LexCED: l'assistente legale basato sull'intelligenza artificiale AI. Chiedigli un parere, provalo adesso!

Attenuanti generiche: quando non vengono concesse

La Corte di Cassazione ha dichiarato inammissibile il ricorso di un imputato condannato per furto di generi alimentari. La Corte ha confermato la decisione dei giudici di merito di non concedere le attenuanti generiche e quella del danno di speciale tenuità, sottolineando che la valutazione del danno non si limita al solo valore economico dei beni e che i precedenti penali dell’imputato giustificano il diniego delle attenuanti.

Prenota un appuntamento

Per una consulenza legale o per valutare una possibile strategia difensiva prenota un appuntamento.

La consultazione può avvenire in studio a Milano, Pesaro, Benevento, oppure in videoconferenza.

02.37901052
8:00 – 20:00
(Lun - Sab)
Pubblicato il 19 novembre 2025 in Diritto Penale, Giurisprudenza Penale, Procedura Penale

Attenuanti Generiche: La Cassazione chiarisce i limiti alla loro concessione

L’applicazione delle attenuanti generiche rappresenta uno degli aspetti più discrezionali nel processo penale, consentendo al giudice di adeguare la pena alla specifica situazione personale dell’imputato. Tuttavia, questa discrezionalità non è illimitata. Una recente ordinanza della Corte di Cassazione ha ribadito i rigorosi presupposti per la loro concessione, specialmente in relazione alla valutazione del danno e alla personalità dell’imputato. Il caso in esame riguarda un furto di generi alimentari in un supermercato, per il quale l’imputato ha richiesto il riconoscimento sia dell’attenuante per danno di lieve entità sia delle attenuanti generiche.

I Fatti di Causa

Il procedimento ha origine da una condanna per furto di prodotti alimentari. Inizialmente qualificato come ricettazione, il reato è stato derubricato a furto in concorso dalla Corte d’Appello. L’imputato ha presentato ricorso in Cassazione lamentando il mancato riconoscimento di due importanti circostanze attenuanti: quella del danno di speciale tenuità (prevista dall’art. 62 n. 4 c.p.) e le attenuanti generiche (art. 62 bis c.p.). Secondo la difesa, la pena inflitta era eccessiva proprio a causa di questo mancato riconoscimento.

La Valutazione del Danno e le Attenuanti Generiche

La Corte di Cassazione ha dichiarato il ricorso inammissibile, confermando in toto la valutazione dei giudici di merito. La decisione si fonda su due pilastri argomentativi principali, entrambi in linea con l’orientamento consolidato della giurisprudenza.

L’Attenuante del Danno di Speciale Tenuità

Per quanto riguarda l’attenuante del danno patrimoniale di speciale tenuità, la Corte ha specificato che la sua concessione non dipende unicamente dal valore economico della merce sottratta. È necessario, infatti, che il pregiudizio complessivo per la parte lesa sia “lievissimo, ossia di valore economico pressoché irrisorio”. Questa valutazione deve includere non solo il valore intrinseco del bene, ma anche tutti gli altri effetti pregiudizievoli derivanti dal reato. Inoltre, un punto cruciale chiarito dalla Corte è che l’entità del danno va valutata al momento della consumazione del reato, e non può essere ridotta da eventi successivi.

Il Diniego delle Attenuanti Generiche

Sul fronte delle attenuanti generiche, i giudici hanno ritenuto corretto il ragionamento della Corte d’Appello. La loro concessione non è un atto dovuto. A seguito della riforma legislativa del 2008, il solo stato di incensuratezza non è più elemento sufficiente per giustificarne l’applicazione. A maggior ragione, la loro negazione è legittima quando mancano elementi di segno positivo e, al contrario, sono presenti elementi negativi, come in questo caso, dove la personalità dell’imputato era gravata da precedenti giudiziari.

