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Attenuanti generiche: quando il giudice può negarle

La Corte di Cassazione conferma la decisione di non concedere le attenuanti generiche a un imputato condannato per resistenza e reati di droga. La sentenza sottolinea che la personalità negativa dell’imputato, evidenziata da precedenti specifici e dalla condotta, è un elemento sufficiente a giustificare il diniego del beneficio, riaffermando l’ampia discrezionalità del giudice di merito in tale valutazione.

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Pubblicato il 27 settembre 2025 in Diritto Penale, Giurisprudenza Penale, Procedura Penale

Attenuanti Generiche: La Personalità Negativa Può Giustificarne il Diniego?

La concessione delle attenuanti generiche rappresenta uno degli strumenti più significativi a disposizione del giudice per adeguare la pena alla specifica situazione del reo. Tuttavia, non si tratta di un diritto automatico. Una recente ordinanza della Corte di Cassazione ha ribadito con forza i principi che governano questa valutazione discrezionale, chiarendo come la personalità negativa dell’imputato possa essere un fattore decisivo per negare il beneficio.

I Fatti del Caso

Il caso esaminato trae origine da una condanna per i reati di resistenza a pubblico ufficiale e detenzione di sostanze stupefacenti. La Corte d’Appello aveva confermato la sentenza di primo grado, che condannava l’imputato a una pena di tre anni di reclusione e 4.000 euro di multa. L’imputato ha quindi proposto ricorso in Cassazione, lamentando principalmente il mancato riconoscimento delle attenuanti generiche (ex art. 62-bis c.p.) e di un’altra attenuante specifica.

La Valutazione delle attenuanti generiche in Cassazione

La Corte di Cassazione ha dichiarato il ricorso manifestamente infondato e, quindi, inammissibile. Secondo i giudici supremi, la decisione della Corte territoriale di negare le attenuanti generiche era stata logica e congruamente motivata. La motivazione si fondava su elementi concreti e decisivi per delineare un quadro negativo della personalità dell’imputato.

Le motivazioni

La Corte ha evidenziato due aspetti principali che hanno giustificato il diniego. In primo luogo, la personalità negativa dell’imputato, gravato da due precedenti penali specifici, tanto da portare al riconoscimento della recidiva reiterata specifica. Questo dato, da solo, è un indice significativo della sua propensione a delinquere. In secondo luogo, le stesse modalità del fatto, ovvero il tentativo di sottrarsi al controllo della polizia giudiziaria opponendo resistenza, confermavano un atteggiamento non collaborativo e di sfida all’autorità.

La Cassazione ha colto l’occasione per ribadire un principio consolidato nella sua giurisprudenza: nel motivare il diniego delle attenuanti generiche, il giudice non è tenuto a prendere in considerazione tutti gli elementi favorevoli o sfavorevoli dedotti dalle parti. È sufficiente che si concentri su quelli ritenuti decisivi. Anzi, la Corte specifica che anche un solo elemento, se ritenuto prevalente, può essere sufficiente a giustificare la decisione, sia esso relativo alla personalità del colpevole, all’entità del reato o alle modalità di esecuzione.

Le conclusioni

L’ordinanza in commento offre un’importante lezione pratica: la richiesta di concessione delle attenuanti generiche non può basarsi su una mera elencazione di elementi potenzialmente favorevoli. È fondamentale dimostrare che tali elementi siano così rilevanti da superare eventuali profili negativi, come i precedenti penali o la gravità della condotta. Questa pronuncia consolida l’ampia discrezionalità del giudice di merito nella valutazione complessiva della figura del reo ai sensi dell’art. 133 c.p., rendendo molto difficile contestare in sede di legittimità una decisione di diniego che sia basata su una motivazione logica e ancorata a fatti concreti, anche se sintetica.

Per negare le attenuanti generiche il giudice deve considerare tutti gli elementi a favore e sfavore dell’imputato?
No. Secondo la Corte di Cassazione, è sufficiente che il giudice faccia riferimento agli elementi ritenuti decisivi o rilevanti per la sua valutazione, anche se si tratta di un solo elemento, come la personalità del colpevole.

I precedenti penali possono da soli giustificare il diniego delle attenuanti generiche?
Sì. La sentenza chiarisce che elementi attinenti alla personalità del colpevole, come la presenza di precedenti specifici e una recidiva reiterata, possono essere ritenuti sufficienti per negare la concessione delle attenuanti generiche.

Cosa succede quando un ricorso in Cassazione viene dichiarato inammissibile?
Quando il ricorso è dichiarato inammissibile, la decisione impugnata diventa definitiva. Inoltre, il ricorrente viene condannato al pagamento delle spese processuali e, come in questo caso, di una somma di denaro alla Cassa delle ammende.

La selezione delle sentenze e la raccolta delle massime di giurisprudenza è a cura di Carmine Paul Alexander TEDESCO, Avvocato a Milano, Pesaro e Benevento.

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