice penale. In secondo luogo, ha contestato il diniego della circostanza attenuante del danno di speciale tenuità (art. 62 n. 4 c.p.). Infine, ha criticato la mancata concessione delle circostanze attenuanti generiche.

L’Analisi della Corte sulle circostanze attenuanti furto

La Corte di Cassazione ha dichiarato il ricorso inammissibile, giudicando tutti i motivi manifestamente infondati e non consentiti. L’analisi della Suprema Corte si è soffermata sui requisiti specifici richiesti dalla legge per l’applicazione dei benefici invocati dal ricorrente.

Il Rifiuto della Particolare Tenuità del Fatto per Comportamento Abituale

Il primo motivo di ricorso è stato respinto sulla base del comportamento “abituale” dell’imputato. La Corte ha richiamato un principio consolidato delle Sezioni Unite, secondo cui il comportamento è abituale quando l’autore, anche dopo il reato per cui si procede, ha commesso almeno altri due illeciti. Nel caso specifico, l’imputato era stato protagonista di numerosi altri reati contro il patrimonio, una condizione che osta alla configurabilità della causa di non punibilità per particolare tenuità del fatto, indipendentemente dalla lieve entità del singolo episodio criminoso.

L’Esclusione dell’Attenuante del Danno di Lieve Entità

Anche il secondo motivo è stato ritenuto infondato. La Corte ha ribadito che la concessione dell’attenuante del danno patrimoniale di speciale tenuità presuppone che il pregiudizio economico sia lievissimo, quasi irrisorio. La valutazione deve considerare non solo il valore intrinseco del bene sottratto, ma anche gli ulteriori effetti pregiudizievoli subiti dalla vittima. Secondo i giudici, un telefono cellulare non è un bene di scarso valore, rendendo quindi inapplicabile la specifica attenuante. È stato inoltre precisato che la capacità economica della persona offesa di sopportare il danno è del tutto irrilevante ai fini di tale valutazione.

La Negazione delle Attenuanti Generiche

Infine, la Corte ha dichiarato inammissibile il motivo relativo al diniego delle attenuanti generiche. I giudici di legittimità hanno ricordato che il loro sindacato non può estendersi al merito della decisione, specialmente quando, come nel caso in esame, la Corte d’Appello aveva fornito una motivazione logica e conforme ai principi di legge (artt. 132 e 133 c.p.) per negare il beneficio. Il ricorso si limitava a deduzioni generiche senza un reale confronto con le ragioni esposte nella sentenza impugnata.

Le Motivazioni della Decisione

La decisione della Corte si fonda su principi giuridici consolidati. La non punibilità per tenuità del fatto non può essere un salvacondotto per chi delinque abitualmente, poiché la sua finalità è quella di escludere la sanzione per fatti episodici e di minima offensività. Allo stesso modo, l’attenuante del danno lieve richiede una valutazione oggettiva del pregiudizio, che nel caso del furto di uno smartphone non può essere considerato irrisorio. La Suprema Corte ha quindi confermato che la valutazione discrezionale del giudice di merito sulla concessione delle attenuanti generiche è insindacabile in sede di legittimità se correttamente motivata.

Le Conclusioni: Implicazioni Pratiche della Sentenza

L’ordinanza ribadisce che la valutazione del reato non può essere parcellizzata, ma deve tenere conto del contesto complessivo e della storia criminale del soggetto. Per gli operatori del diritto, questa pronuncia è un monito a non invocare benefici di legge in modo generico, ma a confrontarsi puntualmente con i presupposti normativi e giurisprudenziali. Per i cittadini, la decisione chiarisce che la giustizia penale considera la reiterazione dei reati come un indice di pericolosità sociale che impedisce l’accesso a trattamenti sanzionatori più miti, anche a fronte di un singolo reato di modesta entità.

Quando il comportamento di un imputato è considerato “abituale” ai fini dell’esclusione della non punibilità per tenuità del fatto?
Secondo la Corte, il comportamento è considerato abituale quando l’autore ha commesso almeno due illeciti oltre a quello per cui si sta procedendo, anche se commessi successivamente. Questo dimostra una tendenza a delinquere che preclude il beneficio.

Il furto di un telefono cellulare può integrare la circostanza attenuante del danno di lieve entità?
No. La Corte di Cassazione ha stabilito che un telefono cellulare non è un bene di valore economico pressoché irrisorio. Di conseguenza, il suo furto non permette di applicare l’attenuante prevista per i danni patrimoniali di speciale tenuità.

È possibile contestare in Cassazione la decisione di un giudice di non concedere le circostanze attenuanti generiche?
Generalmente no. La Corte di Cassazione ha chiarito che non può sindacare nel merito tale decisione se questa è motivata in modo logico e conforme alla legge, basandosi sui principi enunciati dagli artt. 132 e 133 del codice penale.

La selezione delle sentenze e la raccolta delle massime di giurisprudenza è a cura di Carmine Paul Alexander TEDESCO, Avvocato a Milano, Pesaro e Benevento.

Desideri approfondire l'argomento ed avere una consulenza legale?

Prenota un appuntamento. La consultazione può avvenire in studio a Milano, Pesaro, Benevento, oppure in videoconferenza / conference call e si svolge in tre fasi.

Prima dell'appuntamento: analisi del caso prospettato. Si tratta della fase più delicata, perché dalla esatta comprensione del caso sottoposto dipendono il corretto inquadramento giuridico dello stesso, la ricerca del materiale e la soluzione finale.

Durante l’appuntamento: disponibilità all’ascolto e capacità a tenere distinti i dati essenziali del caso dalle componenti psicologiche ed emozionali.

Al termine dell’appuntamento: ti verranno forniti gli elementi di valutazione necessari e i suggerimenti opportuni al fine di porre in essere azioni consapevoli a seguito di un apprezzamento riflessivo di rischi e vantaggi. Il contenuto della prestazione di consulenza stragiudiziale comprende, difatti, il preciso dovere di informare compiutamente il cliente di ogni rischio di causa. A detto obbligo di informazione, si accompagnano specifici doveri di dissuasione e di sollecitazione.

Il costo della consulenza legale è di € 150,00.

02.37901052
8:00 – 20:00
(Lun - Sab)

Articoli correlati