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Attenuanti generiche: quando il ricorso è generico

La Corte di Cassazione ha dichiarato inammissibile il ricorso di un imputato contro la condanna per una violazione del Codice della Strada. Il motivo, incentrato sulla richiesta di attenuanti generiche, è stato ritenuto una mera e generica riproposizione di argomentazioni già respinte in appello, in assenza di elementi positivi a favore del condannato.

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Pubblicato il 25 dicembre 2025 in Diritto Penale, Giurisprudenza Penale, Procedura Penale

Attenuanti Generiche: Il Ricorso è Inammissibile se Generico

L’ordinanza della Corte di Cassazione che analizziamo oggi offre uno spunto fondamentale sul tema delle attenuanti generiche e sui requisiti di ammissibilità del ricorso. Spesso, la richiesta di un trattamento sanzionatorio più mite si scontra con la necessità di formulare motivi di impugnazione specifici e non meramente ripetitivi. Vediamo come la Suprema Corte ha affrontato un caso di questo tipo.

I Fatti del Processo

La vicenda processuale ha origine da una condanna emessa dal Tribunale di Marsala per una violazione dell’articolo 116 del Codice della Strada. La sentenza di primo grado veniva confermata dalla Corte di Appello di Palermo. L’imputato, non rassegnato alla decisione, decideva di presentare ricorso per Cassazione, affidando le sue speranze a un unico motivo: il mancato riconoscimento delle attenuanti generiche.

L’imputato lamentava una violazione di legge e un vizio di motivazione, sostenendo che i giudici di merito avessero errato nel negargli il beneficio di una pena ridotta. Il caso giungeva quindi all’esame della Settima Sezione Penale della Corte di Cassazione.

La Decisione della Corte di Cassazione

La Suprema Corte ha dichiarato il ricorso inammissibile. Questa decisione non entra nel merito della richiesta (cioè non valuta se le attenuanti fossero o meno dovute), ma si ferma a un livello precedente, quello procedurale. Il ricorso non superava il vaglio di ammissibilità, impedendo ai giudici di esaminare la fondatezza della richiesta.

Di conseguenza, la condanna è diventata definitiva e il ricorrente è stato condannato al pagamento delle spese processuali e di una somma di tremila euro in favore della Cassa delle Ammende, una sanzione tipica per i ricorsi inammissibili.

Le Motivazioni: Perché il Ricorso sulle attenuanti generiche è stato respinto

Il cuore della decisione risiede nelle motivazioni con cui i giudici hanno giustificato l’inammissibilità. La Corte ha ritenuto il motivo di ricorso inammissibile per due ragioni principali, strettamente connesse tra loro:

1. Genericità del Motivo: Il ricorso è stato considerato ‘generico’, ovvero non sufficientemente specifico nell’individuare le presunte violazioni di legge o i vizi logici della sentenza impugnata. Non basta lamentare il mancato riconoscimento delle attenuanti, ma occorre spiegare con precisione perché la decisione del giudice di merito sarebbe errata.

2. Mera Riposizione: Il motivo è stato qualificato come una ‘mera riproposizione’ di una censura già adeguatamente esaminata e respinta dalla Corte di Appello. In altre parole, l’imputato si è limitato a ripetere in Cassazione le stesse argomentazioni già presentate ai giudici di secondo grado, senza criticare in modo specifico e puntuale la logica della loro decisione. La Corte di Appello, infatti, aveva già spiegato con un percorso argomentativo ‘logico e coerente’ l’assenza di elementi di segno positivo che potessero giustificare la concessione delle attenuanti generiche. La Cassazione, citando un proprio precedente (sentenza Starace, n. 39566/2017), ha ribadito che un ricorso che non si confronta criticamente con la motivazione della sentenza impugnata è destinato all’inammissibilità.

Conclusioni: Implicazioni Pratiche

Questa ordinanza ribadisce un principio fondamentale del processo penale: il ricorso per Cassazione non è un terzo grado di giudizio dove si possono riproporre le medesime questioni di fatto. Per avere una possibilità di successo, e prima ancora di essere ammessi alla discussione, i motivi di ricorso devono essere specifici, critici e puntuali rispetto alla sentenza che si intende impugnare.

In materia di attenuanti generiche, che per loro natura implicano una valutazione discrezionale del giudice di merito, è ancora più importante dimostrare un palese vizio logico nella motivazione, e non semplicemente lamentare il risultato sfavorevole. La ‘mera riproposizione’ di doglianze già respinte non solo è inefficace, ma comporta anche la condanna a sanzioni pecuniarie che aggravano la posizione del condannato.

Quando un ricorso per il mancato riconoscimento delle attenuanti generiche rischia di essere dichiarato inammissibile?
Un ricorso rischia di essere dichiarato inammissibile quando il motivo è generico e si limita a essere una ‘mera riproposizione’ di argomenti già esaminati e motivatamente respinti dalla Corte di Appello, senza criticare specificamente il ragionamento del giudice di grado inferiore.

Cosa significa che un motivo di ricorso è una ‘mera riproposizione’?
Significa che il ricorrente si limita a ripetere le stesse lamentele e argomentazioni già presentate nel precedente grado di giudizio, senza confrontarsi criticamente con le motivazioni con cui il giudice di appello le ha respinte.

Quali sono le conseguenze della dichiarazione di inammissibilità del ricorso in Cassazione?
La dichiarazione di inammissibilità comporta non solo la conferma della condanna impugnata, ma anche la condanna del ricorrente al pagamento delle spese processuali e di una sanzione pecuniaria a favore della Cassa delle Ammende, che nel caso di specie è stata fissata in tremila euro.

La selezione delle sentenze e la raccolta delle massime di giurisprudenza è a cura di Carmine Paul Alexander TEDESCO, Avvocato a Milano, Pesaro e Benevento.

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