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Aumento di pena: motivazione e reato continuato

La Corte di Cassazione ha stabilito che, in caso di reato continuato, non è necessaria una motivazione specifica e dettagliata per un aumento di pena di esigua entità. Nel caso di specie, un aumento di 250 euro di multa per un reato satellite è stato ritenuto legittimo anche senza una giustificazione analitica, essendo sufficiente il richiamo ai criteri generali di adeguatezza della pena.

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Pubblicato il 3 ottobre 2025 in Diritto Penale, Giurisprudenza Penale, Procedura Penale

Aumento di Pena nel Reato Continuato: Quando la Motivazione è Obbligatoria?

L’istituto del reato continuato, disciplinato dall’art. 81 del codice penale, rappresenta un meccanismo fondamentale per la determinazione della pena quando un soggetto commette più reati in esecuzione di un medesimo disegno criminoso. La regola generale prevede l’applicazione della pena per il reato più grave, con un aumento di pena per i cosiddetti reati satellite. Ma fino a che punto il giudice è tenuto a motivare questo aumento? Una recente sentenza della Corte di Cassazione fa luce su un aspetto cruciale: l’obbligo di motivazione per aumenti di lieve entità.

Il Caso in Esame: La Contestazione sull’Aumento di Pena

Il caso trae origine da un ricorso presentato avverso una sentenza della Corte di Appello che, in parziale riforma di una decisione di primo grado, aveva rideterminato la pena nei confronti di un imputato. Il difensore lamentava, con un unico motivo, la violazione di legge in relazione all’aumento di pena operato per una contravvenzione (reato satellite), quantificato in 250,00 euro di multa. Secondo la difesa, tale aumento era stato applicato senza alcuna motivazione, violando i principi che regolano la commisurazione della sanzione.

La Decisione della Corte di Cassazione

La Suprema Corte ha dichiarato il ricorso infondato, confermando la correttezza della decisione della Corte di Appello. I giudici hanno ribadito i principi consolidati in materia, chiarendo che l’obbligo di motivazione per l’aumento di pena deve essere modulato in base all’entità dell’incremento stesso.

Le Motivazioni della Sentenza: l’Aumento di Pena Esigua

La Corte di Cassazione ha fondato la sua decisione su un principio di coerenza e proporzionalità. Richiamando un’importante pronuncia delle Sezioni Unite (n. 47127/2021), ha ricordato che il giudice, nel determinare la pena complessiva per il reato continuato, deve:

1. Individuare il reato più grave e stabilire la relativa pena base.
2. Calcolare e motivare l’aumento per ciascuno dei reati satellite in modo distinto.

Tuttavia, il grado di dettaglio richiesto per questa motivazione non è sempre lo stesso. La Corte ha precisato che, qualora gli aumenti siano di esigua entità, il giudice non è tenuto a fornire una motivazione specifica e dettagliata. In questi casi, infatti, si presume che non vi sia un abuso del potere discrezionale conferito dall’art. 132 del codice penale.

Nel caso specifico, un aumento di pena pari a 250,00 euro di multa è stato considerato di entità talmente modesta da non necessitare di una giustificazione analitica. È sufficiente, secondo la Corte, il richiamo generale al criterio di adeguatezza della pena, che implicitamente contiene tutti gli elementi di valutazione previsti dall’art. 133 c.p. (gravità del reato, capacità a delinquere del colpevole).

L’obbligo di una motivazione “rafforzata” scatta solo quando la pena si discosta significativamente dal minimo edittale, non quando, come in questo caso, l’aumento è minimo e proporzionato.

Conclusioni: Implicazioni Pratiche della Pronuncia

Questa sentenza consolida un orientamento giurisprudenziale volto a bilanciare l’esigenza di trasparenza delle decisioni giudiziarie con i principi di economia processuale. Le conclusioni pratiche sono significative:

* Discrezionalità del Giudice: Viene confermata un’ampia discrezionalità del giudice di merito nella quantificazione degli aumenti di pena per i reati satellite, specialmente se di lieve entità.
* Onere della Motivazione: L’onere di fornire una motivazione dettagliata è direttamente proporzionale all’entità dell’aumento applicato. Per incrementi minimi, una motivazione sintetica o implicita è considerata sufficiente.
* Prevedibilità della Decisione: Per le difese, diventa più difficile contestare in Cassazione aumenti sanzionatori modesti per carenza di motivazione, a meno che non si possa dimostrare una manifesta illogicità o violazione dei limiti di legge.

È sempre necessaria una motivazione dettagliata per l’aumento di pena per ogni reato satellite in un reato continuato?
No, secondo la Corte di Cassazione, per aumenti di pena di esigua entità non è richiesta una motivazione specifica e dettagliata, essendo sufficiente il richiamo al criterio generale di adeguatezza della pena.

Cosa si intende per ‘aumento di esigua entità’ in questa sentenza?
La sentenza non fornisce una definizione numerica generale, ma considera un aumento di 250,00 euro di multa come di ‘esigua entità’, tale da non richiedere una motivazione rafforzata.

Quali sono i parametri che il giudice deve seguire nel calcolare la pena per il reato continuato?
Il giudice deve individuare il reato più grave, stabilire la pena base per quest’ultimo e poi calcolare l’aumento di pena in modo distinto per ciascun reato satellite, motivando l’incremento nel rispetto del principio di proporzionalità e dei limiti previsti dall’art. 81 del codice penale.

La selezione delle sentenze e la raccolta delle massime di giurisprudenza è a cura di Carmine Paul Alexander TEDESCO, Avvocato a Milano, Pesaro e Benevento.

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