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Attenuanti generiche: quando non vengono concesse

La Cassazione dichiara inammissibile il ricorso di un imputato condannato per l’importazione di 60 kg di cocaina. Confermata la decisione di non concedere le attenuanti generiche nonostante lo stato di incensurato, a causa della gravità dei fatti, della quantità di droga e della scaltrezza dimostrata.

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Pubblicato il 20 settembre 2025 in Diritto Penale, Giurisprudenza Penale, Procedura Penale

Attenuanti Generiche: Non Bastano Incensuratezza e Difficoltà Economiche

L’ordinanza in esame della Corte di Cassazione offre un importante chiarimento sui criteri di concessione delle attenuanti generiche. Anche in presenza di una fedina penale pulita e di difficoltà economiche, queste circostanze possono essere negate se la gravità del reato e la condotta dell’imputato dimostrano una spiccata pericolosità sociale. Analizziamo la decisione per comprendere il ragionamento dei giudici.

I Fatti del Caso: Un Ingente Traffico di Droga

Il caso riguarda un uomo condannato per aver partecipato all’importazione di un’enorme quantità di sostanza stupefacente: ben 60 chilogrammi di cocaina, suddivisi in 50 panetti. La droga era stata abilmente occultata all’interno di un container proveniente dall’Ecuador e sbarcato nel porto di Salerno. L’operazione criminale era stata pianificata nei minimi dettagli, con azioni notturne all’interno dell’area portuale per eludere i controlli.

Il Ricorso in Cassazione e le Attenuanti Generiche

L’imputato ha presentato ricorso in Cassazione lamentando una violazione di legge e un vizio di motivazione riguardo al trattamento sanzionatorio, in particolare per il mancato riconoscimento delle attenuanti generiche. La difesa sosteneva che la sua condizione di incensurato e le sue difficoltà economiche avrebbero dovuto giustificare una pena più mite.

Le Motivazioni della Corte di Cassazione

La Suprema Corte ha dichiarato il ricorso inammissibile, ritenendo la motivazione della Corte d’Appello del tutto corretta e priva di vizi logici. I giudici hanno sottolineato come la valutazione per la concessione delle attenuanti debba essere complessiva e non limitata a singoli aspetti favorevoli all’imputato.

La Gravità del Fatto Prevale sullo Stato di Incensurato

La Corte ha stabilito che né lo stato di incensurato né le difficoltà economiche possono essere considerati elementi sufficienti per ottenere una riduzione di pena. Al contrario, vi erano ragioni preponderanti per negare le attenuanti, tra cui:
* La gravità oggettiva del reato: l’importazione di una quantità ingente di cocaina.
* Le modalità della condotta: l’azione denotava scaltrezza, spregiudicatezza e un’attenta pianificazione per aggirare la sorveglianza.

L’Assenza di Resipiscenza come Elemento Decisivo

Un punto cruciale della decisione è stata la totale assenza di segni di resipiscenza (pentimento) da parte dell’imputato. Egli non ha fornito alcuna dichiarazione utile a ricostruire le dinamiche criminali o a identificare i suoi contatti. Questo silenzio è stato interpretato come una mancata presa di distanza dal mondo delinquenziale, un fattore che ha pesato negativamente nella valutazione del giudice.

La Corretta Applicazione delle Circostanze

La Corte ha inoltre precisato che la pena era già stata mitigata escludendo un’altra aggravante (quella dell’art. 61-bis c.p.), mentre era stata correttamente applicata l’aggravante specifica per l’ingente quantità di stupefacente, prevista dall’art. 80 del Testo Unico sugli stupefacenti (d.P.R. 309/1990).

Le Conclusioni

Questa ordinanza ribadisce un principio fondamentale: la concessione delle attenuanti generiche non è un automatismo. Il giudice ha il dovere di compiere una valutazione globale della personalità del reo e della condotta criminale. Elementi come la gravità del fatto, la professionalità dimostrata nel commettere il reato e l’assenza di pentimento possono legittimamente portare al diniego del beneficio, anche di fronte a un soggetto incensurato. La decisione finale ha comportato la condanna del ricorrente al pagamento delle spese processuali e di una somma di 3.000 euro alla Cassa delle ammende.

Essere incensurato garantisce la concessione delle attenuanti generiche?
No, la condizione di incensurato, così come le difficoltà economiche, è solo uno degli elementi che il giudice valuta. Da sola non è sufficiente se la gravità del reato, le modalità della condotta e l’assenza di pentimento dimostrano una significativa pericolosità sociale.

Cosa intende la Corte per “assenza di resipiscenza”?
La Corte si riferisce al mancato pentimento dell’imputato, evidenziato dal fatto che non ha reso dichiarazioni per chiarire le dinamiche criminali o svelare i suoi contatti. Questo comportamento dimostra una mancata presa di distanza dal reato commesso.

Quali sono le conseguenze della dichiarazione di inammissibilità del ricorso in Cassazione?
Quando un ricorso è dichiarato inammissibile, la condanna diventa definitiva. Inoltre, il ricorrente è condannato al pagamento delle spese del procedimento e al versamento di una somma di denaro, stabilita dal giudice, in favore della Cassa delle ammende.

La selezione delle sentenze e la raccolta delle massime di giurisprudenza è a cura di Carmine Paul Alexander TEDESCO, Avvocato a Milano, Pesaro e Benevento.

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