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Attenuanti generiche: quando il ricorso è generico

La Corte di Cassazione dichiara inammissibile il ricorso di un imputato condannato per furto aggravato, che lamentava la mancata concessione delle attenuanti generiche. La Corte ha stabilito che il motivo di ricorso era troppo vago e manifestamente infondato, ribadendo che il giudice di merito non è tenuto a confutare ogni singolo elemento favorevole all’imputato per negare le attenuanti, essendo sufficiente basare la decisione sugli aspetti ritenuti decisivi.

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Pubblicato il 9 settembre 2025 in Diritto Penale, Giurisprudenza Penale, Procedura Penale

Attenuanti Generiche: La Cassazione Chiarisce i Requisiti di Specificità del Ricorso

L’applicazione delle attenuanti generiche rappresenta uno dei poteri più discrezionali del giudice penale. Tuttavia, la richiesta di tali circostanze in sede di impugnazione deve seguire regole precise. Con una recente ordinanza, la Corte di Cassazione ha ribadito l’importanza della specificità dei motivi di ricorso, dichiarando inammissibile un appello che non rispettava tali requisiti. Analizziamo insieme questa importante decisione e le sue implicazioni pratiche.

I Fatti del Processo

Il caso trae origine da una condanna per furto aggravato (artt. 624 e 625 c.p.) emessa in primo grado e successivamente confermata dalla Corte di Appello. L’imputato, non rassegnato alla decisione, ha proposto ricorso per Cassazione, affidandosi a un unico motivo: un presunto vizio di motivazione della sentenza d’appello. Nello specifico, la difesa contestava la mancata concessione delle attenuanti generiche con un giudizio di prevalenza sulle aggravanti contestate.

La Decisione della Corte di Cassazione

La Suprema Corte, con l’ordinanza in esame, ha dichiarato il ricorso inammissibile. Questa decisione non è entrata nel merito della richiesta di concessione delle attenuanti, ma si è concentrata esclusivamente sui difetti formali e sostanziali del motivo di ricorso presentato. La Corte ha condannato il ricorrente al pagamento delle spese processuali e di una somma di tremila euro in favore della Cassa delle ammende.

Le Motivazioni: la genericità del ricorso sulle attenuanti generiche

La Corte ha basato la sua decisione su due pilastri argomentativi interconnessi: la genericità e la manifesta infondatezza del motivo di ricorso.

In primo luogo, il ricorso è stato ritenuto ‘generico’ ai sensi dell’art. 581, comma 1, lett. c) del codice di procedura penale. Questa norma richiede che i motivi di impugnazione indichino specificamente le ragioni di diritto e gli elementi di fatto che sostengono la richiesta. Nel caso di specie, l’imputato non aveva adeguatamente specificato quali fossero gli elementi logici errati nella motivazione della Corte d’Appello. Si era limitato a una censura formulata in modo vago, senza fornire al giudice di legittimità gli strumenti per individuare i rilievi mossi e valutare la fondatezza della critica.

Manifesta Infondatezza e Potere Discrezionale del Giudice

In secondo luogo, la Cassazione ha qualificato il motivo come ‘manifestamente infondato’. La Corte ha richiamato un suo consolidato principio giurisprudenziale: nel motivare il diniego delle attenuanti generiche, non è necessario che il giudice di merito prenda in considerazione e confuti analiticamente tutti gli elementi favorevoli o sfavorevoli all’imputato. È sufficiente che il giudice faccia riferimento agli elementi ritenuti decisivi o comunque rilevanti per la sua valutazione. Di conseguenza, tutti gli altri elementi non menzionati si considerano implicitamente disattesi o superati da tale valutazione complessiva. Poiché la motivazione della Corte d’Appello era stata ritenuta esente da evidenti illogicità, il ricorso non poteva trovare accoglimento.

Le Conclusioni

Questa ordinanza offre un’importante lezione pratica per la redazione dei ricorsi in materia penale. La richiesta di concessione delle attenuanti generiche non può limitarsi a una generica lamentela. È indispensabile che il difensore articoli una critica puntuale e specifica, individuando con precisione i passaggi illogici o contraddittori nella motivazione del giudice di merito. In assenza di tale specificità, il ricorso rischia di essere dichiarato inammissibile, con conseguente condanna alle spese e al pagamento di una sanzione pecuniaria, senza che la questione di merito venga neppure esaminata.

Perché il ricorso sulle attenuanti generiche è stato dichiarato inammissibile?
È stato dichiarato inammissibile per due ragioni: era generico, in quanto non specificava chiaramente i difetti della motivazione della sentenza impugnata come richiesto dall’art. 581 c.p.p., ed era manifestamente infondato, poiché la decisione del giudice di merito era logicamente corretta.

Un giudice che nega le attenuanti generiche deve spiegare perché ha scartato ogni singolo elemento a favore dell’imputato?
No. Secondo il principio affermato dalla Corte di Cassazione, è sufficiente che il giudice motivi la sua decisione facendo riferimento agli elementi che considera decisivi. Tutti gli altri elementi, anche se non menzionati esplicitamente, si intendono implicitamente superati da tale valutazione.

Cosa comporta la dichiarazione di inammissibilità di un ricorso in Cassazione?
Comporta la condanna del ricorrente al pagamento delle spese del procedimento e al versamento di una somma di denaro in favore della Cassa delle ammende, come stabilito nel provvedimento.

La selezione delle sentenze e la raccolta delle massime di giurisprudenza è a cura di Carmine Paul Alexander TEDESCO, Avvocato a Milano, Pesaro e Benevento.

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