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Avviso orale e guida: quando non è reato? Cassazione

La Corte di Cassazione, con la sentenza n. 5831/2024, ha annullato la condanna di un uomo accusato di aver guidato con patente revocata dopo aver ricevuto un avviso orale. La Corte ha stabilito che l’avviso orale ‘semplice’ del Questore è un atto amministrativo e non una misura di prevenzione personale. Di conseguenza, la violazione non integra il reato previsto dall’art. 73 del D.Lgs. 159/2011, portando all’assoluzione perché il fatto non sussiste.

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Pubblicato il 31 ottobre 2025 in Diritto Penale, Giurisprudenza Penale, Procedura Penale

Avviso Orale Semplice e Guida: La Cassazione Fa Chiarezza sul Reato

La Corte di Cassazione, con la recente sentenza n. 5831 del 2024, ha fornito un chiarimento fondamentale in materia di misure di prevenzione, stabilendo che la guida di un veicolo dopo aver ricevuto un avviso orale ‘semplice’ da parte del Questore non costituisce reato. Questa decisione annulla una precedente condanna e traccia una linea netta tra gli atti amministrativi di monito e le vere e proprie misure di prevenzione che limitano la libertà personale.

I Fatti di Causa

Il caso riguardava un cittadino condannato sia in primo grado dal Tribunale di Pescara sia in appello dalla Corte di Appello di L’Aquila. L’accusa era quella prevista dall’art. 73 del D.Lgs. n. 159 del 2011, per aver guidato un autocarro nel giugno 2020, nonostante la sua patente fosse stata revocata e avesse ricevuto un avviso orale dal Questore.

L’imputato ha presentato ricorso per cassazione, sostenendo un’erronea applicazione della legge penale. La sua difesa si basava su un punto cruciale: il reato contestato presuppone l’emissione di una misura di prevenzione personale con provvedimento definitivo. L’avviso orale, secondo il ricorrente, non rientra in questa categoria, essendo un mero provvedimento amministrativo.

La Distinzione tra Avviso Orale ‘Semplice’ e ‘Rafforzato’

Il cuore della questione giuridica ruota attorno alla natura dell’avviso orale emesso dal Questore. La normativa (D.Lgs. 159/2011, art. 3) distingue due tipologie di avviso:

1. Avviso Orale ‘Semplice’ (comma 2): Un invito formale a tenere una condotta conforme alla legge, rivolto a persone ritenute socialmente pericolose. Ha la natura di un monito amministrativo.
2. Avviso Orale ‘Rafforzato’ (comma 4): Un provvedimento più incisivo, con cui il Questore può imporre divieti specifici (es. possedere determinati apparati di comunicazione, accedere a locali pubblici, ecc.). Questo tipo di avviso, per le limitazioni che comporta, assume la natura di una misura di prevenzione.

Nel caso di specie, al conducente era stato notificato un avviso orale ‘semplice’, privo delle prescrizioni aggiuntive previste dal comma 4.

Le Motivazioni della Cassazione

La Suprema Corte ha accolto pienamente la tesi difensiva, giudicando il ricorso fondato. Richiamando un suo precedente orientamento (Sez. I, n. 36857 del 2023), il Collegio ha ribadito un principio di diritto ormai consolidato: il reato di cui all’art. 73 del D.Lgs. 159/2011 non è integrato dalla guida di un autoveicolo da parte del destinatario di un mero avviso orale ‘semplice’.

La ragione è che tale avviso, in assenza delle prescrizioni e dei divieti previsti dal comma 4 dell’art. 3, non costituisce una misura di prevenzione personale. Esso non comporta alcuna limitazione alla libertà personale del destinatario, ma si limita a essere un’ammonizione. Per configurare il reato, è necessario che la guida avvenga in violazione di una misura di prevenzione personale definitiva, come la sorveglianza speciale o un avviso orale ‘rafforzato’.

Le Conclusioni

In conclusione, la Corte di Cassazione ha annullato senza rinvio la sentenza di condanna, con la formula “perché il fatto non sussiste”. Questa pronuncia chiarisce che le conseguenze penali previste per la guida senza patente in violazione di misure di prevenzione si applicano solo quando la misura in questione incide concretamente sulla libertà della persona. Un semplice avviso orale non è sufficiente a far scattare la sanzione penale. La decisione ha importanti implicazioni pratiche, poiché distingue nettamente tra gli atti di polizia con funzione di monito e le misure giudiziarie che limitano i diritti fondamentali, garantendo una corretta e proporzionata applicazione della legge penale.

Guidare un veicolo dopo aver ricevuto un ‘avviso orale semplice’ del Questore costituisce reato?
No. Secondo la Corte di Cassazione, la guida dopo un avviso orale ‘semplice’ non integra il reato previsto dall’art. 73 del D.Lgs. 159/2011, perché tale avviso non è una misura di prevenzione personale che limita la libertà individuale.

Qual è la differenza rilevante tra avviso orale ‘semplice’ e ‘rafforzato’?
L’avviso orale ‘semplice’ è un mero monito amministrativo a tenere una condotta lecita. L’avviso orale ‘rafforzato’ (previsto dall’art. 3, comma 4, D.Lgs. 159/2011) include prescrizioni e divieti specifici, configurandosi come una vera misura di prevenzione la cui violazione può avere conseguenze penali.

Perché la Corte ha annullato la sentenza con la formula ‘il fatto non sussiste’?
La Corte ha utilizzato questa formula perché ha accertato che il comportamento dell’imputato (guidare dopo un avviso orale semplice), sebbene effettivamente avvenuto, non corrisponde alla fattispecie descritta dalla norma penale contestata. In altre parole, l’azione non costituisce un reato, rendendo inutile un nuovo processo.

La selezione delle sentenze e la raccolta delle massime di giurisprudenza è a cura di Carmine Paul Alexander TEDESCO, Avvocato a Milano, Pesaro e Benevento.

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