LexCED: l'assistente legale basato sull'intelligenza artificiale AI. Chiedigli un parere, provalo adesso!

Aumento di pena: ricalcolo per incostituzionalità

La Corte di Cassazione, con la sentenza n. 20538/2024, ha stabilito che l’aumento di pena applicato per un reato satellite, nell’ambito di un reato continuato, deve essere ricalcolato qualora la cornice edittale di quel reato sia stata dichiarata incostituzionale. Anche se l’aumento è tecnicamente una frazione della pena per il reato più grave, la sua quantificazione deve basarsi sulla gravità del reato satellite, valutata secondo un parametro sanzionatorio legittimo. Di conseguenza, la Corte ha annullato l’ordinanza del giudice dell’esecuzione che aveva negato la rideterminazione della pena.

Prenota un appuntamento

Per una consulenza legale o per valutare una possibile strategia difensiva prenota un appuntamento.

La consultazione può avvenire in studio a Milano, Pesaro, Benevento, oppure in videoconferenza.

02.37901052
8:00 – 20:00
(Lun - Sab)
Pubblicato il 18 novembre 2025 in Diritto Penale, Giurisprudenza Penale, Procedura Penale

Aumento di pena: la Cassazione impone il ricalcolo se la norma è incostituzionale

Una recente sentenza della Corte di Cassazione (n. 20538/2024) ha chiarito un punto fondamentale in materia di calcolo della pena nel reato continuato. Il principio affermato è che l’aumento di pena per un reato satellite deve essere ricalcolato se la norma che ne fissava la sanzione viene dichiarata incostituzionale. Questa decisione garantisce che nessuna porzione della condanna si basi su una legge illegittima, anche quando si tratta di una frazione della pena complessiva.

I Fatti del Caso: Reato Continuato e Legge Incostituzionale

Il caso riguarda un soggetto condannato per reati in materia di stupefacenti con due sentenze distinte. Successivamente, i reati sono stati unificati sotto il vincolo della continuazione, un istituto che permette di considerare più crimini come un’unica violazione più grave, con una pena base (quella per il reato più grave) aumentata per gli altri reati (detti “reati satellite”).

La particolarità risiedeva nel fatto che uno dei reati satellite era stato commesso in un periodo in cui era in vigore una cornice edittale particolarmente severa. Tale normativa, tuttavia, è stata in seguito dichiarata incostituzionale dalla Corte Costituzionale, ripristinando una disciplina sanzionatoria più mite. La difesa ha quindi richiesto al giudice dell’esecuzione di ricalcolare l’aumento di pena per quel reato satellite, alla luce della normativa più favorevole. Il giudice di primo grado aveva rigettato l’istanza, ritenendo che l’aumento fosse svincolato dalla cornice edittale specifica del reato satellite. La questione è quindi giunta dinanzi alla Corte di Cassazione.

L’Analisi della Corte e l’Impatto sull’Aumento di Pena

La Suprema Corte ha accolto il ricorso, ribaltando la decisione precedente. I giudici hanno chiarito che, sebbene l’aumento per la continuazione sia tecnicamente un incremento della pena base, la sua quantificazione non può prescindere da una valutazione della gravità concreta del reato satellite. Tale valutazione, per essere legittima, deve necessariamente avvenire in rapporto al parametro sanzionatorio legale vigente e, soprattutto, costituzionalmente valido.

In altre parole, la dichiarata illegittimità della cornice edittale di un reato satellite “contamina” anche la porzione di pena inflitta a titolo di aumento per quel reato. Di conseguenza, il giudice dell’esecuzione ha il dovere di procedere a una nuova valutazione, applicando la cornice edittale più favorevole emersa dopo la pronuncia della Corte Costituzionale.

Le Motivazioni della Decisione

La Corte di Cassazione ha basato la sua decisione su un principio di legalità sostanziale della pena. Ogni parte della sanzione inflitta a un condannato deve trovare fondamento in una norma legittima. Se la norma di riferimento per la quantificazione della pena di un reato (anche se satellite) viene meno perché incostituzionale, viene meno anche la base legale per l’aumento di pena commisurato su di essa. La Corte ha richiamato precedenti sentenze, incluse quelle delle Sezioni Unite, che avevano già stabilito un principio simile in relazione ai reati concernenti le cosiddette “droghe leggere”.

