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Attenuanti generiche: quando il diniego è legittimo

La Corte di Cassazione dichiara inammissibile un ricorso sul mancato riconoscimento delle attenuanti generiche. La Corte ha stabilito che il diniego è legittimo se basato sull’assenza di elementi positivi a favore dell’imputato o sulla sola presenza di precedenti penali, confermando l’orientamento consolidato.

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Pubblicato il 2 ottobre 2025 in Diritto Penale, Giurisprudenza Penale, Procedura Penale

Attenuanti Generiche: La Cassazione Conferma i Criteri per il Diniego

L’applicazione delle attenuanti generiche rappresenta uno degli aspetti più discrezionali del processo penale, consentendo al giudice di adeguare la pena alla specifica personalità dell’imputato. Tuttavia, questa discrezionalità non è illimitata. Con una recente ordinanza, la Corte di Cassazione ha ribadito i confini entro cui tale potere deve essere esercitato, confermando che il diniego di questo beneficio può basarsi anche solo sull’assenza di elementi positivi.

Il Caso: Un Ricorso contro il Mancato Riconoscimento delle Attenuanti

Il caso esaminato dalla Suprema Corte nasce dal ricorso di un imputato contro la sentenza della Corte d’Appello di Bari. Il ricorrente lamentava la violazione di legge e il vizio di motivazione per il mancato riconoscimento delle attenuanti generiche. A suo avviso, la Corte territoriale non aveva adeguatamente giustificato la sua decisione di non applicare la riduzione di pena prevista dall’art. 62-bis del codice penale.

La Decisione della Corte di Cassazione sulle Attenuanti Generiche

La Settima Sezione Penale della Corte di Cassazione ha dichiarato il ricorso manifestamente infondato e, di conseguenza, inammissibile. I giudici hanno chiarito che la Corte d’Appello ha operato correttamente, applicando principi giurisprudenziali ormai consolidati in materia.

La Valutazione Discrezionale del Giudice di Merito

Il punto centrale della decisione è che il diniego delle attenuanti generiche non richiede necessariamente la presenza di elementi negativi specifici e preponderanti. Al contrario, la loro concessione presuppone l’esistenza di elementi positivi che possano giustificare una mitigazione della pena. Pertanto, la semplice assenza di circostanze favorevoli all’imputato è di per sé una ragione sufficiente per negare il beneficio. Il giudice non è tenuto a cercare attivamente elementi negativi; la mancanza di elementi positivi basta a supportare la sua decisione.

L’Importanza dei Precedenti Penali

L’ordinanza ha inoltre specificato che, nell’ambito di questa valutazione, anche i soli precedenti penali a carico dell’imputato possono essere un fattore decisivo. La presenza di un passato criminale può essere legittimamente interpretata dal giudice come un indicatore di una personalità non meritevole della riduzione di pena, anche in assenza di altri elementi negativi legati al fatto specifico.

Le motivazioni

La Corte di Cassazione ha motivato la sua decisione richiamando un orientamento giurisprudenziale stabile e coerente. I giudici hanno sottolineato come la valutazione per la concessione delle attenuanti generiche sia un giudizio di fatto, ampiamente discrezionale, riservato al giudice di merito. Il controllo della Corte di legittimità è limitato alla verifica della coerenza logica e della corretta applicazione dei principi di diritto nella motivazione della sentenza impugnata. In questo caso, la motivazione della Corte d’Appello, che si basava sull’assenza di elementi positivi e sulla valorizzazione dei precedenti penali, è stata ritenuta immune da vizi logici o giuridici, rendendo il ricorso inammissibile.

Le conclusioni

Con questa ordinanza, la Cassazione riafferma un principio fondamentale: le attenuanti generiche non sono un diritto automatico dell’imputato, ma un beneficio la cui concessione deve essere meritata attraverso elementi concreti e positivi. L’assenza di tali elementi, o la presenza di un passato criminale, costituisce una base solida e legittima per il loro diniego. La decisione, oltre a condannare il ricorrente al pagamento delle spese processuali e di una sanzione pecuniaria, serve da monito sulla necessità di fondare i ricorsi in Cassazione su vizi concreti e non su una mera contestazione della valutazione discrezionale del giudice di merito.

Per negare le attenuanti generiche, il giudice deve trovare elementi negativi specifici?
No, secondo la Corte di Cassazione, il diniego delle attenuanti generiche può essere legittimamente giustificato anche solo con l’assenza di elementi o circostanze di segno positivo a favore dell’imputato.

Un precedente penale è sufficiente da solo a negare le attenuanti generiche?
Sì, la sentenza conferma che anche i soli precedenti penali a carico dell’imputato possono essere valorizzati dal giudice per giustificare il mancato riconoscimento delle attenuanti.

Qual è stata la conseguenza per il ricorrente in questo caso?
Il ricorso è stato dichiarato inammissibile. Di conseguenza, il ricorrente è stato condannato al pagamento delle spese processuali e di una somma di tremila euro in favore della Cassa delle ammende.

La selezione delle sentenze e la raccolta delle massime di giurisprudenza è a cura di Carmine Paul Alexander TEDESCO, Avvocato a Milano, Pesaro e Benevento.

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