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Avviso difensore alcoltest: quando eccepire la nullità

La Corte di Cassazione ha annullato una condanna per guida in stato di ebbrezza, stabilendo un principio fondamentale sui termini per sollevare la nullità dell’alcoltest. Nel caso di procedimento iniziato con decreto penale, l’eccezione per il mancato avviso difensore alcoltest può essere sollevata fino alla deliberazione della sentenza di primo grado, e non necessariamente nell’atto di opposizione. La Corte ha ritenuto tempestiva l’eccezione sollevata in dibattimento e, data la nullità dell’accertamento, ha annullato la sentenza perché il fatto non sussiste.

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Pubblicato il 25 ottobre 2025 in Diritto Penale, Giurisprudenza Penale, Procedura Penale

Avviso difensore alcoltest: la Cassazione fissa i termini per la nullità

Una recente sentenza della Corte di Cassazione (n. 1947/2024) ha ribadito un principio cruciale in materia di guida in stato di ebbrezza, chiarendo definitivamente i termini per contestare la validità degli accertamenti tossicologici. La questione centrale riguarda il momento ultimo per eccepire la nullità derivante dal mancato avviso difensore alcoltest, specialmente quando il procedimento penale inizia con un decreto penale di condanna. La Corte ha stabilito che tale eccezione non è tardiva se sollevata nel corso del dibattimento di primo grado.

I Fatti di Causa

Il caso trae origine da un incidente stradale notturno che ha visto coinvolta una sola autovettura. La conducente, dopo aver perso autonomamente il controllo del veicolo, si schiantava violentemente contro il guardrail. Soccorsa e trasportata in ospedale in stato confusionale, acconsentiva a un prelievo ematico per le analisi tossicologiche. L’esito dell’esame rivelava un tasso alcolemico di 1,53 g/l, ben al di sopra del limite legale. Tuttavia, durante le operazioni di accertamento, alla conducente non veniva comunicato il suo diritto di farsi assistere da un difensore di fiducia, come previsto dalla legge.

L’Iter Processuale e la questione della nullità

Sulla base di questi accertamenti, veniva emesso un decreto penale di condanna. La donna proponeva opposizione, dando inizio a un processo dibattimentale. Durante il giudizio di primo grado, la difesa sollevava l’eccezione di nullità dell’accertamento del tasso alcolemico, proprio a causa del mancato avviso. Sia il Tribunale di primo grado che la Corte d’Appello, però, ritenevano l’eccezione tardiva. Secondo i giudici di merito, nel caso di procedimento per decreto, tale nullità avrebbe dovuto essere dedotta nell’atto stesso di opposizione e non successivamente.

La Decisione della Corte di Cassazione sull’avviso al difensore

La Suprema Corte ha accolto il ricorso della difesa, cassando la sentenza di condanna. Gli Ermellini hanno ribadito un orientamento giurisprudenziale consolidato, definendo la violazione dell’obbligo di dare l’avviso difensore alcoltest come una nullità a regime intermedio. Questo tipo di nullità, secondo il codice di procedura penale, deve essere eccepita entro termini precisi.

Le Motivazioni

La Corte ha spiegato che le norme sulla nullità (artt. 180 e 182 c.p.p.) sono di stretta interpretazione e non prevedono eccezioni per i procedimenti che iniziano con un decreto penale. Il momento ultimo per sollevare la nullità a regime intermedio è la deliberazione della sentenza di primo grado. Pertanto, averla sollevata nel corso del dibattimento, anche se successivo all’atto di opposizione, è da considerarsi tempestivo. I giudici di merito hanno errato nel dichiarare l’intempestività, applicando una regola non prevista dalla legge. L’omissione dell’avviso era un dato pacifico emerso dall’istruttoria, e la sua nullità, una volta eccepita correttamente, non poteva essere ignorata.

Le Conclusioni

L’accoglimento del ricorso ha portato all’annullamento senza rinvio della sentenza impugnata “perché il fatto non sussiste”. La dichiarazione di nullità dell’accertamento ha reso tale prova inutilizzabile. Senza la prova del tasso alcolemico, è venuto meno l’elemento costitutivo del reato contestato. Questa pronuncia sottolinea l’importanza inderogabile delle garanzie difensive fin dalle prime fasi del procedimento, anche per atti urgenti come l’alcoltest, e chiarisce che i diritti dell’indagato non possono subire compressioni a seconda del rito processuale scelto.

Qual è la conseguenza del mancato avviso al conducente della facoltà di farsi assistere da un difensore durante l’alcoltest?
La mancata comunicazione di questa facoltà determina una nullità di ordine generale a regime intermedio dell’accertamento. Se eccepita tempestivamente, rende l’esame inutilizzabile come prova nel processo.

In un procedimento iniziato con decreto penale di condanna, entro quando si può eccepire la nullità per il mancato avviso?
Secondo la Corte di Cassazione, la nullità può essere eccepita fino alla deliberazione della sentenza di primo grado. Non è necessario che sia sollevata già nell’atto di opposizione al decreto penale.

Perché la Corte di Cassazione ha annullato la sentenza “perché il fatto non sussiste”?
La Corte ha annullato la sentenza con questa formula perché, una volta dichiarata la nullità e quindi l’inutilizzabilità dell’alcoltest, è venuta a mancare la prova principale dello stato di ebbrezza. Senza tale prova, il fatto-reato non può essere dimostrato e, di conseguenza, non sussiste dal punto di vista processuale.

La selezione delle sentenze e la raccolta delle massime di giurisprudenza è a cura di Carmine Paul Alexander TEDESCO, Avvocato a Milano, Pesaro e Benevento.

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