Il ragionamento della Corte è stringente: la determinazione del quantum di aumento per un reato satellite richiede una preliminare valutazione di gravità ai sensi dell’art. 133 del codice penale. Questa valutazione non può che essere rapportata alla forbice di pena che il legislatore ha previsto. Se quella forbice è incostituzionale, la valutazione è viziata e deve essere rifatta in melius, ovvero in modo più favorevole per il reo, utilizzando la cornice edittale costituzionalmente legittima.

Le Conclusioni: Principio di Diritto e Implicazioni Pratiche

La sentenza stabilisce il seguente principio di diritto: l’intervenuta dichiarazione di illegittimità costituzionale della norma che prevede la cornice edittale di un reato satellite impone al giudice dell’esecuzione di rideterminare l’aumento di pena inflitto per la continuazione. L’operazione non è automatica ma richiede una nuova e discrezionale valutazione del giudice di merito, che dovrà modulare l’aumento sulla base dei criteri dell’art. 133 c.p., ma all’interno della più favorevole cornice sanzionatoria. Questa decisione ha importanti implicazioni pratiche, aprendo la strada a istanze di rideterminazione della pena per tutti i soggetti che si trovano in situazioni analoghe, garantendo la piena conformità della pena espiata ai principi costituzionali.

Se la legge che stabilisce la pena per un reato viene dichiarata incostituzionale, cosa succede all’aumento di pena per quel reato se fa parte di un “reato continuato”?
L’aumento di pena deve essere ricalcolato. La Corte di Cassazione ha stabilito che anche la porzione di pena relativa al reato satellite deve essere rivalutata alla luce della più favorevole cornice edittale determinata dalla pronuncia di incostituzionalità.

Il giudice dell’esecuzione può rifiutarsi di ricalcolare l’aumento di pena sostenendo che si basa solo sulla pena del reato più grave?
No. Secondo la sentenza, anche nella determinazione dell’aumento per i singoli reati satellite, il giudice deve procedere a una valutazione preliminare della loro gravità, in rapporto al parametro sanzionatorio legale. Se tale parametro è incostituzionale, la valutazione va rifatta.

Qual è il criterio che il giudice deve seguire per ricalcolare l’aumento di pena per il reato satellite?
Il giudice deve rideterminare l’entità dell’aumento basandosi sui criteri dell’art. 133 del codice penale (gravità del reato), ma applicando la cornice edittale più favorevole, ovvero quella risultante dopo la dichiarazione di illegittimità costituzionale della norma precedente.

La selezione delle sentenze e la raccolta delle massime di giurisprudenza è a cura di Carmine Paul Alexander TEDESCO, Avvocato a Milano, Pesaro e Benevento.

Desideri approfondire l'argomento ed avere una consulenza legale?

Prenota un appuntamento. La consultazione può avvenire in studio a Milano, Pesaro, Benevento, oppure in videoconferenza / conference call e si svolge in tre fasi.

Prima dell'appuntamento: analisi del caso prospettato. Si tratta della fase più delicata, perché dalla esatta comprensione del caso sottoposto dipendono il corretto inquadramento giuridico dello stesso, la ricerca del materiale e la soluzione finale.

Durante l’appuntamento: disponibilità all’ascolto e capacità a tenere distinti i dati essenziali del caso dalle componenti psicologiche ed emozionali.

Al termine dell’appuntamento: ti verranno forniti gli elementi di valutazione necessari e i suggerimenti opportuni al fine di porre in essere azioni consapevoli a seguito di un apprezzamento riflessivo di rischi e vantaggi. Il contenuto della prestazione di consulenza stragiudiziale comprende, difatti, il preciso dovere di informare compiutamente il cliente di ogni rischio di causa. A detto obbligo di informazione, si accompagnano specifici doveri di dissuasione e di sollecitazione.

Il costo della consulenza legale è di € 150,00.

02.37901052
8:00 – 20:00
(Lun - Sab)

Articoli correlati