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Attenuanti generiche: quando il ricorso è inammissibile

La Corte di Cassazione ha dichiarato inammissibile il ricorso di un imputato condannato per reati legati agli stupefacenti. L’imputato contestava il mancato riconoscimento delle attenuanti generiche. La Suprema Corte ha stabilito che la valutazione del giudice di merito, se logicamente motivata, non è sindacabile in sede di legittimità, confermando la condanna e imponendo il pagamento delle spese processuali.

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Pubblicato il 12 settembre 2025 in Diritto Penale, Giurisprudenza Penale, Procedura Penale

Attenuanti Generiche: La Cassazione e i Limiti del Ricorso

L’applicazione delle attenuanti generiche rappresenta uno dei poteri discrezionali più significativi del giudice penale, consentendogli di adeguare la pena alla specifica realtà del caso. Tuttavia, la contestazione del diniego di tale beneficio in sede di legittimità incontra limiti precisi, come ribadito dalla Corte di Cassazione con una recente ordinanza. La Suprema Corte ha chiarito che, in assenza di vizi logici o violazioni di legge, la valutazione del giudice di merito è insindacabile.

I Fatti del Caso: Dalla Condanna al Ricorso

Il caso trae origine dalla condanna di un individuo a sei anni di reclusione e 27.000 euro di multa per violazione della normativa sugli stupefacenti (art. 73, D.P.R. 309/1990). La sentenza, emessa dal Tribunale e successivamente confermata dalla Corte d’Appello, era stata impugnata dall’imputato con ricorso per cassazione.

L’unico motivo di doglianza sollevato dalla difesa riguardava il mancato riconoscimento delle attenuanti generiche previste dall’art. 62-bis del codice penale. Secondo il ricorrente, i giudici di merito avrebbero errato nel negare il beneficio, incorrendo in un vizio di motivazione e in una violazione di legge.

Le ragioni dell’appello basate sulle attenuanti generiche

La difesa dell’imputato sosteneva che la Corte d’Appello non avesse adeguatamente ponderato gli elementi a favore del suo assistito, limitandosi a una motivazione generica per respingere la richiesta. L’obiettivo del ricorso era ottenere una rivalutazione che portasse a una riduzione della pena inflitta nei gradi di merito.

Le Motivazioni della Suprema Corte: La Logicità della Decisione di Merito

La Corte di Cassazione ha dichiarato il ricorso inammissibile, fornendo una motivazione chiara sui limiti del proprio sindacato. Gli Ermellini hanno sottolineato che il ricorso era stato proposto per un motivo non deducibile in sede di legittimità.

Il Collegio ha osservato che la motivazione della Corte d’Appello, nel negare le attenuanti generiche, era ben argomentata, priva di vizi logici e coerente con le prove emerse durante il processo. La valutazione del giudice di secondo grado, pertanto, si sottraeva a qualsiasi censura da parte della Cassazione. Il ruolo della Suprema Corte, infatti, non è quello di riesaminare i fatti o di sostituire la propria valutazione a quella dei giudici di merito, ma solo di verificare la corretta applicazione della legge e la coerenza logica della motivazione.

Citando un proprio precedente (Sez. 6, n. 42688 del 24/09/2008), la Corte ha ribadito che il giudizio sulla concessione o meno delle attenuanti generiche rientra nella discrezionalità del giudice di merito e, se sorretto da una motivazione adeguata, non può essere messo in discussione in Cassazione.

Le Conclusioni: Inammissibilità e Conseguenze

In conclusione, l’ordinanza stabilisce un principio fondamentale: un ricorso per cassazione contro il diniego delle attenuanti generiche è inammissibile se si limita a contestare la valutazione dei fatti compiuta dal giudice, senza individuare un vizio di legittimità, come una motivazione manifestamente illogica, contraddittoria o una palese violazione di legge. All’inammissibilità del ricorso è seguita, come per legge, la condanna del ricorrente al pagamento delle spese processuali e di una somma di 3.000,00 euro in favore della Cassa delle ammende.

Perché il ricorso dell’imputato è stato dichiarato inammissibile?
Il ricorso è stato dichiarato inammissibile perché contestava la valutazione di merito della Corte d’Appello sul diniego delle attenuanti generiche, mentre la motivazione della sentenza impugnata è stata ritenuta logica, coerente e priva di vizi di legittimità. La Cassazione non può riesaminare i fatti.

È sempre possibile contestare in Cassazione il mancato riconoscimento delle attenuanti generiche?
No, è possibile farlo solo se si denuncia un vizio di legittimità, come una motivazione manifestamente illogica o contraddittoria, oppure una violazione di legge. Non si può chiedere alla Suprema Corte di effettuare una nuova e diversa valutazione delle circostanze fattuali.

Quali sono le conseguenze economiche di un ricorso dichiarato inammissibile?
Quando un ricorso penale viene dichiarato inammissibile, il ricorrente viene condannato per legge al pagamento delle spese processuali e di una somma di denaro in favore della Cassa delle ammende, che nel caso specifico è stata fissata in 3.000,00 euro.

La selezione delle sentenze e la raccolta delle massime di giurisprudenza è a cura di Carmine Paul Alexander TEDESCO, Avvocato a Milano, Pesaro e Benevento.

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