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Aumento di pena continuazione: la Cassazione decide

Un imputato ricorre contro una sentenza di patteggiamento per spaccio e resistenza, contestando l’aumento di pena continuazione. Sosteneva che l’aumento per il reato di resistenza, che prevede solo la reclusione, non dovesse estendersi alla multa prevista per il reato principale di spaccio. La Corte di Cassazione ha dichiarato il ricorso inammissibile, confermando che se il reato più grave è punito con pena detentiva e pecuniaria, l’aumento per il reato satellite si applica a entrambe, anche se quest’ultimo prevede solo la pena detentiva.

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Pubblicato il 7 ottobre 2025 in Diritto Penale, Giurisprudenza Penale, Procedura Penale

Aumento di pena continuazione: Come si calcola la pena per il reato satellite?

La Corte di Cassazione, con la sentenza n. 14819/2025, è tornata a pronunciarsi su un tema tecnico ma cruciale nel diritto penale: le modalità di calcolo dell’aumento di pena continuazione. La questione centrale riguarda come determinare l’aumento sanzionatorio per un reato satellite quando la sua pena è di natura diversa rispetto a quella del reato principale. La decisione offre un chiarimento fondamentale, basato su un precedente delle Sezioni Unite, consolidando un principio applicativo per i casi di patteggiamento.

I Fatti di Causa

Il caso trae origine dal ricorso di un individuo condannato con rito del patteggiamento dal Tribunale di Imperia per una serie di reati. Le accuse includevano due episodi di spaccio di sostanze stupefacenti di lieve entità (art. 73, comma 5, d.P.R. 309/90) e un reato di resistenza a pubblico ufficiale (art. 337 c.p.), commesso durante una fuga a bordo di un monopattino elettrico.

La pena concordata tra le parti era stata di nove mesi di reclusione e 1.600 euro di multa. Questa era il risultato di un calcolo che partiva dalla pena base per il reato più grave (spaccio), aumentata per la continuazione con gli altri reati e infine ridotta per la scelta del rito speciale.

I Motivi del Ricorso e l’Aumento di Pena Continuazione contestato

La difesa ha impugnato la sentenza di patteggiamento dinanzi alla Corte di Cassazione, sollevando tre motivi di ricorso. Il più rilevante ai fini della presente analisi riguardava l’illegalità della pena. Secondo il ricorrente, l’aumento per il reato satellite di resistenza a pubblico ufficiale (punito solo con la reclusione) era stato erroneamente applicato anche sulla pena pecuniaria (la multa) prevista per il reato principale di spaccio.

In sostanza, la difesa sosteneva che, poiché l’art. 337 c.p. non prevede una multa, l’incremento sanzionatorio per tale reato avrebbe dovuto riguardare solo la pena detentiva e non estendersi a quella pecuniaria.

Altri motivi di ricorso

Oltre alla questione principale sull’aumento di pena continuazione, il ricorrente lamentava l’omessa valutazione da parte del giudice di merito di eventuali cause di proscioglimento ai sensi dell’art. 129 c.p.p. e un vizio relativo alla confisca di una somma di denaro.

Le Motivazioni della Corte di Cassazione

La Suprema Corte ha dichiarato tutti i motivi di ricorso inammissibili. Per quanto riguarda l’omessa valutazione di cause di proscioglimento, i giudici hanno ribadito che, a seguito della riforma introdotta dall’art. 448, comma 2-bis, c.p.p., le sentenze di patteggiamento sono ricorribili solo per motivi specifici, tra i quali non rientra tale doglianza.

Sul punto centrale, ovvero l’illegalità della pena, la Corte ha ritenuto il motivo manifestamente infondato, basando la propria decisione su un principio consolidato espresso dalle Sezioni Unite (sentenza Giglia, n. 40983/2018). Il principio stabilisce che, in caso di reato continuato, se la violazione più grave è punita con pena congiunta (detentiva e pecuniaria), l’aumento per il reato satellite deve essere applicato su entrambe le specie di pena. Questo vale anche se il reato satellite prevede solo la pena detentiva.

Il ragionamento è che l’aumento di pena per la continuazione è calcolato in relazione alla sanzione prevista per il reato più grave. Di conseguenza, se tale sanzione ha una duplice natura, l’aumento deve rifletterla per mantenere la coerenza e la proporzionalità del trattamento sanzionatorio complessivo. Pertanto, il giudice del patteggiamento aveva correttamente ratificato un accordo che aumentava sia la reclusione sia la multa.

Le Conclusioni

La sentenza in esame consolida un importante orientamento giurisprudenziale sul calcolo dell’aumento di pena continuazione. La decisione chiarisce che la natura della pena del reato più grave funge da parametro per l’intero trattamento sanzionatorio del reato continuato. Per gli operatori del diritto, ciò significa che nella formulazione di richieste di patteggiamento che coinvolgono reati eterogenei, l’aumento per i reati satellite deve essere sempre commisurato a tutte le componenti sanzionatorie (detentive e pecuniarie) previste per la violazione principale. Questa pronuncia ribadisce la limitata possibilità di impugnare le sentenze di patteggiamento, circoscrivendola ai soli vizi espressamente previsti dalla legge.

È possibile impugnare una sentenza di patteggiamento per l’omessa valutazione di cause di proscioglimento?
No. Secondo la sentenza, l’art. 448, comma 2-bis, c.p.p. limita i motivi di ricorso contro una sentenza di patteggiamento a questioni specifiche (come l’illegalità della pena o l’errata qualificazione giuridica), escludendo l’omessa valutazione delle condizioni per il proscioglimento ex art. 129 c.p.p.

In caso di reato continuato, come si calcola l’aumento di pena se il reato principale ha una pena sia detentiva che pecuniaria, mentre il reato satellite ha solo una pena detentiva?
La Corte di Cassazione, richiamando una pronuncia delle Sezioni Unite, ha stabilito che l’aumento di pena per il reato satellite si applica a entrambe le componenti della pena previste per il reato principale. Pertanto, si aumenteranno sia la pena detentiva sia la pena pecuniaria.

Perché l’aumento di pena per il reato satellite si applica anche alla pena pecuniaria del reato principale, anche se il reato satellite non la prevede?
Perché il calcolo della pena nel reato continuato parte dalla pena prevista per la violazione più grave. L’aumento per i reati satellite è una frazione di tale pena. Se la sanzione per il reato più grave è congiunta (detentiva e pecuniaria), l’aumento deve riflettere questa duplice natura per mantenere la proporzionalità della sanzione complessiva.

La selezione delle sentenze e la raccolta delle massime di giurisprudenza è a cura di Carmine Paul Alexander TEDESCO, Avvocato a Milano, Pesaro e Benevento.

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