Ordinanza di Cassazione Penale Sez. 7 Num. 11892 Anno 2025
Penale Ord. Sez. 7 Num. 11892 Anno 2025
Presidente: COGNOME
Relatore: COGNOME
Data Udienza: 11/03/2025
ORDINANZA
sul ricorso proposto da:
NOME nato a GENOVA il 10/04/1979
avverso la sentenza del 03/10/2024 della CORTE APPELLO di TORINO
dato avviso alle parti;
udita la relazione svolta dal Consigliere NOME COGNOME;
MOTIVI DELLA DECISIONE
Con la sentenza indicata in epigrafe, la Corte di appello di Torino ha confermato la sentenza del Tribunale di Alessandria emessa in data 02.05.2024 che aveva condannato NOME NOME per il reato di cui all’art. 186, co.1, 2 lett. c) e 2 sexies del D.Lvo. n. 285 del 30 aprile 1992.
L’imputato ha proposto ricorso per Cassazione avverso la sentenza della Corte di appello. In primo luogo, solleva questione di legittimità costituzionale in relazione agli artt. 354, co. 3 cod. proc. pen., 117 e/o 114 disp. att. cod. proc. pen. per contrasto con gli artt. 3 e 24, co.2 Cost..Deduce inoltre, con un primo motivo, vizio di motivazione per travisamento dei fatti in relazione alla mancata prova dell’assolvimento dell’obbligo di cui all’art. 114 disp. att. cod. proc. pen. da parte della PG; con un secondo motivo, vizio di motivazione e violazione di legge in relazione agli artt. 178 lett. c) cod. proc. pen. e 113, disp. att. cod. proc. pen., in combinato disposto con gli artt. 352 e 354, co. 2 e 3 cod. proc. pen., per non avere ritenuto necessario, nel caso di specie, che i controlli venissero effettuati da ufficiali di polizia giudiziaria; con un ul motivo, vizio di motivazione e violazione di legge in relazione all’asserito regolare funzionamento dell’etilometro da parte della Corte di appello.
La questione di legittimità costituzionale prospettata è manifestamente infondata. La norma, come costantemente interpretata da questa Corte di legittimità, non impone alla polizia giudiziaria di dare avviso al difensore di fiducia dell’interessato preventivamente al compimento dell’atto, ma solo di notiziare l’imputato della facoltà di farsi assistere da un difensore (cfr. Sez.4, n. /96/ del bi1Z/2U13, Rv. 25t3b14, secondo cui, in tema di guida in stato ebbrezza alcolica, l’accertamento strumentale di tale stato – cosiddetto alcoltest – costituisce atto di polizia giudiziaria urgente ed indifferibile cu difensore può assistere senza essere previamente avvisato, dovendo la PG unicamente avvertire la persona sottoposta alle indagini della facoltà di farsi assistere da difensore di fiducia). Di conseguenza, è del tutto inconferente la questione relativa alla attivazione del procedimento per la nomina del difensore d’ufficio.
Il primo motivo è manifestamente infondato. La Corte territoriale ha correttamente ritenuto assolto l’obbligo di avviso ex art. 114 disp. att. cod. proc. pen. in base al contenuto del verbale di accertamenti urgenti dell’8 ottobre 2019 e dalla testimonianza di uno degli agenti operanti. Invero, in tema di guida in stato di ebbrezza, è sufficiente, per ritenere adempiuto
l’obbligo di previo avviso al conducente coinvolto in un incidente stradal farsi assistere da un difensore di fiducia, che tanto risulti nel ve Sez. 3 – , n. 39881 del 01/03/2023,Rv. 285113;Sez. 4 – , n. 5011 del 04/ /2018, Rv. 274978 – 01). Inoltre, va considerato che nel caso di specie circostanza è stata anche confermata dall’agente operante, il che sarebbe per sé, sufficiente a fornire la prova dell’a (Sez. 4 – n. 3725 dei 10/09/2019, Rv. 278027 01; Sez. 4 -, n. 18349 del 29/04/2021,Rv. 281169 01).
E’ manifestamente infondato anche il secondo motivo. In caso di attività compiuta, ai sensi dell’art. 354 cos. proc. pen., da agenti da ufficiali di polizia giudiziaria, il giudice ha il compito di verificare se hanno agito in una situazione caratterizzata dalla necessità e dell’urge che GLYPH sono GLYPH i GLYPH presupposti GLYPH di GLYPH legittimità GLYPH dell’atto GLYPH compiuto (Sez. 2, n. 5651 del 11/01/2007, Rv. 236124 01 Sez. 3, n. 42899 del 28/09/2004, Rv. 229921 – 01). La sentenza impugnata valorizza, con motivazione esaustiva ed aderente ai principi, come dal deposizione degli operanti fosse plasticamente emersa l’urgenza di procedere riscontrandosi in capo all’odierno imputato i classici sintomi dell’ebbr alcolica, e dovendosi quindi urgentemente procedere ai controlli, stante rapida modificabilità della situazione psicofisica determinata dall’assorbime di alcool.
Stesse considerazioni si impongono quanto terzo motivo, inerente al ma funzionamento dell’etilometro impiegato. La Corte territoriale ha fatto corr applicazione dei più recenti approdi della giurisprudenza di questa Cor secondo cui l’esito positivo dell’alcoltest costituisce prova dello s ebbrezza – stante l’affidabilità di tale strumento in ragione dei co periodici rivolti a verificarne li perdurante funzionamento successivamen all’omologazione e atta. taratura – con la conseguenza che è onere della dif dell’imputato fornire la prova contraria a detto accertamento, dimostran l’assenza o l’inattualità dei prescritti controlli, tramite l’escus dirigente del reparto addetto ai controlli o la produzione di copia del li metrologico dell’etilometro (Sez. 4, n. 11679 del 15/12/2020, dep. 202 COGNOME, Rv. 280958; GLYPH (Sez. 4 – n. 31843 del 17/05/2023, Nadal, Rv. 285065 – 01Sez. 4, n. 33978 del 17/03/2021, COGNOME, Rv. 281828 01).
Per tali ragioni il ricorso deve essere dichiarato inammissibile, c conseguente condanna del ricorrente al pagamento delle spese processuali e non sussistendo ipotesi di esonero, al versamento di una somma alla Cassa
P
delle ammende, cleterminabile in euro tremila, ai sensi dell’art. 616 cod. p pen.
P.Q.M.
Dichiara inammissibile il ricorso e condanna il ricorrente al pagamento del spese processuali e della somma di euro tremila da versare alla Cassa del ammende.
Così deciso in Roma, in data 11 marzo 2025.