Le Motivazioni

La motivazione della Corte Suprema si basa sulla logicità e coerenza delle decisioni dei giudici di grado inferiore. I giudici di merito avevano escluso la “speciale tenuità” del furto, aderendo a un principio consolidato secondo cui il danno deve essere quasi irrisorio in una valutazione complessiva. Per le attenuanti generiche, il rigetto è stato giustificato non solo dall’assenza di elementi positivi di particolare meritevolezza, ma anche dalla valorizzazione negativa della personalità dell’imputato, desunta dai suoi precedenti. La Corte ha ribadito che il giudice non è tenuto a concedere le attenuanti in assenza di circostanze che dimostrino una minore gravità del fatto o una ridotta capacità a delinquere del reo. L’inammissibilità del ricorso è stata ulteriormente motivata dal suo palese carattere dilatorio, portando alla condanna del ricorrente al pagamento delle spese processuali e di una somma in favore della Cassa delle ammende.

Le Conclusioni

Questa ordinanza offre importanti spunti pratici. In primo luogo, conferma che la valutazione del danno per l’attenuante di cui all’art. 62 n. 4 c.p. è un’analisi complessa che va oltre il semplice valore di mercato del bene. In secondo luogo, ribadisce un principio fondamentale in materia di attenuanti generiche: non sono una concessione automatica. La loro applicazione richiede la presenza di elementi positivi e meritevoli di valutazione, mentre la presenza di precedenti penali costituisce un valido motivo per escluderle, in linea con l’intento del legislatore di limitarne l’uso a situazioni realmente meritevoli.

Quando si può applicare l’attenuante del danno di speciale tenuità?
L’attenuante si applica solo quando il pregiudizio economico è lievissimo, quasi irrisorio. La valutazione non deve considerare solo il valore della cosa sottratta, ma anche ogni altro effetto dannoso subito dalla vittima a causa del reato. L’entità del danno deve essere calcolata al momento in cui il reato si è consumato.

Avere la fedina penale pulita è sufficiente per ottenere le attenuanti generiche?
No. Secondo la giurisprudenza consolidata, soprattutto dopo la riforma del 2008, il solo stato di incensuratezza dell’imputato non è più un elemento sufficiente per la concessione automatica delle attenuanti generiche.

Perché è stato negato il riconoscimento delle attenuanti generiche in questo caso?
Il riconoscimento è stato negato perché non sono emersi elementi o circostanze di particolare meritevolezza a favore dell’imputato. Al contrario, i giudici hanno dato peso ai suoi precedenti giudiziari, che hanno delineato una personalità non meritevole del beneficio.

La selezione delle sentenze e la raccolta delle massime di giurisprudenza è a cura di Carmine Paul Alexander TEDESCO, Avvocato a Milano, Pesaro e Benevento.

Desideri approfondire l'argomento ed avere una consulenza legale?

Prenota un appuntamento. La consultazione può avvenire in studio a Milano, Pesaro, Benevento, oppure in videoconferenza / conference call e si svolge in tre fasi.

Prima dell'appuntamento: analisi del caso prospettato. Si tratta della fase più delicata, perché dalla esatta comprensione del caso sottoposto dipendono il corretto inquadramento giuridico dello stesso, la ricerca del materiale e la soluzione finale.

Durante l’appuntamento: disponibilità all’ascolto e capacità a tenere distinti i dati essenziali del caso dalle componenti psicologiche ed emozionali.

Al termine dell’appuntamento: ti verranno forniti gli elementi di valutazione necessari e i suggerimenti opportuni al fine di porre in essere azioni consapevoli a seguito di un apprezzamento riflessivo di rischi e vantaggi. Il contenuto della prestazione di consulenza stragiudiziale comprende, difatti, il preciso dovere di informare compiutamente il cliente di ogni rischio di causa. A detto obbligo di informazione, si accompagnano specifici doveri di dissuasione e di sollecitazione.

Il costo della consulenza legale è di € 150,00.

02.37901052
8:00 – 20:00
(Lun - Sab)

Articoli correlati