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Attenuanti generiche: quando il ricorso è inammissibile

La Corte di Cassazione ha dichiarato inammissibile il ricorso di un imputato condannato per evasione, il quale lamentava la mancata concessione delle attenuanti generiche. La decisione si fonda sulla genericità del motivo di ricorso, in quanto la Corte d’Appello aveva già ampiamente motivato il diniego in base all’assenza di elementi positivi di valutazione e alla particolare mitezza della pena già inflitta, anche in virtù di una riduzione per seminfermità mentale.

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Pubblicato il 12 ottobre 2025 in Diritto Penale, Giurisprudenza Penale, Procedura Penale

Attenuanti Generiche: la Cassazione Ribadisce il Criterio della Specificità del Ricorso

La concessione delle attenuanti generiche rappresenta uno degli aspetti più discrezionali del giudizio penale, consentendo al giudice di adeguare la pena alla specifica situazione personale dell’imputato. Tuttavia, quando si impugna una decisione che nega tali attenuanti, è fondamentale che il ricorso sia specifico e non una mera lamentela. Una recente ordinanza della Corte di Cassazione, Sezione Penale, lo conferma, dichiarando inammissibile un ricorso proprio per la sua genericità.

Il Caso in Esame: Evasione e Ricorso in Cassazione

Il caso trae origine dalla condanna di un soggetto per il reato di evasione, previsto dall’art. 385 del Codice Penale. La Corte d’Appello aveva confermato la responsabilità dell’imputato, negando però la concessione delle attenuanti generiche. Contro questa decisione, l’imputato ha proposto ricorso per Cassazione, basando la sua intera difesa su un’unica doglianza: la mancata concessione delle suddette attenuanti e, di conseguenza, l’eccessività della pena inflitta.

La Decisione sulle Attenuanti Generiche e la Specificità del Motivo

La Suprema Corte ha ritenuto il ricorso inammissibile. Il fulcro della decisione risiede nella constatazione che la doglianza presentata era del tutto priva di specificità. L’appellante si era limitato a contestare il diniego delle attenuanti generiche senza confrontarsi criticamente con le motivazioni fornite dalla Corte d’Appello. Questo vizio procedurale impedisce alla Corte di Cassazione di esaminare il merito della questione, portando a una declaratoria di inammissibilità.

Le Motivazioni della Corte

La Corte di Cassazione ha evidenziato come la Corte d’Appello avesse già fornito una motivazione logica e coerente per la sua decisione. In particolare, i giudici di secondo grado avevano sottolineato la totale assenza di ‘elementi di valutazione positiva’ a favore dell’imputato che potessero giustificare una riduzione della pena.

Inoltre, la pena inflitta era stata giudicata ‘particolarmente mite’. Questa mitezza derivava anche da una significativa riduzione, superiore ai limiti di legge, già concessa in primo grado a causa della seminfermità mentale dell’imputato. Di fronte a un trattamento sanzionatorio già favorevole e all’assenza di argomenti specifici nel ricorso, la Cassazione non ha potuto fare altro che confermare la decisione precedente, ribadendo un principio fondamentale del processo penale: un ricorso, per essere ammissibile, deve contenere critiche precise e puntuali alla sentenza impugnata, non mere e generiche lamentele.

Conclusioni

Questa ordinanza offre un’importante lezione pratica: l’accesso alla giustizia, specialmente nei gradi più alti, richiede rigore e precisione. La richiesta di attenuanti generiche non può fondarsi su una speranza astratta, ma deve essere supportata da elementi concreti. Quando si decide di impugnare una sentenza per questo motivo, è cruciale che l’atto di ricorso demolisca punto per punto la motivazione del giudice precedente, spiegando perché essa sia errata o illogica. In mancanza di tale specificità, il rischio di una declaratoria di inammissibilità, con conseguente condanna alle spese processuali e al pagamento di una somma alla Cassa delle ammende, è estremamente elevato.

Perché il ricorso è stato dichiarato inammissibile?
Il ricorso è stato dichiarato inammissibile perché considerato privo di specificità. L’imputato si è limitato a lamentare la mancata concessione delle attenuanti generiche senza argomentare in modo critico contro le motivazioni già fornite dalla Corte d’Appello.

Quali elementi ha considerato la Corte per non concedere le attenuanti generiche?
La Corte ha basato la sua decisione sulla mancanza di elementi di valutazione positiva a favore dell’imputato. Inoltre, ha considerato che la pena inflitta era già particolarmente mite, anche in virtù di una riduzione per seminfermità mentale concessa nel primo grado di giudizio.

Cosa comporta la dichiarazione di inammissibilità del ricorso?
La dichiarazione di inammissibilità comporta che la sentenza impugnata diventi definitiva. Inoltre, il ricorrente viene condannato al pagamento delle spese processuali e di una somma in denaro (in questo caso, 3.000 euro) in favore della Cassa delle ammende.

La selezione delle sentenze e la raccolta delle massime di giurisprudenza è a cura di Carmine Paul Alexander TEDESCO, Avvocato a Milano, Pesaro e Benevento.

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