LexCED: l'assistente legale basato sull'intelligenza artificiale AI. Chiedigli un parere, provalo adesso!

Attenuanti generiche: quando la richiesta è inammissibile

La Corte di Cassazione ha dichiarato inammissibile il ricorso di un imputato condannato per guida in stato di ebbrezza e sotto l’effetto di stupefacenti. La richiesta di concessione delle attenuanti generiche era stata respinta perché ritenuta troppo generica, essendo basata solo sulla fedina penale pulita e su un non meglio specificato “comportamento processuale”. La Corte ha ribadito che, per legge, l’assenza di precedenti non è sufficiente e che la richiesta deve indicare elementi concreti e meritevoli di valutazione per giustificare una riduzione di pena.

Prenota un appuntamento

Per una consulenza legale o per valutare una possibile strategia difensiva prenota un appuntamento.

La consultazione può avvenire in studio a Milano, Pesaro, Benevento, oppure in videoconferenza.

02.37901052
8:00 – 20:00
(Lun - Sab)
Pubblicato il 19 novembre 2025 in Diritto Penale, Giurisprudenza Penale, Procedura Penale

Attenuanti Generiche: Non Basta la Fedina Pulita, Serve Specificità

La concessione delle attenuanti generiche rappresenta un momento cruciale nel processo penale, potendo incidere significativamente sulla determinazione della pena. Tuttavia, una recente sentenza della Corte di Cassazione ci ricorda che per ottenerle non è sufficiente una richiesta generica o basata sulla sola assenza di precedenti. Con la sentenza n. 20768/2024, i giudici supremi hanno delineato con chiarezza i requisiti di specificità che una tale istanza deve possedere per essere presa in considerazione.

I Fatti del Processo

Il caso trae origine dalla condanna di un automobilista da parte del Tribunale e, successivamente, della Corte d’Appello di Bologna per i reati di guida in stato di ebbrezza e sotto l’effetto di sostanze stupefacenti. All’imputato era stata inflitta una pena di sette mesi di arresto, sospesa.

La difesa, non soddisfatta della decisione di secondo grado, ha proposto ricorso per cassazione lamentando un unico vizio: la mancata motivazione da parte della Corte d’Appello sulla richiesta di concessione delle attenuanti generiche, formulate ai sensi dell’art. 62-bis del codice penale.

Il Motivo del Ricorso e la Richiesta di Attenuanti Generiche

Nel corso del giudizio di appello, la difesa aveva basato la sua richiesta per le attenuanti generiche su due elementi: lo stato di incensuratezza dell’imputato (ovvero la sua fedina penale pulita) e il suo ‘comportamento processuale’.

Tuttavia, come evidenziato dalla Cassazione, questa richiesta era stata formulata in modo estremamente generico. Non era stato fornito alcun dettaglio concreto che potesse spiegare in cosa consistesse il ‘comportamento processuale’ meritevole di una valutazione positiva, né erano state indicate altre circostanze specifiche a favore dell’imputato.

La Decisione della Corte di Cassazione sulla Manifesta Infondatezza

La Suprema Corte ha dichiarato il ricorso inammissibile, ritenendolo privo di pregio. I giudici hanno chiarito che la richiesta di attenuanti generiche, così come presentata in appello, era da considerarsi ‘manifestamente infondata ab origine’.

Questa valutazione si fonda su due pilastri giuridici fondamentali:

1. L’irrilevanza della sola incensuratezza: La Corte ha ricordato che, a seguito della modifica legislativa introdotta nel 2008, la sola assenza di precedenti penali non è più un elemento sufficiente, da solo, a giustificare la concessione del beneficio.
2. L’onere di specificazione: Il breve e vago riferimento al ‘comportamento processuale’ non era accompagnato da alcuna specificazione. La difesa avrebbe dovuto indicare quali atti o condotte concrete dell’imputato durante il processo fossero talmente positivi da meritare una riduzione di pena.

Poiché il motivo di appello era in origine inammissibile per manifesta infondatezza, anche il successivo ricorso in Cassazione, che lamentava la mancata risposta a tale motivo, è stato giudicato inammissibile per carenza di interesse.

Le Motivazioni della Sentenza

La Corte di Cassazione ha colto l’occasione per ribadire un principio fondamentale: le attenuanti generiche non sono una ‘benevola e discrezionale concessione’ del giudice. Esse costituiscono il riconoscimento di situazioni concrete, non previste da altre norme, che presentano connotazioni talmente rilevanti e speciali da giustificare un trattamento sanzionatorio più mite. Il loro scopo è adeguare la pena alla reale gravità del fatto e alla personalità dell’imputato, considerando aspetti positivi che altrimenti non troverebbero spazio nella valutazione ai sensi dell’art. 133 c.p.

Ne consegue che la parte che le richiede ha l’onere di specificare in modo puntuale gli elementi e le circostanze che, a suo avviso, giustificano tale ‘trattamento di speciale benevolenza’. Il giudice deve essere messo in condizione di valutare fatti concreti, non mere affermazioni di principio. Una richiesta generica, non supportata da indicazioni circostanziate, è destinata a essere respinta perché, di fatto, non consente al giudice di svolgere la valutazione richiesta dalla legge.

Conclusioni

La sentenza in esame offre una lezione pratica di grande importanza per la difesa tecnica. Per sperare di ottenere le attenuanti generiche, non è sufficiente invocare la fedina penale pulita o un generico ‘buon comportamento’. È indispensabile articolare una richiesta dettagliata, indicando e provando le specifiche circostanze di fatto che rendono l’imputato meritevole di un trattamento sanzionatorio più favorevole. In assenza di tale specificità, la richiesta rischia di essere considerata manifestamente infondata, rendendo inutile anche un’eventuale successiva impugnazione.

È sufficiente avere la fedina penale pulita per ottenere le attenuanti generiche?
No. La sentenza chiarisce che, a seguito della modifica normativa del 2008, la sola incensuratezza non può più essere l’unico fondamento per la concessione delle attenuanti generiche.

Cosa significa che una richiesta di attenuanti generiche deve essere ‘specifica’?
Significa che la difesa deve indicare in modo concreto e dettagliato quali elementi e circostanze positive (come un particolare comportamento processuale meritevole o altre situazioni di vita) dovrebbero giustificare una riduzione della pena, non potendosi limitare a un riferimento generico.

Perché la Corte di Cassazione ha dichiarato il ricorso inammissibile?
Il ricorso è stato dichiarato inammissibile perché il motivo di appello originale, cioè la richiesta di attenuanti, era ‘manifestamente infondato ab origine’, in quanto privo dei requisiti minimi di specificità. Di conseguenza, l’impugnazione in Cassazione, che si lamentava della mancata risposta a quel motivo, è stata ritenuta priva di interesse giuridico.

La selezione delle sentenze e la raccolta delle massime di giurisprudenza è a cura di Carmine Paul Alexander TEDESCO, Avvocato a Milano, Pesaro e Benevento.

Desideri approfondire l'argomento ed avere una consulenza legale?

Prenota un appuntamento. La consultazione può avvenire in studio a Milano, Pesaro, Benevento, oppure in videoconferenza / conference call e si svolge in tre fasi.

Prima dell'appuntamento: analisi del caso prospettato. Si tratta della fase più delicata, perché dalla esatta comprensione del caso sottoposto dipendono il corretto inquadramento giuridico dello stesso, la ricerca del materiale e la soluzione finale.

Durante l’appuntamento: disponibilità all’ascolto e capacità a tenere distinti i dati essenziali del caso dalle componenti psicologiche ed emozionali.

Al termine dell’appuntamento: ti verranno forniti gli elementi di valutazione necessari e i suggerimenti opportuni al fine di porre in essere azioni consapevoli a seguito di un apprezzamento riflessivo di rischi e vantaggi. Il contenuto della prestazione di consulenza stragiudiziale comprende, difatti, il preciso dovere di informare compiutamente il cliente di ogni rischio di causa. A detto obbligo di informazione, si accompagnano specifici doveri di dissuasione e di sollecitazione.

Il costo della consulenza legale è di € 150,00.

02.37901052
8:00 – 20:00
(Lun - Sab)

Articoli correlati